mercoledì 3 marzo 2010

Un pirata tutto nero

Scopro che è allo studio l’inserimento di una tassa addizionale sulla bolletta telefonica il cui scopo è recuperare parte del denaro che le case di produzione cinematografiche e musicali perdono quotidianamente a causa della pirateria online. Qualcuno vede la proposta come una soperchieria paragonabile alla percentuale che già incassa la siae ogni volta che acquistiamo un una chiavetta USB, un cd vuoto, un dvd vergine (lo sapevate? Sapevate che questa percentuale è stata ulteriormente rialzata dal primo gennaio? Ecco, poi ditemi che non vi tengo informati) per il solo fatto che su quel supporto potremmo metterci qualcosa protetto da copyright. Personalmente, a me un’iniziativa come quella della tassa sulla bolletta va bene. Benissimo. Sono favorevole a qualunque cosa, entro certi ragionevoli limiti, contribuisca a porre fine a questa farsa ipocrita della “pirateria”. Sono stufo di sentirmi dare del delinquente perché devo fare di necessità virtù.
Cosa intendo? Piccolo gioco. Trovate l’intruso tra questi titoli:
-“Zeder” di Pupi Avati (1983)
-“Da morire”, con Nicole Kidman (1995)
-“La siciliana ribelle”, di Marco Amenta (2008)
-“Sabrina,vita da strega”, con Melissa Joan Hart (sì,quella che passava su italia 1)
La risposta esatta è la uno. Cosa lo differenzia dagli altri? Il fatto che sia possibile acquistarlo in DVD. Già. Gli altri titoli, che in alcuni casi sono persino più famosi (chi non ha mai visto anche di sfuggita una puntata della streghetta adolescente e del suo gatto, finto come una dichiarazione d’innocenza di silvio?), sono irreperibili presso la grande distribuzione nostrana. Ignoro se sia cosa momentanea, che dura cioè da qualche anno, o precisa strategia commerciale; la cosa certa è che per vedermeli dovrei aspettare un improbabile passaggio televisivo, con tutte le censure del caso, pagarli uno sproposito acquistandoli su qualche shop online clandestino senza alcuna garanzia che non mi arrivi a casa una versione in swahili, oppure “violare la legge”. Come dissi in un post agli albori di questo blog, sono assolutamente contrario allo scarico di film o cd che possono essere acquistati ad un prezzo ragionevole o visti al cinema. Ma anche queste ultime due condizioni stanno diventando sempre più aleatorie. “Waine’s World”, una sapida commedia degli anni ’80 disponibile in versione disco singolo, costa più della versione estesa de “Il Signore degli Anelli” a quattro dischi. Cd che contengono una traccia di successo e nove cose improponibili vengono venduti a peso d’oro. E se non hai intenzione di andarti a vedere il blockbuster del momento e non hai nessun cinemino sottocasa che proietta film di nicchia, puoi o farti dileggiare dal cassiere del multisala (e successivamente smettere di andarci per rappresaglia, come ho fatto io, vaffanculo medusa di cerro maggiore) oppure metterti l’anima in pace ed aspettare il DVD. Se mai uscirà. Del resto il comunicato delle principali case di distribuzione italiane, letto mesi fa su FILMTV, non lascia spazio a dubbi: d’ora in poi in sala andranno solo quei film che garantiscono un sicuro ritorno economico. A prescindere dalla loro qualità. La settima arte ridotta a merce (merda?) per sopperire ai mancati guadagni di un’industria in crisi che, incapace di rinnovarsi, cerca ogni pretesto possibile per non ammettere le proprie colpe, dalla mancanza di creatività che porta a spingere l’acceleratore sugli effetti speciali, ad usare il nome di richiamo in cartellone, al tirar fuori instant film o remake imbarazzanti. Il tutto, si capisce, per riportare gente in sala ed impedire che il cinema venga ucciso dalla pirateria, che causa perdite economiche nell’ordine delle decine di milioni. Peccato che chi ne sa abbia spiegato che in realtà i cosiddetti “flop”, cioè quei film che sono costati più di quanto hanno incassato, sono sì e no una decina scarsa in tutta la storia del cinema; il piano di ammortamento per ogni singolo film ha infatti cadenza decennale, e comprende gli incassi delle vendite in DVD (una volta VHS) a livello globale, i passaggi televisivi con relativi spot pubblicitari eccetera. Insomma, tanto altro fumo negli occhi sparso da un’industria ormai ammalata di ingordigia, che si lancia in campagne di sensibilizzazione e richiami all’onestà fasulli quanto le lacrime del coccodrillo. Dicono che ogni film scaricato è una pugnalata al cinema. Penso ad avatar, a moccia, alle patetiche pellicole per onanisti decerebrati in cui recitano (????) megan fox e robert pattison. E mi chiedo se non sia il caso di deporre il coltello, impugnare la motosega e, parafrasando qualcuno, esclamare: “Mi chiamo Ash, reparto audiovisivi.“

-La notizia del giorno: a proposito di onanismo, oggi esce “alice in wonderland”. Che non andrò a vedere. Tornenrò a frequentare tim burton quando la smetterà di masturbarsi con gli effetti speciali e ricomincerà a girare film. E sì, anche perché non ho voglia di sorbirmi biNbeminchia che sospirano il nome di johnny depp per tutto il tempo.

-La frase del giorno: “La Giustizia non è qualcosa che sia di per se stessa;essa è solo nei rapporti reciproci,dovunque e quante volte esista un patto di non arrecare e non ricevere danno.”(Epicuro)

4 commenti:

  1. Che giornata da incubo ma ora mi prendo una pausa oppure.....
    Pensi di scaricarti la coscienza pagando un nuovo balzello per i film che scarichi? E fai male, perchè paghiamo già talmente tante tasse percui non sentivamo la necessità di una nuova, addirittura direi che è un dovere attingere a fonti non canoniche quello che ci interessa visto che le reti di stato che paghiamo coll'abbonamento e le reti private che sovvenzioniamo tramite le pubblicità, offrono cose inguardabili.
    Provo un senso di stizza ogniqualvolta dando un occhiata al mio cedolino paga noto con raccapriccio che mi portano via circa il 39% del mio sudato stipendio ma ancor più mi incazzo per il modo con cui questi soldi vengono "spesi" dello stato.
    Quindi scaricare un film che ci interessa e che non troviamo in circolazione, o che ci costerebbe cifre sincersmente scandalose acquistare, non sarà poi così grave, guardiamoci intorno ben altri fatti stanno accadendo.
    Che poi le case cinematografiche ci rimettano è tutto discutibile, pensiamo che si è proposto di concedere degli sgravi fiscali ai cinepanettoni in quanto esempi di (cul)tura popolare!!!!!!
    Ma arliamo di cinema serio:
    "Da morire" che bellissimo film con la mai adoratissima algida Nicole Kidman.
    La trovo davvero divina, probabilmente vorrei essere come lei, difficile trovare una donna ed un'attrice così capace negli ultimi anni.
    "Dogville" è imperdibile.
    Ma vorrei parlare di "The others" dove lei è bellissima, inquietante con due occhi che si spalancano sulla follia, sul baratro della paura.
    Non so se ti sia piaciuto, credo di si, ma il concetto di altro come sconosciuto da temere che poi si rivela essere in realta la vittima è eccezionale.
    La tensione continua, l'incapacità di comprendere, l'attonita realizzazione della verità ne fanno un film che senza alcuna necessità di mostrare inchioda lo spettatore.
    Non dimenticherei nemmeno "Birth. Io sono sean" oppure "Ritratto di signora" e " Eyes wide shut"
    dove i suoi occhi magneticamente folli ti turbano.
    Certo ha poi girato anche godibili sciocchezza tipo "Vita da strega" o "La moglie perfetta" ma come rifiutare cachet milionari, comprendiamola.
    Penso a proposito di onanismo che l'adorata Nicole sia la protagonista dei sogni di molti maschi, anche se, spesso donne così perfette mi si dice facciano passare le fantasie. Bah non saprei!
    Personalmente Jonny Deep lo trovo sexy come una bottiglia di acqua Panna calda!
    Ma forse non sono una teenager o come le chiami tu biNbeminchia (carino neologismo).
    Sarei più improntato su un George Clooney, ma è occupato con la Canalis!
    Aprirei qui un discorso troppo lungo sulle caratteristiche attrattive che ci spingono verso un certo tipo di donne o di uomini piuttosto che altri.
    Su quanto col passare degli anni sia importante sentire sempre la scossa quando fai un incontro speciale, insomma non ho tempo ora.
    Boyofthetime

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  2. Guarda,la mia coscienza è quanto mai scarica e serena;non mi faccio certo troppi scrupoli se l'evidenza dei fatti mi costringe a compiere certe scelte.Volevo semplicemente dire che se proprio bisogna accettare una piccola tassa(nota bene,piccola)per uscire dalla farsa della pirateria,ben venga.Dopodichè però nessuno più deve dire una sillaba se si scarica l'iradiUzala dal web.Sul discorso tasse e Kidman non entro io al momento,riservandomi di farlo magari in futuro;per il momento mi limito ad augurarti buon riposo,e giro a Mabelle i complimenti per "biNbeminchia" (essendo sua la maternità di detta espressione)

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  3. Caro Bobby lungi da me l'idea di pensare che tu ti sentissi in colpa perche scarichi un film che ti piace, sei troppo intelligente e aperto per turbamenti del genere. Hai perfettamente ragione nel pretendere che pagata anche questa tassa nessuno dovrebbe poter pretendere alcunchè. La pirateria è proprio una farsa-
    Aspetto con ansia i tuoi commenti sulla Divina Nicole, che saranno sicuramente fonte di un interessante scambio di idee.
    Delle tasse l'unica cosa da dire è che vorremmo tutti servissero per quella che è la loro ragione d'essere il bene della collettività, non per pagare qualche p.......a al politico di turno.
    Buonanotte.
    Boyofthetime

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  4. Buonanotte a te. Ed a tutti voi. A domani per una bella omelia su Peter Parker, disoccupato.

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