Breve premessa: partirò da considerazioni semplici, forse addirittura semplicistiche, in odor di populismo, per poi cercare di elevare il livello della discussione grazie al vostro contributo.
Visti i precedenti, non dubito che l’incanto si ripeterà anche questa volta.
L’assunto di base è estremamente provocatorio: a detta di molti sono un pessimo delegato sindacale perché non mi schiero sempre e comunque a favore dei lavoratori. E perché i servizi di formigli ad Annozero o del TG3 che mostrano cassaintegrati/mobilitati con la lacrimuccia a getto continuo e lo strillo monotematico (“comesifaavivereconsettecentoeuroalmeseeeee”,”unavitaperlaziendaequestoèilrisultatoooo” e via dicendo) ormai mi irritano più dei sorrisi posticci del presdelcons, delle furiose rappresaglie vaticane contro chi denuncia lo scandalo pedofilia, degli spot vodafone con francesco totti e via inorridendo. Mi irritano perché, da operaio, ritengo che molte di quelle lacrime siano di coccodrillo, e gran parte di quei disgraziati artefici della propria disgrazia grazie ad anni di collaborazione e/od omissione. Sempre che tra le due cose ci sia differenza. Chiariamoci: non voglio assolutamente giustificare le aziende, o la maggior parte di esse, che ormai considerano noi lavoratori cifre decimali sul bilancio e non individui. Una maggiore etica sarebbe auspicabile e necessaria, sia nel mercato del lavoro che in quello della finanza. Ma allo stesso tempo, penso sia necessario che anche i lavoratori ricomincino a lottare seriamente per impedire alle aziende ed allo stato di erodere gli ultimi diritti rimasti loro sulla base di una malintesa “flessibilità” che sembra non interessare a nessuno…almeno finchè i licenziati sono gli altri. Citavo in una discussione tenuta altrove sullo stesso tema la celebre frase attribuita a Bertolt Bretch (in realtà del reverendo tedesco Martin Niemoller, grazie a Ste per la precisazione); essi attaccarono gli ebrei, i neri, i sindacati, i comunisti, ed io non difesi nessuno di loro perché non mi interessava o non appartenevo alla loro categoria. E quando attaccarono me, non era rimasto più nessuno a difendermi. Lo stesso atteggiamento che ho potuto ravvisare più volte nei miei colleghi di lavoro e di sindacato: un totale disinteresse per la sorte dei propri colleghi; per ignavia, paura, egoismo o semplice convenienza si lascia che le cose accadano, al limite ci si esibisce in qualche protesta formale (ma sempre e rigorosamente patrocinata da sindacati ormai ridotte a loro volta a lobby di potere basato sul tesseramento e non sulla reale difesa del lavoratore) per tacere di coscienza, dopodichè quando è il turno dell’egoista/complice/pauroso di essere posto in cassaintegrazione e/o licenziato questi si scatena in un concerto per lamentele e contumelie contro il padrone cattivo, dopo tutto quello che ho fatto per lui… Quasi che le aziende fossero ONLUS il cui compito è mantenerlo e sovvenzionare i bisognosi anzichè strutture aventi lo scopo di fare profitto ad ogni costo, come impone questo capitalismo malato, coi risultati che sappiamo. Potrei andare avanti per giorni e giorni citando aneddoti ed esperienze di vita vissuta, probabilmente lo farò nel corso del dibattito, ma a questo punto vorrei lasciare a voi la parola per sapere cosa ne pensate, posto che:
-non disconosco affatto le responsabilità dell’industria e del sistema nell’attuale stato di emergenza sociale sulla cui strada il paese è ormai precipitato, con buona pace di sacconi e tremonti;
-non ritengo che i lavoratori possano recitare solo ed esclusivamente la parte delle vittime (o peggio ancora, come capita in molti casi, dei servi fedeli traditi dal padrone cattivo) perché questo stato di cose è stato in gran parte causato dal loro stesso disinteresse per i temi che li riguarda(va)no.
Ed ora, dopo “la notizia del giorno” e la consueta “citazione ”, a voi la parola.
-La notizia del giorno: ennesimo strappo tra fini e l'ala berlusconiana del pdl. Il presidente del consiglio rassicura sulla tenuta del governo ed invia al presidente della camera, in segno di pace, una testa di cavallo mozzata.
-La frase del giorno: “Se rimandate finchè è troppo tardi, sarà troppo tardi.” (S. King)
Caro Bobby, pessimo sindacalista.
RispondiEliminaSpesso si incappa nel rischio di essere pessimi in qualunque cosa intrapresa, non tanto perchè lo si è nella realtà, ma in quanto lo si è per gli altri.
Gli ultimi 50 anni hanno visto il mondo del lavoro evolvere, sviluppare e purtroppo implodere e con esso anche il o i sindacati.
Si è passati da corporazioni che cercarono di introdurre, riuscendovi, diritti sino allora inimmaginabili a lobby politiche che salvaguardano più ancora dei lavoratori i partiti di cui più o meno velatamente sono satelliti.
Secondo me una gravissima perdita di autonomia che ha portato negli anni a seguire molti, troppi, compromessi.
I lavoratori sono diventati armi politiche, e addirittura sono stati armati in anni tristemente famosi.
Ma come tutte le forme di consorzio sociale hanno in se l'immagine del momento in cui la storia li pone.
Questi anni di lassismo, di scarso o nullo impegno hanno modificato anche il volto dei sindacati o meglio dei sindacalisti, hanno perso la visione di insieme per lasciarsi attirare nelle singole vicende, battaglie di principio per lavoratori indifendibili, scelte dettate non dalle singole realtà aziendali ma da ragioni "superiori", una continua perdita di credibilità e di obiettività che col tempo ha indebolito il sindacato a favore delle aziende.
Non bisogna dimenticare nemmeno l'atteggiamento disinteressato che alcuni lavoratori hanno tenuto in questi anni verso chi forniva loro occupazione.
Come sempre e come in tutte le cose sarebbe opportuno osservare a 360 gradi smettendo di pensare al mondo del lavoro come ad uno schieramento fra buoni e cattivi.
Credo che Tu, e chiunque, dissenta dal coro dalla dimensione per cui tutto e tutti vanno difesi dal potere padronale a prescindere, non possa che essere considerato un pessimo sindacalista.
E' un po come nella vita di tutti i giorni se non ti adegui, non segui il branco, allora sei un pessimo qualsiasi cosa.
Personalmente non me ne faccio più un cruccio, rispondo a me stesso delle mie azioni ed alla mia coscenza delle mie scelte.
Caro Bobby penso che se non vorrai uniformarti al pensiero comune Tu, io e per fortuna ancora un bel po di gente saremo.....pessimi che sia questo il vero eroismo?
Cominciavo a pensare che 'sta tavola rotonda avrebbe fatto la fine di una tavola calda a mezzanotte... Comunque sostanzialmente hai centrato subito il punto; il deterioramento di tutte le forme di tutela che avrebbero dovuto essere difese con le unghie e con i denti dagli operai stessi,che invece oggigiorno pensano solo al loro orticello e, con questa stessa filosofia, non intraprendono più una lotta spontaneamente e men che meno per il prossimo. Il risultato è che mi ritrovo a sentirmi in imbarazzo quando sento di miei colleghi che si lamentano per le 700 euro al mese (e la consapevolezza che il loro posto, comunque, sarà ancora lì una volta passata la buriana) a fronte di milioni di persone che non solo un posto fisso non lo hanno più, ma non lo avranno mai. E la cosa più deprimente è pensare che in qualche modo siamo noi per primi (lavoratori) i responsabili di questo degrado,grazie al nostro disinteresse...
RispondiEliminaBeh anche le aziende e la nove forme manageriali hanno la loro bella fetta di colpa, non per essere banali ma la globalizzazione di molte imprese su scala internazionale fa si che si sia perso un certo rapporto ad personam che sicuramente avvantaggiava i rapporti.
RispondiEliminaMa una certa idea politica insinuata da anni all'interno della realtà sindacale ha fatto si che più che gli interessi dei lavoratori ci si prestasse a strategie di potere.
La grave crisi che attraversiamo ha decisamente messo all'angolo la possibilità per sindacati e lavoratori di essere determinafi e determinanti.
I 700 euro al mese sono sicuramente un problema ma giustamente non bisogna dimenticare chi non può contare nemmeno su quelli ne su un posto sicuro, ma come spesso accade quando la nave affonda ognuno pensa a raggiungere una scialuppa ed a gettarla in mare fregandosene di chi è rimasto a bordo.
Il disinteresse e l'egoismo sono del resto i tratti distintivi del tempo presente e dovremmo addentrarci in campo filosofico per capire i motivi di questo lento ma inarrestabile degrado, forse non abbiamo esempi da seguire, forse la velocità degli ultimi 20 anni è stata una livella futurista che ha appiattito tutto o, forse, sono io che stasera vedo il mondo così.
Ma come diceva Rossella "domani è un altro giorno".....per molti magari un giorno a lottare per il diritto al lavoro.
Caro Bobby, sono abbastanza d'accordo con quello che hai scritto, ma l'atteggiamento orientato al profitto ad ogni costo tocca più che altro le grandi aziende, soprattutto le multinazionali. Sinceramente mi fa rabbia che si spostino all'estero perché pagano meno la manodopera e nessun governo finora abbia fatto qualcosa per impedirlo! Dovrebbero tutelare i lavoratori e anche le piccole aziende sempre più in difficoltà a causa della Cina (parlo per esperienza visto che i miei sono artigiani). Chissà come mai gli Stati Uniti hanno inserito il dazio per le importazioni dalla Cina da un pezzo?! Se le piccole aziende chiudono, molti operai restano a casa e le uniche a guadagnarci sono le multinazionali (ma quanto le odio!), che si spostano all'estero e pagano la manodopera con stipendi da fame (nessuno ha ancora pensato di incentivare la nascita dei sindacati in paesi come la Cina o la Romania?).
RispondiEliminaGuarda,l'azienda dove lavoro io è proprio una multinazionale che ha sedi anche in Romania. Ora,tieni presente una cosa:un paio d'anni fa,proprio in Romania ci furono degli scioperi spontanei per rivendicare alcuni diritti,tra cui un aumento di stipendio mensile (MENSILE) di 30 euro;i lavoratori sarebbero passati così da 240 euro mensili (MENSILI) a 270.Bene: da quel momento le aziende cominciarono a spostarsi in Polonia,Bielorussia e Cina,perchè quegli stipendi da 270 euro rendevano la Romania "non più competitiva". Il punto è che ormai l'intera economia mondiale è nelle mani delle corporation (a questo proposito ti consiglio il film omonimo, insieme a "Capitalismo- una storia d'amore" di Michael Moore),e nella nostra disastrata nazione la situazione è ancora più grave,essendo il presidente del consiglio un industriale che ragiona in tal senso...trai tu le conclusioni (e pensa quanto noi stessi contribuiamo alla sparizione delle piccole realtà economiche ogni volta che andiamo a prendere il pane all'esselunga anzichè al fornaio che sta cento metri più in là)
RispondiEliminaIn quanto all'ultimo punto però c'è da dire che comprare il pane dal fornaio costa certamente di più rispetto al supermercato. Per ciò che riguarda l'attuale Presidente del Consiglio, tieni presente che quantomeno non ha alzato le tasse, mentre il precedente governo di centrosinistra le aveva portate alle stelle. Si lo so non è un granché, ma visti i politici di m***a che abbiamo si tende a cercare di sopravvivere.
RispondiEliminaCara Lady Nosferatu
RispondiEliminasicuramente vedere il bicchiere mezzi pieno anzichè vuoto è un atteggiamento utile nella vita ma nel caso di Berlusconi il paragone per quel che mi riguarda non regge.
Così sicura che non abbia aumentato le tasse?
Forsr in una visione più ampia le tasse, seppur occulte, sono cresciute eccome!
Come possiamo considerare diversamente l'aumento di tariffe, trasporti e i costi del supermercato sono volati.
Sai quando l'ultimo fornaio sarà chiuso ed è un peccato quando la mattina presto esci o rincasi non sentire più quel profumo, il supermercato alzerà il prezzo del suo pane esattamente come quello che acquistavi dal panettiere e non avrai altra scelta che comprarlo li.
E' la legge del mercato le multinazionali hanno fatto fuori i piccoli concorrenti e poi hanno riscritto i nostri consumi.
Mi hai tolto le parole di bocca, Boy. Mi permetto solo di aggiungere un articolo sulla situazione della pressione fiscale lo scorso anno (dal "Sole 24 ore", fonte non sospetta, dunque):
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/02/tasse-fisco-pressione-fiscale-2009.shtml?uuid=c35e8932-f3cc-11dd-8fd6-f748c1a21372
Su una cosa però mi sento di concordare con Lady Nosferatu, tornando in tema: nessuno dei governi che si sono succeduti negli ultimi quindici anni, di destra o di sinistra che fossero, hanno fatto nulla per tutelare i lavoratori. Molti accusano l'attuale governo di aver legalizzato la precarizzazione, ma non dimentichiamoci che la cosa è cominciata alla fine degli anni '90 col governo Prodi,che varò le prime riforme sulla flessibilità e, quando tornò al governo nel 2006, non fece nulla per renderle meno selvagge...
RispondiEliminaMa certamente in questo gli ultimi governi sono stati trans-partitici favorendo comunque l'imprenditoria, non dimentichiamo che la famiglia Agnelli ha sempre gravitato in un'area politica di centro-sinistra come pure De Benedetti (poteva essere il Berlusconi di oggi) per non dimenticare gli inquietanti scenari del crac Parmalat-Tanzi.
RispondiEliminaProdi non è certo una figura cristallina, così come D'Alema & C.
Del resto l'ascesa di Berlusconi è stata favorita anche dagli atteggiamenti ambigui di una certa sinistra.
Il potere economico-imprenditoriale con le sue radici ha invaso gli ultimi 50 anni della storia politica e sociale del nostro Paese ed in generale è l'economia mondiale l'anima del potere.
In tutto ciò si ritorna a quanto affermato in precedenza e cioè quale sia, e sia stato, l'atteggiamento dei sindacati assorbiti oramai nelle maglie della politica.
Guarda, a questo proposito basta dire che l'anno scorso discutevo con un funzionario FIOM- CGIL a cui chiesi perchè promuovessero scioperi in favore dei precari adesso che c'era il governo di centrodestra (appena insediato) e non avessero fatto nulla per i due anni del Prodi bis. La sua risposta mi ha gelato: "perchè noi non attacchiamo i governi amici". Alla faccia dell'essere apartitici (è per questo che la CGIL mi fa ancora più schifo di CISL e UIL... che a quanto pare è diventato il quarto sindacato italiano, scavalcato dall'UGL.)
RispondiEliminaA proposito del Professore c'è un bell'articolo sul FQ di oggi nella rubrica Politica e Palazzo "Prodi il fetentone" che consiglio, per chi ne ha voglia, di leggere.
RispondiEliminaProdi rimane l'eminenza grigia della sinistra ed è pur sempre meglio di D'Alema.....azzo che scelta però!
Prodi, meglio di D'Alema...... Da un punto di vista politico non loso, personalmente ritengo D'Alema più intelligente, politicamente parlando: e proprio per questa sua intelligenza, evita di prendere la guida del PD in un momento come questo: avrebbe solo da perdere!
RispondiEliminaSpero che Bobby mi perdoni se la notizia del giorno oggi la dò io: "Il Presidente del Senato renato schifani, in merito alle annunciate riforme istituzionali, dice: no ad un Senato di serie B!" Ma perchè? Il Senato che abbiamo adesso è di serie A?
Saluti
Ugo
Da un punto di vista politico ricorda che d'alema viene definito da berlusconi "il nostro uomo a sinistra". Detto questo, detto tutto.
RispondiElimina(La contronotizia del giorno: schifoso: "No a camere di serie A e di serie B." Vista la situazione, sarebbe molto più semplice ricominciare a chiamarle "gabinetti" e stop.)
Ribadendo che Prodi non è certo il mio politico perferito su D'Alema direi che più che intelligente è astuto ina differenza sottile ma fondamentale, la prima qualità l'ammiro il secondo difetto lo temo.
RispondiEliminaprobabilmente la paura di Schifani ò che abbassino gli stipendi ai senatori....si sa tengo famiglia!
Non c'entra un granchè ma avete letto la lettera dell'imprenditore di Adro che si è fatto carico del costo del servizio mensa per i bimbi di alcune famiglie indigenti?
RispondiEliminaForse perà un poco "c'azzecca" se parliamo di solidarietà!
Letta letta... e francamente non ho ben compreso i motivi della protesta dei genitori dei bambini (di contro, oggi leggo che a Verona sedici bambini sono costretti ad andare a scuola a piedi perchè non hanno pagato la retta dell'autobus). Nel contempo, la BCE lancia l'ennesimo allarme disoccupazione... ma la notizia del giorno è la rottura tra Fini e berlusconi. Vuoi vedere che alla fine ci ho preso davvero???
RispondiEliminaBobby profeta?
RispondiEliminaBobby sensitivo?
A Bobby ce concentramo sur superenalottooooo!
Scherzi a parte Fini stà mettendo in mostra i muscoli e ciò non ci spiace se al buon Silvio verrà tolta un po di tracotante sicurezza.
Per i casi di Verona e Adro non capisco se sotto non ci sia un problema di discriminazione, ovvero se tuo padre non riesce a pagarti la mensa o lo scuolabus allora sei un bambino di serie B e questo pensiero mi fa venire davvero i brividi!
Beh, in quel caso sarebbe niente più e niente meno che il giocare a carte scoperte, "finalmente". La cosa deprimente è vedere azioni a doppia moralità, con la lega che da una parte si batte coi cittadini come dovrebbero fare gli esponenti dell'ormai sparita sinistra (ed ecco perchè la lega prende giustamente i voti degli operai)e poi ghettizzare il povero-diverso-"extracomunitario" e negare loro addirittura la tomba (come accaduto ad Udine). Fa spercie e tristezza vedere tutto ciò e considerare la lega ancora un partito "al servizio del cittadino" e non di una fetta di italiani razzisti, retrogradi ed incoerenti... ma tant'è, ogni popolo ha il governo che merita. E noi anche l'opposizione.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la lega ti do ragione. E' un partito che attira da sempre ogni mia antipatia. Concordo con te Bobby che i leghisti sono retrogradi e razzisti (purtroppo ho avuto a che fare con uno di loro e ho ancora il dente mooolto avvelenato!!). Loro se la prendono con tutti, con gli immigrati, con i meridionali, con i gay... forse sarebbe meglio che se la prendessero un po' di più con il loro cervello microscopico!
RispondiEliminaIn realtà la lega ha trovato, prima ancora e meglio di molti altri, lo slogan perfetto per vincere a mani basse ad ogni tornata elettorale: prendi una questione molto sentita dalla popolazione, vera o presunta che sia, additala come scandalo contro cui ti batterai senza se e senza ma, ed il gioco è fatto. Negli anni '80-'90 erano i "terroni" e, believe it or not, berlusconi (alzi la mano chi si ricorda le ferocissime campagne stampa de "la padania" all'epoca) e la chiesa. Oggi sono i musulmani in particolare e gli stranieri in generale... oltre che, naturalmente, Roma ladrona. Senonchè i fatti di Rosarno e di tante altre aziende ci fanno capire che il problema immigrazione in Italia è tale solo perchè mancano controlli e leggi severe ma soprattutto efficienti, e quanto a "Roma ladrona"... beh, la lega, a differenza di un celebre slogan, a quanto pare "ti perdona", visto che proprio là sono insediati ormai da un pezzo. Sulla chiesa, poi, stendiamo un velo pietoso: è semplicemente ridicolo vedere zaia, castelli e compagnia farsi paladini di santa romana chiesa quando tra un paio di mesi saranno a levare inni al "dio Po" in quel di Pontida. Ma naturalmente valle a spiegare queste cose al leghista- tipo... comunque, se ancora non l'avete fatto, suggerisco a tutti la visione di "Camicie verdi", documentario di qualche anno fa ma ancora estremamente attuale, che mostra bene tanto l'evoluzione della lega dagli anni '70 ad oggi quanto ciò che la lega normalmente evita di mostrare... borghezio in primis.
RispondiEliminaPS: Mylady, bacio la mano con rispetto e si ritenga assegnato un kudos per il suo post "persone", che mi riservo di riprendere di qui a breve in un mio post futuro. (PS: ovviamente per me fai parte delle Persone. ;-) )
Grazie Bobby, sei gentilissimo! Ti dirò che sei tra quelle pochissime Persone che hanno ispirato il mio intervento ;-)
RispondiEliminaI soldi sono al solito posto ;-)
RispondiEliminaDella serie: "due pesi e cinque misure". Muore Raimondo Vianello, ed uno schieramento di biNbiminchia in pectore se non in età esulta per la dipartita di un berlusconiano. A Bologna si impicca un "povero" operaio cassaintegrato, e gli stessi biNbiminchia di poco fa piangono lacrime di coccodrillo per l'ennesima vittima del cattivo governo berlusconi (che, ribadisco, ha le sue colpe, però mo' mi pare si stia esagerando non poco). Auspico davvero che non si scopra di qui a breve che l'operaio in questione fosse tesserato col pdl/ lega ed usasse le pause mensa per convincere i colleghi a votare silvio e/o umberto, perchè altrimenti assisteremmo ad una clamorosa retromarcia dei biNbiminchia di cui sopra che esultano di nuovo per la dipartita di un altro "servo". Naturalmente, dopo aver finito di vedere il milan su mediaset premium.
RispondiElimina"I soldi sono al solito posto"?! Ecco, Bobby è un "uomo ecologico", ricicla anche le battute!!
RispondiElimina:-P comunque trovo a dir poco squallido che ci siano i morti di serie A e quelli di serie B e che in politica non ci sia più da tempo il rispetto per l'avversario. Berlusconi avrà fatto le sue c****e, ma si sta esagerando, si è creato un pericoloso clima di odio.
A me sembra piuttosto che ormai il berlusconismo (inteso come "dalli all'avversario senza se e senza ma facendo ricadere su di lui qualsiasi cosa") ormai sia diventato uno stile di vita tutto italico... ma ne parleremo nella prossima tavola rotonda.
RispondiEliminaPS: ho letto le poesie, cara; molto bella "inno a Satana" che mi ha solleticato la creatività, mentre "Ansia" e "Baratro" sono assai evocative, ma credo scritte di getto in un momento particolare, quindi più "vere" ma meno, come dire, riuscite....
Si sta scordando il senso della pietas e del rispetto, Berlusconi è oltre al resto anche un essere umano e come tale avrà sentito il desiderio di stare vicino a delle persone a lui care magari senza pensare al rientro televisivo.
RispondiEliminaForse si o forse no difficile voler essere sempre nei panni altrui soprattutto pericoloso perchè si può finire a non essere più se stessi.
Le differenze ideologiche non debbono portare all'odio perchè in questo caso non divrgono ma bensi convergono con ciò che è lontano dalla nostra sensibilità.
Quanto "chiacchericcio" inutile su cose e presunzioni che appartengono ad altri, perchè imporre sempre il nostro punto di vista, perchè non fermarsi nel silenzio che una morte sempre richiede. Si conclude una vita, si spezzano dei legami, si mutano degli equilibri le parole si svuotano del loro significato sono vuote e stonano nel silenzio che un dolore unico e personale, non udibile per chi ne è aldifuori, chiede.
Il che ci porta dritti dritti al post di domani...
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