martedì 2 marzo 2010

A volte ritornano- L'agenzia delle entrate

Capisci quanto male vanno le cose quando ti ritrovi a pensare che il ministro della pubblica disfunzione brunetta non ha tutti i torti quando parla di fannulloni ed incompetenti. Flashback. Nel 2004 o giù di lì l'agenzia delle entrate impone a mezzo lettera il pagamento del canonre rai a mia madre. Che già lo paga,arrivando lo stesso a nome di mio padre. Ma occorrono almeno un paio di lettere con tutti gli estremi di pagamento e le spiegazioni del caso per convincerli che non siamo degli evasori. Fast forward: questa volta è da me che lorsignori pretendono il pagamento di qualcosa che già pago (peraltro non usufruendone). Almeno secondo loro, visto che appunto il canone viene regolarmente pagato ogni anno da me e mia madre. Che viviamo insieme. E se l'indirizzo ed il cognome dell'intestatario coincidono col mio, forse ma forse basterebbe fare due più due per venire a capo del mistero. Comunque ho (ri)spedito tutte le spiegazioni del caso a chi di dovere, e resto in attesa se non di scuse, quantomeno di non dover peredere ulteriore tempo e porzioni di fegato per colpa di questi cialtroni. Perchè queste cose mi irritano da morire. Nella forma, se non nella sostanza. Il tono intimidatorio usato nella lettera di contestazione, dove si prospettano controlli a tappeto se non paghi al più presto, è in qualche modo secondario al contesto in cui si inserisce. Perchè qua e là i probi funzionari ti fanno sapere che se un tuo congiunto con te convivente già paga il canone non hai che da segnalarlo con apposita cartolina (e voi che ci state a fare?), oppure, nel caso tu abbia già provveduto al pagamento, sei invitato a non tenere contro di questa comunicazione che inizia normalmente con "gentile signore/signora". Traduzione: non sappiamo nemmeno a chi stiamo scrivendo nè se sia il caso, ma lo facciamo lo stesso. Il che è irritante ed offensivo sia per le insinuazioni implicite in questo tipo d'azioni, sia perchè una rapida verifica dello stato di famiglia farebbe risparmiare tempo e risorse a me, a loro ed ai postini che stanno nel mezzo. Ma non basta. Perchè poi salta fuori che cose del genere non sono errori o disguidi, ma prassi. Me lo raccontava Sweepsy sabato (a proposito, grazie a tutti, è stato un pomeriggio che mi ha risollevato il morale, anche se per poco) ed anche la mia vicina di casa, la quale riceve ogni anno l'avviso di pagamento del canone intestato al defunto marito, che lei regolarmente paga. Dopodichè, un paio di mesi dopo, arriva puntuale la lettera dell'agenzia delle entrate che le contesta il mancato pagamento del canone a suo nome con il tono di cui sopra. Sono dieci anni che questa poveretta, peraltro in là con gli anni, deve farsi in quattro per spiegare ogni volta che lei il canone lo paga. Si è anche offerta di far sostituire il nome sull'abbonamento col suo, ma ogni volta la risposta è stata: "ma no, non importa a chi è intestato,basta che venga pagato". La cosa più stupefacente è che questa situazione kafkiana è definita,da coloro con cui ne parlo, "normale". Un tipico esempio di quell'italietta nella quale ti ritrovi coloro a cui devi dei soldi a dormire sul tappetino ai piedi della tua porta di casa, mentre se sei tu a dover incassare... prima mi compili questi moduli. Poi verificheremo se i soldi che deve incassare esistono davvero (perchè anche questo mi è capitato, che alcuni soldi da me depositati siano magicamente spariti salvo poi riapparire altrettanto misteriosamente appena pronunciata la parola "avvocato"), poi ci tratterremo le tasse e poi si vedrà. Intanto la finanza creativa di tremorti fa rientrare in italia 60 miliardi meno di quelli sbandierati dal ministro dell'economia. Che ovviamente taccia la banca d'italia di essere avversa al governo. A me sembra piuttosto che i controllati abbiano bisogno di controllori che li mettano al lavoro sui veri evasori durante il giorne ed a nanna subito dopo carosello. Tanto per dare l'impressione, a me ed ai postini, di non essere in mano ad una banda di totali incompetenti.

-La notizia del giorno: devastante terremoto in Cile. Esultanza dei sopravvissuti nell'apprendere che bertolaso è impegnato sul Lambro.

-La frase del giorno:"Non si può chiedere a tutti un comportamento leale, ma si deve pretendere un atteggiamento decente". (E. Biagi)

In chiusura, osservo un minuto di silenzio per la morte di Enzo Fragalà. Che non ce l'ha fatta. Qualcuno ha fatto spallucce dicendo che cose del genere succedono in tutto il mondo, non è che l'italia sia peggio di altri. Bella consolazione.

3 commenti:

  1. vedi che parolina magica che è? dici "avvocato" e subito si tacciono tutti. ti risulterò molto utile ahaha.
    no scherzi a parte.. la situazione che denunci tu è al limite del drammatico. grottesca direi. E il peggio è che sembra non ci si possa fare niente. questa è la nostra pena peggiore: tanta piccola, vuota, inutile burocrazia. se ti rivedi "presa diretta" di domenica capisci.
    Comunque, non generalizziamo. Nella pubblica amministrazione c'è gente che fa il suo lavoro e lo fa bene, per fortuna.

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  2. Assolutamente,ho avuto a che fare con (e conosco) impiegati statali che si fanno in quattro e lavorano seriamente per portare a casa il loro magro stipendio; che poi per raggiungerli o trovarli abbia dovuto passare attraverso decine di pratiche ed uffici, è un altro discorso relativo alla mostruosità burocratica entro la quale sono/siamo impastoiati. Comunque ho la netta impressione che meno ci mettano la faccia più diventino arroganti; dietro l'anonimato di una lettera prestampata puoi permetterti di dire e fare tutto quello che vuoi, dando la colpa ai computer che le spediscono in automatico(mi pare mi sia stata detta una cosa del genere tempo fa,"è tutto un sistema automatizzato,noi non lo controlliamo blablabla"). Il che è un po' il sistema dei biNbiminchia quindicenni che fanno tappezzeria nella vita di tutti i giorni e poi imperversano in rete facendo la voce grossa, tanto nessuno li beccherà mai per dargli ciò che meritano.

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  3. La macchina burocratica è attualmante un dei più grossi pesi che ci portiamo appresso. concepita come una piramide dove un livello controlla il livello inferiore ed a sua volta viene osservato da quello superiore in una sinfonia di incomprensioni, settori e ruoli.
    Il non stupirsi ormai di queste cose e sintomo che stiamo tutti diventando un po "borbonici".
    Ci rassegnamo all'evidenza dei fatti, ci incazziamo, e turato il naso cerchiamo di risolvere al più presto il nostro problema.
    Dubito che il ministro brunetta dall'ALTO della sua esperienza potrà risolvere granchè.
    E' in atto in abile restyling della percezione che si vuol dare della pubblica amministrazione, ma niente più, come dire taglio nuovo, una tiratina qua e la ma la vecchia "baldracca" rimane la stessa.
    Le radici di questi problemi stanno in anni anzi secoli di assunzioni clientelari, amici e parenti posizionati ad hoc.
    Ma la cosa peggiore è che anche molte persone, e non sono poche, che vorrebbero lavorare bene vengono risucchiate dal buco nero dell'altriu menefreghismo, dell'appiattimento e della spersonalizzazione generale.
    Mitica Cinzia Leone che anni fa in una godibilissima trasmissione "La tv delle ragazze" faceva la parodia di una impiegata del catasto che lavorava dalle 8.00 alle 8.00.
    Pretendere poi che un pagamento intestato allo stesso cognome ed indirizzo possa far supporre che le cose coincidono, mica si piò assumere Rubia per 'ste bazzecole!
    A proposito dei capitali rientrati, sapeste come sono incazzati gli svizzeri.
    L'ultima volta che sono stato a Ginevra per lavoro appena si accorgono che sei italiano vorrebbero sbatterti nelle patrie galere per il peggiore dei delitti previsti dal loro codice, toccargli i soldi! C'est la vie!
    Boyofthetime

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