Perchè partecipare al presidio organizzato sabato da "Qui Milano Libera" contro l'idea (parola grossa, visti i soggetti coinvolti) di dedicare una via a bottino craxi? Per incomprensibile odio nei confronti di un morto come dice qualcuno? Ci mancherebbe. Qui non si è al livello di ministri che definirono un cadavere ancora caldo "un avido rompicoglioni", indovinate un po' chi è chi... Il problema non sono nemmeno queste nubi compatte di revisionismo e riabilitazione che oscurano il sole sospinte dal vento dell' Ammaore (avete limonato con il rotweiller? ). Semmai, la questione che mi ha spinto a prendermi una valanga d'acqua e di freddo è la deriva che una simile eventualità provocherebbe se andasse in porto. Se intitoliamo una via ad un corrotto, corruttore e latitante, che pur essendo stato anche (incidentalmente?) un importante uomo politico, allora perchè non intitolarne una a mussolini, che governò per un intero ventennio e pur tra mille mila porcate qualcosa di buono lo fece? Oppure pensate: "allora traslochi?" "Eh già...ho trovato un bell' appartamentino, economico..." "Dove andrai a stare?" "In Via Mangano, Eroe a modo suo". Non proprio il massimo, vero? Ovviamente chi monta la bagarre esula da simili obiezioni.. un verbo a caso. E se gli si ricordano i trascorsi non proprio limpidi del soggetto, cominciano a blaterare di odio, terrorismo e chiedere chi ci ha mandato. Sia mai che qualcuno abbia delle idee motu proprio. Comunque, se alla fine ho deciso di partecipare, l' ho fatto proprio per esprimere anche fisicamente il mio dissenso non già per l' atto in sè, ma per ciò che questo comporterà sul lungo periodo (e poi li voglio vedere, gli esponenti del Pozzo Di Letame, fare il diavolo a quattro se un sindaco rosso propone di intitolare una via a Berija, Grande Poliziotto). Ad ogni modo, quali che fossero le motivazioni, valeva la pena esserci; è stato un bel momento di unione della società civile, che poteva riuscire anche meglio se non ci fosse stato un tempo inclemente... ma in questo caso non avrei avuto il piccolo fuori programma che ho avuto. Ha voluto il caso che, durante l' intervento di Di Pietro, qualcuno mi ha chiesto se poteva ripararsi un attimo sotto il mio ombrello. Naturalmente e distrattamente, non ho avuto obiezioni, sebbene avessi visto il soggetto in questione solo con la coda dell' occhio... ma anche così mi pareva una faccia conosciuta. Ed alla seconda occhiata ho avuto la conferma che sì, era proprio uno dei principali giornalisti dello schieramento a me avverso (parafrasando.) Eviterò di dire il suo nome, ma non che mi ha fatto veramente pena. Bagnato fino al midollo, con il suo taccuino e l' aria da cane bastonato, lì a prendere appunti in tutta fretta forse nella speranza di non essere riconosciuto, se il modo in cui si è girato di scatto quando l' ho chiamato significa qualcosa. Forse timoroso di ricevere lo stesso trattamento di una donna che ha inveito contro Ricca, accusandolo di dire falsità su silvio e bottino, e datasi precipitosamente alla fuga quando Piero l' ha invitata a salire sul palco per dire la sua, "chè non siamo mica ad un comizio di berlusconi, noi diamo voce anche a chi ha opinioni diverse". Anche il giornalista in questione non si è trattenuto più di qualche minuto, scivolando tra la folla col cappuccio ben tirato sulla testa e fermandosi qua e là per annotare qualcosa. Verso le 15 anche io me ne sono andato, atteso da altri e ben più piacevoli impegni, soddisfatto per aver dato il mio apporto ed aver ascoltato/visto in prima persona personaggi che ammiro ma mi hanno soddisfatto nei loro interventi meno della gente comune avvicendatasi sul palco... Me ne sono andato chiedendomi se quel giornalista emulo di Calimero fosse davvero convinto delle sue posizioni come appare in televisione, perchè a vederlo vìs a vìs davvero non sembrava.
Ed ora me ne sto qui, a leggere le dichiarazioni di bobo e capezzone (un uomo a cui hanno infilato una sillaba nel cognome per sviare i sospetti), a chiedermi se è servito prendere tutto quel freddo, tutta quell' acqua, se non avrei potuto piuttosto fare...andare...
Sì, è servito. A me. Alla mia coscienza. E tanto basta.
-I link del giorno:
Dr. Letizia e Mrs. Moratti:
http://www.unita.it/news/interni/73538/milano_il_comune_nega_riconoscimento_a_enzo_biagi_e_a_saviano_niente_cittadinanza_onoraria
...ma i romani rischiano anche più grosso.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_novembre_30/mozione_pdl_roma_strada_intitolata_rosa_berlusconi-1602086217224.shtml
-La frase del giorno: "E' la memoria dei fatti a dare fastidio." (Daniele Luttazzi)
E per finire,qualche scatto dell' evento:
martedì 12 gennaio 2010
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