venerdì 22 gennaio 2010

Provincia

Quando i valori materiali diventano sempre più scarsi , ci si rifugia immancabilmente in quelli che dovrebbero costituire il collante della società. Nel nostro caso, il terno secco è dio, patria e famiglia. Il primo appare abbastanza indifferente alle vicissitudini dei figli creati a sua immagina e somiglianza, ed i suoi rappresentanti in terra non gli rendono certo un buon servizio. La famiglia, dal canto suo, è sempre meno un focolare e sempre più un focolaio da cui attingere casi (soprattutto umani) per i tribunali televisivi ed i cronisti di nera. Così rimane solo la patria su cui puntare. E sarebbe anche una bella cosa, se solo avessimo un minimo di umiltà. Se ammettessimo anche i nostri difetti senza cercare di sdoganarli ogni volta come pregi. Sarebbe anche utile il buongusto minimo di non andare ogni volta a batter cassa pretendendo un pezzetto di merito. Invece tocca sorbirci le pretese di aver ispirato "avatar" con il cartoon del 2001 "aida degli alberi", e qualcuno parla financo di plagio. Come se la trama del polpettone cameroniano fosse qualcosa di originale di per sè, o il registucolo in questione avesse girato il "film che rivoluzionerà il cinema" (quante volte l' abbiamo sentita questa relativamente ad altre pellicole?) ispirandosi esclusivamente ad un' opera a suo tempo passata come una meteora nei cinema italiani ed oggi reperibile in qualsiasi cassonetto delle offerte all' auchan. Ancora per poco, immagino; essendo distribuito da medusa (berlusconi) prevedo a breve edizioni restaurate in doppio disco con il logo in copertina "Il film che ha ispirato avatar". Perchè noi siamo fatti così, anzi peggio. Basta un nome italiano in una produzione di livello, non necessariamente eccelso, ed ecco che il film diventa da vedere per amor di patria. Poco importa se il ruolo in questione dura trenta secondi poco prima dei titoli di testa o se l' interpretazione della "nostra monica bellucci" viene dileggiata da tutto il mondo, stando la moglie di vincent cassel al cinema come io sto al banco macelleria del supermercato. La protagonista ha lontanissimi ed accidentali parentele italiane? Wow, merito nostro che sia così bella e brava! Quando Tarantino, Lucas o Sofia Coppola vengono a girare spezzoni delle loro pellicole da noi; quando tom cruise sceglie l'italia per il suo matrimonio con katy holmes; quando George Clooney prende casa sul lago di Como, abbiamo la stessa reazione isterica della sfigata che viene invitata al ballo di fine anno dal quaterback della squadra liceale. E guai a contestare i disagi di avere questi vip, col relativo codazzo di fans, in mezzo alle scatole ogni ora di ogni giorno. Guai a non premiare in un concorso internazionale un film italiano, come nel caso di baària, escluso dai golden globe. Con le credenziali che aveva, promozione di berlusconi al festival di venezia in primis, dovremmo essere grati che sia stato già solo preso in considerazione. Ma noi siamo così; ci crediamo migliori di, più in gamba di, indispensabili per. I risultati concreti, di regola, sono sempre nettamente inferiori alla realtà. Chiederci il perchè? Chiederci anche, en passant, perchè tra un ricorso di previti alla corte di Strasburgo ed una porcata come il processo breve l' Europa anzichè considerarci ci tollera, e chissà ancora per quanto? No, troppa fatica. E poi sputtaniamo il paese, così. O meglio, visto il nostro atteggiamento da bifolchi chiusi nel loro piccolo mondo perfetto, sputtaniamo la provincia italia, di cui la maggior parte di noi è degna rappresentante. Se non fosse che i paesi più avanzati probabilmente non ci considerano nemmeno in questo senso; per loro siamo al massimo un ghetto. E francamente, non vedo luogo più adatto dove tenere una popolazione che considera berlusconi uno statista, d' alema intelligente e vota lega.

-La rettifica del giorno: lo so che vi aspettavate una considerazione su "avatar", ma quella baracconata mi ha talmente rotto le palle che ho deciso di parlarne quando più nessuno sarà rincoglionito dalla visuale in 3d ed avrà recuperato le sue facoltà mentali (ammesso che le abbia)

-La frase del giorno: "Non sempre sembriamo quello che pensiamo di sembrare". (S. Benni)

1 commento:

  1. Guy neanche avatar ti piace -.-? è vero la trama è super scontata ma come "tecnologia" l'ho trovato spettacolare!!
    Adam

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