venerdì 2 aprile 2010

Striscia la mestizia

Sto cominciando a nutrire un disgusto venato di compassione nei confronti di coloro che esaltano “striscia la notizia” considerandolo un ottimo programma d’informazione, quando non il migliore in assoluto disponibile al momento. Costoro sono di solito persone preoccupate dei maltrattamenti nel canile sottocasa ma indifferenti quando non entusiasti sostenitori delle porcherie sfornate a getto continuo nei confronti degli immigrati, ammassati come bestie nei CIE. O fanno festa per l’arresto di wanna marchi insorgendo poi se gli arrestano il politico di riferimento per truffa ed appropriazione indebita. Persone che ammirano il gabibbo ma vorrebbero vedere sulla forca Milena Gabanelli e Riccardo Iacona, sono madri e padri che si lamentano dei cattivi esempi forniti dalla tv indicando le minorate seminude che sculettano sul bancone alle figlie come obiettivo da raggiungere. E’ gente che vorrebbe vedere berlusconi in galera anziché più prosaicamente lontano dal monopolio totale dell’informazione, cosa che sarebbe possibile boicottando i programmi mediaset (quindi anche “striscia”) e le aziende che su quelle frequenze fanno pubblicità, provocando un danno economico all’azienda che certamente lo priverebbe di molto del suo potere (io personalmente lo faccio da tempo, e mo’ vediamo se dopo questo invito farò la fine di Gianfranco Mascia). Considerare “striscia la notizia” la pietra di paragone dell’informazione italiana, e sono in moltissimi a farlo a quanto pare, è un’ottima cartina al tornasole per capire 1-com’è messa l’informazione italiana ufficiale e 2-come sono messi gli italiani, più preoccupati di quale N.I.P. verrà attapirato da staffelli piuttosto che dei veri scandali del paese. Spogliata di quello straccio logoro chiamato “tv di servizio e denuncia” di cui da anni la trasmissione di ricci si ammanta abusivamente, il programma condotto a rotazione da personalità ormai decotte dello showbussines è niente più e niente meno che una patacca studiata ad arte per sviare l’attenzione dai grandi problemi nazionali accanendosi sui piccoli, e permette al contempo ai soloni bipartisan di poterla citare come esempio concreto di libertà d’informazione e di satira “buona” alla faccia dei Luttazzi, Guzzanti ecc. A costoro, a chi in queste parole si riconosce, a chi pensa che sia più importante svelare le magagne dell’isola dei famosi piuttosto che quelle di politici ed industriali voglio raccontare una breve parabola, visto che siamo a ridosso della pasqua. C’era una volta, molti anni dopo “Roger & Me” ed un paio di anni prima di “Bowling a Columbine”, un regista non ancora in sovrappeso di nome Michael Moore. Da sempre attivo nel campo della denuncia sociale, Mike girò una trasmissione grazie ai fondi messi a disposizione dalla ABC. Questo programma si chiamava “The Awful Truth”, “La Terribile Verità”, durava mezz’ora, aveva cadenza settimanale ed era costruito esattamente come “striscia”; dallo studio (e successivamente da un marciapiede!), venivano introdotti vari servizi su temi di attualità della vita politica e sociale statunitense. Con la differenza che Mike e la sua troupe non andavano a rompere le scatole a mourinho o al telemago. Loro se la prendevano con le multinazionali, con le sette religiose, con la N. R. A. (la National Rifle Association, la potentissima lobby delle armi al tempo capitanta da Charlton Heston) e con altri grossi calibri, mettendo in campo iniziative di protesta entrate nella storia. Due per tutte: la sostituzione gratuita, per gli afroamericani newyorkesi, dei classici portafogli di cuoio nero/ marrone con vistosi e spropositati borselli arancione fluorescente, in modo che le forze di polizia locali non potessero più uccidere impunemente i “nigger” affermando “l’ho visto estrarre qualcosa di scuro dalla tasca e pensavo fosse una pistola” (in quell’occasione Michael allestì banchetti davanti alle stazioni di polizia, dove gli ufficiali li guardavano in cagnesco) e la candidatura in un collegio elettorale del New Jersey di un Ficus Benjamina in opposizione all’unico candidato in corsa, che alla fine fu eletto nonostante la pianta avesse seriamente insidiato la sua vittoria. Questi sono solo due dei casi trattati nelle 24 puntate della serie; successivamente Mike, sia per pressioni della ABC sepolta dalle querele sia perché si sentiva stretto nei tempi televisivi, abbandonò questo tipo di format e si dedicò al cinema che ben conosciamo (e proprio il suo ultimo film, “Sicko”, è una versione riveduta, ampliata ed aggiornata di una puntata di “The Awful Truth”). Qualche anno fa uscì anche da noi, in maniera semiclandestina, un cofanetto contenente tutti gli episodi di questa ottima trasmissione, che ancora non risentiva della pesante spinta ideologica che ha caratterizzato ed in parte distorto l’opera di Moore da “Farenheit 9/11” in poi. Sarebbe cosa buona e giusta passarlo a coloro che magnificano “striscia” come il non plus ultra del “giornalismo–verità”. Giusto per dar loro una mano a mettere a fuoco quali sono i veri problemi di cui una trasmissione “dalla parte dei cittadini” dovrebbe occuparsi. Poi magari ne riparliamo.

-La celebrazione del giorno: BUON COMPLEANNO NADIA!

-La notizia del giorno: il papa si scaglia ancora contro l'aborto.C'è da capirlo;i preti potrebbero rimanere senza materia prima...

-La frase del giorno: "Ci sono degli sciocchi che sfruttano abilmente la loro stupidità." (F. de La Rochefoucauld)

12 commenti:

  1. Grazie della segnalazione, trovata sul mulo! :)

    RispondiElimina
  2. Beh pensavo di essere mattiniero....ma le amiche nottambule mi hanno battuto.
    Caro Bobby massi da parte i discorsi Pasquali sulle uova o sui coniglietti, credo che Striscia, e lo ho sempre creduto, sia un programma abilmente confezionato per dare una pirandelliana patente di libertà alle reti mediaset. per Mister B. editore è sempre stato importante dimostrare di essere un paladino della pluralità e della libertà d'informazione. Far credere e ancor più convincere che la sua era una vera e propria Casa delle Libertà televisive, dove ognuno potesse manifestare le proprie idee grazie alle capacità ed in assoluta autonomia, esattamente come nella vita politica e civile dell'era Berlusconi!
    Papi Silvio ci racconta da 20 anni la favoletta della buonanotte e la cosa preoccupante e che riesce nel suo intento, farci addormentare.
    Striscia e forse il suo capolavoro, programma leggero ma non troppo che dovrebbe mettere alla berlina il malcostume dilagante addirittura tirando B. per la giacchetta se il caso.
    I programmi di cui parli sono lontani anni luce non solo nella struttura ma persino nell'intenzione dalla loro sbiadita copia nostrana, destinati ad attirare l'attenzione sui problemi non a distoglierla.
    Forse ci meritiamo Striscia? Non so alle volte guardandomi in giro direi di si!
    Ma visto che siamo prossimi alla Pasqua mi viene in mente una canzoncina che eviterò di cantarVi data la mia intonazione ma le parole dicevano più o meno così: é Pasqua, é Pasqua noi siam tutti contenti gridiamo ai quattro venti evviva la bontà.....forse!
    Boyofthetime

    RispondiElimina
  3. Ma veramente...accendere il pc e trovare già due commenti con tre valutazioni positiva al post ti mette subito di buonumore,specie quando sai di non aver pagato nessuno per ottenerli!^^
    A parte gli scherzi,Boy,sono piuttosto d'accordo con la tua analisi,ma secondo me quello di striscia è un fenomeno-maya(inteso come veronica): nel senso che non brilla per meriti suoi,brilla per contrasto con lo squallore generale.Io "striscia" la seguivo fin da piccolo,quando ancora c'era la coppia d'angelo-greggio dietro il bancone,ed era effettivamente una parodia dei telegiornali di allora;il problema è che oggi i rotocalchi d'informazione sembrano la parodia di "striscia". Voglio dire: quando hai un tg2 delle 20.30 che ti fa un servizio fiume sui sapori italiani ed un tg1 che mette in copertina la lovestory clooney canalis (per tacere di studio aperto e tg4)poi viene automatico esaltare un programma dove ficarra e picone ti fanno vedere come sono cattivi a trattare gli animali nel tot canile...

    PS:ringraziando Teresa e Daniela per l'incursione notturna,ho pensato di fare cosa gradita inserendo il filmato sui portafogli tratto da "The Awful Truth" di cui parlavo nel post. Purtroppo non l'ho trovato sottotitolato,ma mi pare si capisca benissimo lo stesso.

    PPS: a tutti gli anonimi che comunque transitano da 'ste parti più o meno stabilmente rivolgo un invito:perchè non vi iscrivete tra i "compagni di viaggio"? Così vi risparmiate ogni volta di scrivere il vostro nome sotto ogni commento... e fate contento me facendomi vedere che gli affezionati sostenitori non sono solo i sei che per primi scoprirono questa landa desolata.^^

    RispondiElimina
  4. PPS: chi volesse dare un'occhiata a "The Awful Truth" senza sbattersi troppo a cercarla può rivolgersi direttamente a me. ;-)

    RispondiElimina
  5. Obbedisco.....l'ha già detto qualcuno, mi pare?

    RispondiElimina
  6. Di' la verità,l'hai fatto solo perchè ti sei reso conto che se ti iscrivevi adesso potevi dire "ehy, sono nei magnifici 7!"^^

    RispondiElimina
  7. Ovviamente il costo della mia partecipazione cambia.....poi telefona al mio agente che ha un paio di cosette da dirti......:)

    p.s.
    Adesso che ci sono i 7 nani, ovviamente Biancaneve la faccio IO!

    RispondiElimina
  8. Andata..Naturalmente la parte di Brontolo è mia! PS: ho lasciato un messaggio in segreteria al tuo agente,ha il cellulare spento....

    RispondiElimina
  9. Sto disgraziato con quello che mi costa....mi rivolgerò a Lele Mora!

    RispondiElimina
  10. Della serie "sono appena arrivato ma voglio già farmi cacciare"? -_-

    RispondiElimina
  11. Non ti piace Mora? Un omino così per bene! Lui, Corona, ma se sono gli esempi per le nuove generazioni!
    Proprio vero che i geni sono degli incompresi, loro che hanno cambiato gli ideali dei giovani italiani.
    Va beh, va beh farò a meno dell'agente!

    RispondiElimina

I più letti