sabato 5 giugno 2010

Canone Inverso- Making Of

Era l’estate del 2008, un torrido pomeriggio agostano, e non so come Marga è riuscita a tirarmi fuori di casa per un pomeriggio a casa sua equamente diviso tra ozio e lavoro. La mia sorellina putativa aveva infatti intenzione di realizzare una graphic novel di storie a metà strada tra la fiaba noir e l’horror; alle matite ci avrebbe pensato ovviamente lei (come vedete, sa gestire egregiamente il mezzo), potevo occuparmi io delle storie, o di alcune di esse? E come no. Alla fine ne buttai giù tre; due in forma di sceneggiatura per facilitarle la realizzazione delle tavole ed una in forma di racconto vero e proprio. Che poi è quello che avete finito di leggere giusto ieri, ed ha visto il maggior coinvolgimento di Marga nell’ideazione della trama. Buttato giù un canovaccio “a blocchi” sul mio quadernetto delle idee, mi sono poi messo al lavoro cercando di rendere al meglio l’idea che volevamo trasmettere già dal titolo, ovvero un totale stravolgimento dei classici stereotipi inflittici dalla narrativa di genere da “La Sirenetta” in giù. Non più quindi una creatura soprannaturale che si ritrova legata ad un essere umano per amore o suo malgrado, a causa del furto da parte dell’uomo di un oggetto “X” che costringe la malcapitata a diventare schiava del ladro finchè non si riapproprierà dell’oggetto stesso. Stavolta, e come nella maggior parte dei miei scritti, l’uomo non è protagonista/ dominatore ma comprimario/ vittima di forze ed entità al di là della sua comprensione. Accade così che un biNbominchia in pectore si ritrovi dapprima a trastullarsi con una persona (persona?) senza farsi tanti problemi perché tanto quella “ci sta”, e cominci a realizzare come stanno realmente le cose solo quando è troppo tardi. Canovaccio classico, con finale apertissimo, a suggerire che il percorso di morte e follia intrapreso fin dalla notte dei tempi dalla Selkie è tutt’altro che concluso. L’idea di usare proprio questa variante della sirena è stata di Marga (che compare anche in un cameo non accreditato nel racconto stesso; Abigail Pumpkin è infatti la sua controparte letteraria), ed il problema maggiore che abbiamo dovuto superare era come far sì che il protagonista non sapesse di avere con sé la pelle della Selkie. La soluzione è arrivata in triplice forma: “The Ring”, il celebre film con la VHS maledetta. “La Lettera Rubata”, celebre racconto di Edgard Allan Poe poi ripreso da Sir Arthur Conan Doyle per il suo Sherlock Holmes, che ci insegna che il primo posto in cui cercare qualcosa di importante è sempre il più ovvio. E dulcis in fundo la nostra vita di tutti i giorni. Quanti di noi infatti hanno negli armadi e nei cassetti cose che non ricordavano più di avere? Oggetti dei quali non sappiamo né intuiamo la pericolosità semplicemente perché sembrano innocui? Ovviamente non poteva essere una vera e propria pelle di foca quella che il protagonista aveva nell’armadio; nonostante la spirale discendente nella quale precipita nel corso della storia, anche lui l’avrebbe riconosciuta per quella che era e riconsegnata alla legittima proprietaria. Ecco quindi l’idea di adeguarla ai tempi correnti, trasformandola in una vissuta ma elegante giacca di pelle (io inizialmente avevo pensato ad un gilerino, ma l’intuizione di Marga è più corretta; una giacca in pelle spicca meno in un armadio come quello, ipotetico, della nostra godereccia futura vittima). Risolti gli inconveniente tecnici, rimaneva l’ultimo aspetto da affrontare: perché la Selkie agisce in questo modo, perché costringe inconsapevoli umani a diventare oggetto delle sue ossessive attenzioni? I motivi potevano essere tanti. Amore, solitudine, invidia del mondo di superficie, desiderio di vendetta… Alla fine s’è scelto il più banale e, per certi versi, spaventoso: la noia. Ed una perversa curiosità. La Selkie, infatti, si diverte semplicemente ad usare le proprie vittime ed osservarne le reazioni con lo stesso distacco di un bambino che strappa le zampe ad un insetto per il solo gusto di vederlo contorcersi. Vittime che, nella sua visione del mondo, non raggiungono nemmeno il rango di esseri viventi, se è vero che dopo un po’ non muoiono ma “si rompono”, come dei giocattoli. E quando ciò accade, si passa subito a quello dopo. Senza troppo rammarico. Penso sia una bella sterzata rispetto al classico ammmmore struggente delle varie sirenette. Da queste atmosfere ho poi tratto l’ispirazione per “La principessa nel cristallo”, altra fiaba nera di cui ho già parlato tempo addietro ed avrebbe permesso a coloro che l’hanno letta di fare finalmente pace con la melensa storia di Biancaneve(a detta di alcuni lettori della storia in questione). In chiusura, vi lascio alcune tavole di “Canone Inverso” realizzate da Marga, di cui potete ammirare altri lavori qui:






E dopo tutto ciò, non mi resta che augurarvi buon week end e darvi appuntamento lunedì.
E preparatevi, perché si ripartirà incazzati come non mai.

7 commenti:

  1. cazzoooooooooo *_*!!! che disegni stupendi!!!! margaaaaa domani ti faccio i complimenti!!! XD mi piacciono troppo!!!

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  2. Belle tavole, bel tratto. La silkie è un misto di innocenza e malizia, forse lui mi sembra un po ragazzino dal racconto me lo immaginavo più "uomo" il classico torbido sciupafemmine che a sua volta starà per essere sciupato.
    Biancaneve come del resto la Sirenetta secondo alcuni sono trasposizioni raccontate del mito dell Maddalena, la regina negata, la principessa caduta morta in apparenza.
    Piccola curiosità nell'ultimo film a cartoon di Disney sulla Sirenetta fra i tesori celati da Ariel vi è un famoso quadro che ritrae la Maddalena penitente di Georges de La Tour, secondo alcuni collegato appunto al mistero della cosidetta Sposa di Cristo.
    Buon sabatoooooo!

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  3. Si, bellissime tavole davvero. Complimenti a Marga!! E complimenti anche a te Bobby! I tuoi racconti rapiscono e non si è soddisfatti finché non si arriva alla fine. "La principessa nel cristallo" me lo ricordo... ah, che bello leggerlo tutto d'un fiato, non a puntate (un racconto dei tuoi a puntate fa venire un'ansia divorante perché la mente si fa mille domande, vuol sapere come andrà a finire e non la smette più). -__-

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  4. Ed in ritardo (nonchè completamente sconvolto dalla lettura filata di "Promethea") vi porto i ringraziamenti di Marga per i complimenti ricevuti. ^^

    PS: Giancarlo,se mi ritrovo il blog invaso di complottisti o filovaticanisti morsi da un dan brown radioattivo me la paghi, sapevatelo, su "Memories from the grave"

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  5. Comunque,visto l'apprezzamento per l'operazione e considerato che torturarvi mi piace non poco, aspettatevi altri racconti a puntate nel futuro prossimo- venturo.

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  6. ok bobby :P noi siamo sempre pronti!!! XD

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  7. Torturarci ti piace non poco?! Attento Bobby, attento... potresti sempre diventare una mia vittima, visto che di notte, dopo la mezzanotte ovviamente, io vado in giro a mordere. Si, sono una vampira, ghghgh. :P

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