Ho avuto la fortuna, e lo dico senza ironia, di vivere la mia infanzia negli anni ’80, periodo di proposte culturali e d’intrattenimento che sembra fantascienza al giorno d’oggi, in cui ogni “novità” è solo un clone di qualcosa di successo e/o la brutta riproposta di un vecchio format. Gli anni ’80 sono stati un periodo di passaggio, in cui lentamente ma inesorabilmente nuovi e più moderni personaggi si affiancavano a grandi classici del decennio precedente. Ed i giornali per ragazzi si adattavano, proponendo i nuovi eroi dell’animazione giapponese impegnati in avventure aprocrife prodotte in italia accanto a personaggi creati dall’estro di autori nostrani. Tra questi ultimi, una menzione speciale nella storia del fumetto italico in generale e della mia vita in particolare la meritano i Ronfi. Apparsi sulle pagine del “Corriere dei Piccoli” (solidarietà alle nuove generazioni che non hanno mai avuto tra le mani una copia di questo autentico gioiello, che farebbe arrossire di imbarazzo molti degli odierni magazine “per bambini” per la maturità dei temi proposti e delle forme di interazione coi lettori), i Ronfi sono non meglio identificati roditori che abitano un tipico ed anonimo bosco, sintesi e manifesto di ogni bosco incontaminato di ogni dove. Dotati di un enorme naso, di denti sporgenti e di una folta coda, sono soliti trascorrere le loro giornate dormendo della grossa, o per meglio dire RONFando, ingozzandosi di legno dolce e causando la disperazione degli altri animali della foresta.
I timidi Ronfi sono infatti deliziosamente ingenui, per non dire tonti, pigri, indolenti e casinisti; praticamente, sono i nemici naturali di loro stessi, insieme ai lupi che farebbero carte false per mangiarli, ma non hanno nessuna possibilità di vittoria contro la caratteristica che ha permesso a questi cataclismi in pelliccia di sopravvivere fino ai giorni nostri: la fortuna sfacciata. Nelle loro storie, di una semplicità e freschezza irresistibile che nulla ha a che vedere con la banalità che caratterizza molte delle opere odierne, i Ronfi si cacciano in ogni sorta di guai, precipitano nei burroni o cadono nei fiumi, ma quasi impietosita dalla loro goffaggine Madre Natura farà sempre in modo che atterrino sul morbido o riescano ad aggrapparsi a qualcosa. Come nella migliore tradizione dei cartoni Warner Bros, la violenza è innocua e spesso i Ronfi interagiscono col lettore, rivolgendosi direttamente a lui nel corso di improbabili ed esilaranti lezioni sui temi più disparati. Creati da Adriano Carnevali al solo scopo di intrattenere con un umorismo leggero e mai ripetitivo nel quale trovano spazio il gusto per l’assurdo ed il paradosso, ma anche un dichiarato amore per la natura e, non di rado, delle sottili e caustiche critiche alla società ed ai modelli culturali che si andavano affermando in quegli anni, i Ronfi sparirono o quasi dalle edicole con la chiusura del “Corrierino” nel 1995, apparendo in maniera semiclandestina su riviste di enigmistica e, dal 2007, sul mensile “Giocolandia”.
Oggi, grazie alla meritoria Coniglio Editore/Struwwelpeter, abbiamo però l’occasione di leggere (o rileggere) trenta storie del periodo “classico”, nel bel volume “Il Mondo dei Ronfi”, che nelle sue 160 pagine ripropone alcuni degli episodi più amati e divertenti pubblicati negli anni ’80 (personalmente adoro “La gara col ghiro”, “Punti di vista” e “Vacanze selvagge”,ma non c’è una sola storia che non strappi un sorriso), insieme ad un ricco apparato storiografico e ronfgiochi da ritagliare ed incollare esattamente identici a quelli pubblicati all’epoca e farebbero la gioia di Giovanni Muciaccia, degli animi semplici e provocherebbero quasi certamente la ripulsa dei nuovi biNbiminchia che guardano con sdegno qualsiasi cosa sia meno tecnologico di un I-pod. Forse proprio a loro sarebbe bene regalare una copia de “Il Mondo dei Ronfi”. Voglio dire: queste adorabili pantegane sono riusciti ad intenerire e far sorridere di nuovo anche uno cinico e burbero come me. Segno che nonostante il passare degli anni, la loro è ancora una formula vincente. E certamente, allontanarsi per un po’ dalle chiassose avventure che animano la vita ad Alfea, sull’Isola di Gorm o nell’ultimo Zelda per trascorrere qualche ora tra le fresche frasche in compagnia di questi scalmanati male non farà.
Se non alla mascella, dopo tante e tante risate.
IL MONDO DEI RONFI - di ADRIANO CARNEVALI
(Brossurato, 160 PAGINE, 16 EURO)
E’ DISPONIBILE PRESSO LE MIGLIORI FUMETTERIE.
-Il link del giorno: http://ronfi.diconet.org/spec_boscoronfi.html
-La frase del giorno: “Ronf!” (Tipico intercalare da Ronfo)
Hai me gli anni 8O erano l'età della mia adolescenza e, sebbene, io non la ricordi come un periodo spiacevole, ero chiaramente in quella fase di rifiuto dell'infanzia da poco abbandonata. Questo almeno ufficialmente, il "Corrierino" rappresentava il simbolo del periodo appena trascorso ed era stata la prima vittima della trasformazione da bruco a farfalla (più o meno), gli amici, la scuola tutto quanto complottava contro il giornalino dell'infanzia.
RispondiEliminaMa come spesso accade, le buone abitudini non muoiono mai e così con dissimulata disinvultura me lo compravo di nascosto per leggerlo. Che pirla no? I miei coetanei si procuravano le riviste porno, magari rubandole ai padri od ai fratelli maggiori, io andavo dall'edicolante dall'altra parte della mia cittadina per comprarmi il Corririno.
Ma forse, in fondo, anchi'io ero un Ronfo una creatura che non si voleva veramente "svegliare" da quella fase magica e dolcissima che era stata la mia infanzia, che faceva a cazzotti con un'adolescenza che stava prepotentemente divorando il bimbo che ero stato.
Bei tempi in fondo, tempi i ragazzini di oggi non hanno la possibilità di vivere, risucchiati dal vortice che li vuole subito "fruitori e consumatori" dell'infinite possibilità di spersonalizzazioni a cui la società di oggi li destina. Cavolo....ma parlavamo solo di fumetti, che predicozzo ratzingheriano sto facendo, oddio sembro il mio prof di lettere (quanto lo adoravo)!
Bene dopo una sana dose di nostalgia, vado in ufficio.
Ronf, ronf...................
Ewh,io purtroppo caddi in questa trappola un decennio dopo;quando per amor di branco disconobbi ufficiosamente i cartoni animati (ai fumetti in pianta stabile ancora dovevo arrivarci) cercando di farmi piacere cose che non mi colpivano minimamente. Non ti dico l'imbarazzo nel guardare film porno con amici infoiati ed io lì, perplesso, che non capivo cosa ci fosse non dico di interessante, ma anche solo di eccitante. Grazie ad Uzala durò relativamente poco, un paio d'anni-tre al massimo. Poi mi smarcai da quella masnada di falliti e conobbi Francesca che mi (re)introdusse alle gioie dell'animazione e conseguentemente del fumetto grazie a Sailor Moon (complice anche una polmonite). Il resto, come suol dirsi, è storia...e come in questo caso, recupero.
RispondiEliminaHo sempre dubitato della pornografia e dei suoi adepti, in parte perchè preferisco l'azione alla visione, ed un po perchè trovo abbastanza ridicoli mugugnii e situazioni proposte. Forse l'erotismo è più intrigante, l'idea stessa di ciò che accadrà molto più della realizzazione.
RispondiEliminaMa tutto questo che c'entra con i Ronfi?
Mah forse che molta gente ha bisogno della pornografia per risvegliari dalle sonore "ronfate" dove spesso scivolano dopo aver dato un'occhiata al partner! Teribbbile!
Non conosco i ronfi, ma la tua bellissima descrizione (con annessa quella di giancarlo) mi lasciano dell'amaro per quello che ho perso.....
RispondiEliminaUn ronf ronf anche da parte mia....
Supergatta!
Giancarlo, quoto!!
RispondiEliminaSupergatta!
Ringrazio Supergatta:-)
RispondiEliminaComunque se ti interessa il volume, Supergatta, posso recuperartene una copia e spedirtela... Per la gioia dei tuoi bimbi. Nel caso, contattami dove sai e ci mettiamo d'accordo ;-)
RispondiElimina@ Boy: come non essere d'accordo sulla distinzione tra pornografia ed erotismo? Io ho sempre trovato molto più intrigante "Histoire d'O" con la splendida Corinne Clery e le sue atmosfere vedo/non vedo che qualsiasi porno abbia mai animato o potrà mai animare l'intimità dei maschietti che mio malgrado devo frequentare...mamama....non stavamo parlando di Ronfi? -_-
Per ritornare ad argomenti più catigati, io adoravo e non ero già più un bambino i Barbapapà.
RispondiEliminaQuanto mi piacevano quelle buffe, colorate, mutevoli creature! Sindrome da Peter Pan?
p.s.
Corinne Clery era davvero splendida con quel suo accento francese tres chic!
I Barbapapà sono stati ritrasmessi per mia gioia.....
RispondiEliminaCaro Bobby ti inserisco un occhiolino per l'OK!
Io sono un po' più zotticona, ero innamorata e sognavo Ryu la notte!
Supergatta!
Io però mi ricordo che c'erano anche due pagine o poco più che riguardavano i ronfi all'interno del corrierino. Non mi ricordo bene, ma c'erano tipo degli oggetti che avevano la loro faccia: ad esempio un ferro da stiro che avevano chiamato "ferro da tiro" XD con la vignetta in cui il ferro veniva tirato. Però, ripeto, non ricordo se erano i ronfi...
RispondiEliminaBeh,le storie erano di quattro/sei pagine ciascuna, ma i Ronfi comparivano anche in varie rubriche e giochi... però sinceramente gli oggetti "ronfosi" non li ricordo (il che non significa che non ci fossero)...
RispondiEliminaMa bene! Non conoscevo i Ronfi, ma visto che sono di Carnevali non posso non procurarmi il libro. Io, che sono più legata al decennio precedente, di Carnevali vorrei mi ristampassero tutta La Contea di Colbrino... qualcuno la ricorda? :)
RispondiEliminaPurtroppo no!:-( Se ne accenna nella biografia di Carnevale, a quanto ho capito veniva pubblicata su "Il Corriere dei Ragazzi" (che ahimè non ho mai letto)... Speriamo ristampino anche quella,comunque,visto che il periodo sembra essere propizio per proposte di questo tipo...uhm, sto allitterando???
RispondiEliminaComunque, Teresa, vale anche per te lo stesso discorso di Supergatta: se avete difficoltà a reperire il libro, contattatemi dove sapete e ci penso io a spedirvelo. ;-)
Illustre amico Bobby, un caloroso saluto dalla comunità dei ronfi! Abbiamo letto la lusinghiera presentazione che hai fatto di noi e che ha destato un entusiamo e una commozione indicibili in tutto il nostro bosco. Pertanto siamo onorati di comunicarti che sei stato ufficialmente nominato "ronfo ad honorem", titolo finora conferito a un ristretto gruppo di eletti, talmente pochi da potersi contare sulle dita di una zampa (e tieni presente che di dita per zampa noi ne abbiamo solo quattro!). Tale onorificenza dà diritto ai seguenti privilegi: indossare una pellccia color pelo di ronfo con cappuccio munito di orecchie ronfesche; frequentare liberamente il nostro territorio super-riservato; appisolarsi in qualunque ora del giorno e della notte sotto qualunque albero o in qualunque anfratto; non dover svolgere alcuna attività, eccetto il correre (poco) dietro alle farfalle e (un po' di più) dietro a qualche graziosa ronfina; sgranocchiare legno dolce a volontà. L'unico inconveniente è rappresentato dal dover spesso fuggire inseguito da lupacci e volpi, ma in fondo si tratta di predatori infinitamente meno pericolosi e aggressivi di quelli che pullulano nel mondo extra-boschivo. Ti ringraziamo ancora e ti aspettiamo con ansia! I ronfi al completo (o quasi, perché qualcuno sta già ronfando).
RispondiEliminaCarissimo Bobby, permettimi di unirmi alle mie bestiacce per ringraziarti di cuore: hai saputo cogliere come meglio non si potrebbe tutto quello che con le storielle dei ronfi ho cercato di esprimere e questo mi fa un enorme piacere. Ti sento molto vicino quanto a "visione del mondo"(anche per via dei comuni "numi tutelari") e ciò mi conforta perché mi dà la sensazione di essere meno solo nell'universo alternativo nel quale spesso mi sembra di essere piombato. Penso che probabilmente ti sarebbe piaciuta anche "La Contea di Colbrino", che (beato te!) sei troppo giovane per avere potuto leggere sul "Corriere dei Ragazzi". Se ne hai voglia, c'è qualche episodio nel mio sito. Grzie ancora e un caro saluto! Adriano
O_O... Adriano Carnevali? QUEL ADRIANO CARNEVALI? ... Sembra proprio di sì... ok, un bel respiro... emozioooooooooneee...
RispondiEliminaCaro Adriano Carnevali, mi sa che metto tra i preferiti il coloratissimo e simpaticissimo sito che si scopre cliccando sul tuo nome!!
RispondiEliminaAi mie ronfetti farà piacere fare un viaggetto in un percorso "giallo", "matematico" o "letterario"....
Supergatta!
Oooohhh Carnevali qui!
RispondiElimina*sviene*
*rinviene e va a leggersi gli episodi sul sito*
PS: che bello poter avere tuoi "segni di vita", a parte il Professor de Nuvolis sulla Settimana Enigmistica! :)
Beh,io oggi ho comprato il numero di questo mese di "Giocolandia" e mi ci sono "abbonato" in edicola; è un capolavoro di rivista...ed il direttore è proprio il nostro Adriano!:D
RispondiElimina(EEEEEEEEEEE sì, Ronfi come se piovessero!)
Ehi Bobby, complimenti per essere stato nominato "Ronfo ad honorem". Anch'io ero una bambina negli anni '80, ma visto che sono dell''84 ero ancora troppo piccola per leggere... che peccato!!! Dovrei rimediare!
RispondiEliminaLady Nosferatu
^^ Ben ritrovata cara,e grazie per le felicitazioni... che effetto vi fa avere un roditore come "padrone di casa", pardon di cripta?
RispondiEliminaPS: eh sì, dovresti proprio rimediare...spero troverai qualche utile suggerimento qua e là nel blog. E se ti interessa acquistare il mio libro,sai dove contattarmi! ;-)
Libro dei Ronfi appena trovato in fumetteria, slurp! :)
RispondiEliminaOhUzala,non avrei mai immaginato che ci fosse tanto amore per i membri della mia tribù! (come se la tira Bobbyyyy ^^)
RispondiEliminaCiao a tutti, mi chiamo Aisha Sadat, sono sposata da 20 anni con mio marito e abbiamo due figli, l'anziano uno di 16 anni e un giovane di 11 anni. Mio marito mi ha amato molto, ma arriva a un punto in cui è coinvolto in una relazione con una donna che è la sua collega. Non l'ho mai immaginato, ma in qualche modo il suo atteggiamento nei miei confronti e nei confronti dei bambini è cambiato, il suo ritardo nel lavoro mi ha fatto riflettere sull'argomento, anche nel mio 20 ° anniversario di matrimonio a marzo, mi tengo lontano dal sesso mentre promettiamo di farlo durante il matrimonio il giorno dell'anniversario, 15 giorni prima dell'anniversario di matrimonio, ha confessato che sì ha fatto sesso con il suo collega.
RispondiEliminaL'ha portata nel mio letto quando ero fuori per lavoro, significa che i miei sentimenti erano totalmente privi di valore per lui, Le mie condizioni mentali sono piene di agonia, penso di non poter dimenticare e recuperare il dolore, questa donna aveva il pieno controllo di lei e io non abbiamo mai voluto farlo con la violenza, lei vuole conquistarmi mentre è divorziata, ha detto di essere gelosa della nostra relazione e che mi rovinerà prendendo mio marito. Ho dovuto discuterne con un amico che mi ha chiesto di trovare un buon lanciatore di incantesimi, prima di tutto non ho mai creduto in questa ortografia del Cast, ma devo provarlo fino a quando ho incontrato l'email di PROPHET NOSA UGO su Internet su come ha aiutato così tante persone a riprendersi il loro ex e ad aiutare a sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione e alcune altre storie riguardanti la malattia spirituale.
Gli ho spiegato la mia situazione e mi ha aiutato a compiere alcune preghiere, alcune erbe e radici e un piccolo sacrificio che ho fatto, e in 7 giorni è tornato per scusarmi ed è stato solo un miracolo per me, sono felice oggi che mi ha aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito ora è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora.
Hai bisogno di aiuto nella tua relazione come riavere il tuo uomo, moglie, fidanzato, fidanzata, vincere lotterie, cure a base di erbe per malattie, HIV, malattie sessualmente trasmissibili, asma, artrite, Fybroid, Ictus o qualsiasi tipo di malattia, problemi spirituali , Promozione del lavoro, Gli spettatori che leggono il mio post che ha bisogno di aiuto in merito a qualsiasi difficoltà della vita devono contattare PROPHET NOSA UGO e sarai felice di averlo fatto.
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