mercoledì 17 novembre 2010

Corte(ll)i

Non può girare sempre bene; qualche piccolo contrattempo, prima o poi, deve pur capitare. Per fortuna, quello che mi impedito di recarmi a lavoro come al solito, questa settimana, è di quelli seri ma non gravissimi. Molto spavento, insomma, ma poteva andare peggio. Fatto è che, più o meno bloccato a casa, ho ricominciato a seguire il televideo, cosa che ultimamente evitavo per via dei problemi d'ansia di cui ho avuto modo di accennarvi... e se non vi mette ansia la prospettiva che, nella prossima legislatura, la lega sarà ancora più potente di quanto non sia adesso, non so cosa possa riuscirci. Ad ogni modo, non è della situazione politica che intendo parlare; le solite tiritere a nastro, sempre uguali a se stesse, dei cicchitto e capezzone e bersani e di pietro e disperati vari ormai sono talmente noiose da non meritare alcun commento. Nè mi interessa parlare della trasmissione rivelazione dell'anno, quel "vieni via con me" condotto da una delle peggiori coppie di sempre (il sempre ambiguo saviano ed il sempre più zerbinato fazio). Mi contento giusto di constatare i mal di pancia che sta causando all'azzannatore di poliziotti ed al malato di cimurro con ansia da matrimonio. Ricchi premi a chi indovina l'identità di questi due individui. No no, niente politica, stavolta, non fosse altro perchè a marzo non andrò a votare. Ebbene sì, torno tra le file degli astensionisti. A meno che non si candidi un vero progressista come Rufus T. Firefly. Preferisco condividere con voi una riflessione su un paio di notizie apparentemente scollegate. Una la dovreste sapere tutti: i cinque immigrati che, in quel di Brescia, si sono arrampicati su una gru per ottenere il permesso di soggiorno. L'ansa doveva ancora battere la notizia, che già centri sociali, sindacati ed altri perdigiorno erano in corteo per portare loro "solidarietà". Cosa sia accaduto sul più inutile dei social network, ovvero faccialibro, posso giusto immaginarlo, visto che da quella cloaca massima di umanità mi tengo ben lontano. Un fiorire di loghini, gruppettini, stemmini, proclamini del tipo "siamo tutti immigrati" e via decerebrando. Perchè la solidarietà via web è tanto bella e non impegna, permettendo tra l'altro di aggirare comodamente la sindrome "nimby". Sarei proprio curioso di sapere quanti di quelli che mandano l'eurino col messaggino per il bambino si preoccupano poi di andare a servire un pasto caldo alla mensa dei poveri, o di acquistare l'immancabile braccialettino che l'immancabile immigrato cerca di appiopparti appena cacci la testa fuori dalla macchina parcheggiata di fresco. Tommaso Labranca, in uno splendido "Collateral" che ahimè non ho conservato, citava il caso di una donna romena, perfettamente integrata, uccisa qualche settimana fa durante una rapina, parlando di come nessuno dei protestanti un tanto al chilo avesse levato una voce per condannare l'accaduto. La donna in questione, in quanto perfettamente integrata e conducente una vita normale, non faceva leva sul buonismo da operetta dei soliti sostenitori dello sfortunato di turno. E qui arriviamo all'intersezione con i cinque migranti sulla gru. Domenica, proprio nei giorni caldi della protesta bresciana, si suicida un imprenditore settantunenne, nel trevigiano, disperato per il fallimento della propria piccola azienda calzaturiera. Due righe sul televideo. Che durano un battito di ciglia. Nessun corteo di solidarietà ciggiellecisluil- centri sociali- grillini- idivisti- straccionidaltraestrazione. Nessun loghino su facebook, immagino. Tanto, è solo un imprenditore. Un padrone. Un marchionne in pectore. Chi se ne frega, se si suicida; sicuramente avrà avuto qualche scheletro nell'armadio, per cui non vale la pensa indignarsi per gente così. Molto meglio concentrarsi sui migranti, sui senzatetto, sui cassaintegrati; ecco, specie su questi ultimi, loro sì vittime dei padroni senza scrupoli. Il padre di famiglia che agita la busta da settecento euro al mese davanti alla telecamera ci fa tanto sentire vicini a lui; il sindacato che lo sostiene, e lo ha convinto ad iscriversi, ha trovato il modo di spillare il 10% mensile da quella rendita da fame. Accade poi, magari, che il padrone della ditta richiami il pasionario in officina, per dimostrare di non essere quel mostro insensibile che tutti lo ritengono. Squilla l'Ipod, ed il cassaintegrato stremato dalla fame ingiunge alla moglie di abbassare il volume del maxischermo al plasma sul quale sta guardando la marcuzzi condurre la nuova tornata di bestie ammaestrate nella casa del grande fratello. I bambini, nell'altra stanza, vengono zittiti con un'esclamazione; c'è bisogno di fare tutto questo casino, mentre giocano con il nuovissimo gioco della PS12??? Sbuffando, il pater familias cassintegratus sfiora il touch screen. Ehylà, capo. Cosa, rientrare a lavoro domani? Non posso. Ho già prenotato per andare a fare la settimana bianca con la famiglia. No no, anche settimana prossima non ci sono; siam via fino a fine dicembre. Ma cosa credi, che son qui ad aspettare voi che mi chiamate? Ho una vita mia, io, son mica qui ad aspettare i vostri comodi, sporchi capitalisti! Il ricevitore viene sbattuto con forza sulla forcella. Il pater familias cassintegratus torna borbottando a leggere i commenti di solidarietà sul suo profilo facebook. Ed aspetta di vedere quanti ce ne saranno quando il direttore, quello stronzo, lo licenzierà per negligenza. Chissà poi perchè.

-La notizia del giorno: maroni vuole un faccia a faccia con saviano. Secondo gli analisti occorrerà una settimana per distinguerla dall'altra estremità.

-La frase del giorno: "Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene." (D. Diderot)

IL CONSIGLIO DELLA SETTIMANA:

Moon,
di Duncan Jones,
con Sam Rockwell, Dominique McElligott,Benedict Wrong
Fantascienza, 97 minuti
Uscito nel 2009. Almeno così si dice.

9 commenti:

  1. Hey, tutto ok bobby?!?!?! spero nulla di grave!!!

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  2. Ehi Ciccio (come mi vedi in qualità di Peperita Patty? =P) ti vedo un tantinello incazzato... intanto spero sia tutto ok, niente e nessuno deve sostituirmi nella mia opera di distruzione, ricordatelo! Secondo, la tua caricatura dell'operaio contro il "padrone" mi piace poco. Ci sono ovviamente questi casi umani, ma non puoi fare di tutta l'erba un fascio. E poi, per quanto possa dispiacere per la notizia dell'imprenditore, non lo puoi mettere sullo stesso piano delle questioni dei lavoratori. E tu che sei tra quelli dovresti rifletterci un po'... stanno cercando di smontare tutte le garanzie conquistate nei decenni con lotte serie, non si può ignorare che l'obiettivo sia questo, e che dividersi tra lavoratori non faccia il gioco dei padroni. Io davvero a volte non capisco come fai ad essere per nulla empatico nei confronti dei tuoi colleghi. O_o

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  3. Non ti vedo per almeno due motivi: primo, se tu fossi Piperita ed io Charlie Brown, significherebbe che sei segretamente innamorata di me (la qual cosa, francamente, credo repella ad ambo). Secondo, se tu fossi Piperita, Ainat o Teresa dovrebbero conseguentemente essere Marcy, e ce le vedo anche meno a chiamarti "capo". ^^ Quanto al resto, potrei facilmente rovesciare il tuo ragionamento dicendoti che proprio perchè non si deve fare di tutta un'erba un fascio non si può pensare che tutti gli imprenditori siano come marchionne... anche perchè quella non è una parodia: è un fatto realmente avvenuto. E potrei citartene decine di altri, alcuni talmente assurdi da sembrare inventati. Ora, detta brutalmente, da fuori è facile simpatizzare per l'operaio che viene parcheggiato a casa e prendersela col padrone cattivo che pensa solo a fare profitto (come se lo scopo dell'imprenditore fosse fare della carità), ma i fatti vanno analizzati standoci dentro. E standoci dentro, puoi accorgerti che i "casi umani" ormai stanno diventando i lavoratori che si recano sul luogo di lavoro e fanno ciò che devono, mentre furbi, furbetti e piagnoni sono la norma... grazie anche all'appoggio di un sindacato complice (e parlo di TUTTI i sindacati) che arriva a difendere l'indifendibile pur di strappare una tessera al lavoratore. Poi ci si chiede: "ma perchè nessuno si fida più del sindacato?". Risposta: se difende il cialtrone esattamente come quello che si fa un mazzo così (anzi, quello che si fa il mazzo così è un lecchinovendutoamicodelcapo) allora forse il problema è molto più vasto...

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  4. Altro esempio parodistico: ultimo rinnovo contrattuale dei metalmeccanici prima dello scisma farsa tra i confederati (o meglio, tra quei quattro poveracci della fiom ed i confederati). Vengono proclamate 36 ore di sciopero nell'arco di due mesi (hai letto bene: "36 ore", "due mesi"). Scioccamente mi accosto ad un delegato fiom e gli chiedo perchè non si sono fatte nell'arco di una settimana, quelle 36 ore. Mi guarda con tanto d'occhi: "mica possiamo farlo, danneggeremmo le aziende". Quindi, di cosa stiamo parlando? (Senza parlare dello spostamento di un anno dell'età pensionabile introdotto con l'ultima finanziaria: ci credi che son più incazzate le aziende dei sindacati?)

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  5. Io capisco, ma continuare a sparare sui lavoratori fa il gioco di aziende e sindacati che ne vorrebbero carne da macello. O no?

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  6. Ma difenderli sempre e comunque non aiuta uguale, no?

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  7. No, ma il tuo discorso legittima aziende e sindacati contro i lavoratori.

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  8. Magari non è proprio così che funziona bianchi contro neri, Montecchi e Capuleti e magari il torto e la ragione non stanno mai da una sola parte, magari il luoghi comuni sono sempre meno comuni, magari non ci sono buoni contro cattivi......magari abbiamo perso quell'equilibrio e quell'obiettività che stanno portando la vita civile ad assomigliare sempre più ad uno stadio, una squadra contro l'altra.
    Penso che davvero oggi l'informazione o meglio la capacità di informare sia diventata la grande meretricie asservita all'un o all'altro padrone. vespa, fazio, fede, Saviano, minzolini e l'uomo comune, ognuno per i motivi più disparati vede, racconta, comprende la vita nella sua distorta capacità di vederla.
    Difficile dire dove i propri ideali lascino posto ai clichè, al pensiero socio-politico-filosofico preconfezionato, impacchettato e venduto pronto per l'uso.
    Ed allora sempre più persone, prendono il largo fanno una pausa dal "resto" perchè in quello non si riconoscono più.
    Amico Bobby la tua ansia è la stessa di tutto coloro i quali stonano con le loro voci all'interno di un coro sempre meno interprete ma più esecutore.
    Sindacato, politica, economia, mondo del lavoro e della scuola campi diversi ma che dovrebbero avere come denominatore comune l'Uomo, e che ora di quello stesso Uomo hanno fatto un burattino.
    Nulla viene più fatto per l'Uomo, ma è fatto dall'uomo nella sua peggiore forma.

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  9. Veramente,il mio discorso è contro certi "lavoratori"....non contro la classe operaia in quanto tale,per quanto sia prima responsabile della propria attuale disgrazia.

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