lunedì 21 dicembre 2009

Se poi il 27 dicembre...

A natale si è tutti più buoni. O si dovrebbe esserlo. Anzi: si deve esserlo. Il motivo, francamente, non l’ ho mai capito; se perchè, ricorrendo la nascita di suo figlio, dobbiamo dimostrarci degni agli occhi di un dio che di buono aveva ben poco (dite quello che volete, per me chi ti chiede di sacrificare tuo figlio come prova di fedeltà è un pazzo megalomane, soprattutto se millanta onniscenza e dovrebbe quindi già essere informato sulla tua fede) o perchè si avverte l’ esigenza di dichiarare una tregua nella nostra guerra quotidiana con e contro il prossimo. Pazienza se poi il ventisette esci di casa e spari al vicino che ascolta la musica a volume troppo alto; basta che non lo fai a natale. Non fosse altro perchè non troveresti spazio nei tg impegnati a mostrarci tavole imbandite, sale cinematografiche assaltate da famiglie satolle e mete esotiche dove attendere il capodanno. Che poi sono quasi sempre la terra d’ origine (natale?) di quegli extracomunitari che “ci invadono con le loro usanze incivili” ed a cui restituiamo il favore portando loro la nostra ben più grande inciviltà, spesso incarnata da qualche rifiuto mediatico a vostra scelta.* Ma è natale, devo essere buono e non dire queste cose, anzi devo avere un occhio di riguardo per i poveri che trovano il pranzo pantagruelico alla caritas, e svolto il loro compito di dimostrare che anche per loro è stato un felice natale possono morire di freddo sul marciapiede. Perchè magari i cristianissimi leghisti han fatto togliere le panchine per evitare che potessero sdraircisi sopra. E la brava casalinga, imprecando mentre lo scavalca, si rallegra per la morte di un altro rifiuto della società, lo stesso che magari ha sfamato portando qualcosa alla mensa dei poveri per far bella figura con le amiche e sè stessa. Ha dimostrato di essere permeata fino in fondo dalla tanto invocata bontà. Anche lei ha ricevuto la visita di uno spirito dal sapore dickensiano, che non è quello dei natali passati, presenti e futuri, no: semmai quello del natale posticcio, come gli effetti motion capture con cui Robert Zemeckis ci tormenta coi suoi filmetti. La realtà è infatti che a natale si è solo più ipocriti. Ci precipitiamo ad imbandire tavole e comprare doni per parenti e persone che non sopportiamo, non allo scopo di offrire un segno di pace o riconciliazione per i quali basterebbe un gesto anche banale, ma fatto col cuore, in qualunque momento dell’ anno. Noi dobbiamo dimostrare la nostra superiorità ed il nostro buongusto, non badando a spese pur di stupire. Così ti ritrovi poi a tavola con persone che non sopporti e non ti sopportano, tutti costretti a scambiarci sorrisi che rischiano di sbriciolarti la faccia tanto sono forzati. Ma è natale, non disturbare la bontà, guardiamoci i puffi e la benedizione di papa natzinger, ingozzati di lasagna e panettone anche se poi finirai al pronto soccorso per indigestione, manda giù litri e litri di spumante e poi schiantati contro un palo, così potrò piangere lacrime di coccodrillo e dire che eri il mio parente preferito, siamo sempre andati d’ accordo... poco importa se non ti sentivo da anni e ti avrei ammazzato con le mie stesse mani, se avessi potuto. Questo lo so io; tu non sai nemmeno che rivenderò i tuoi costosissimi regali su ebay per recuperare un po’ dei soldi spesi nell’ organizzare il pranzo. Per il divertimento di studio aperto e dei deficenti che lo seguono. E buona pace di quelli che canticchiano gli odiosi jingle natalizi degli spot, vantandosi di essere brave persone, altruiste e prodighe. Salvo poi massacrarti di botte per un parcheggio, o negare uno spicciolo ai mendicanti in stazione. Ma che volete? Natale era l’ altro ieri. Oggi è il 27. La recita è finita. Possiamo smettere le maschere e tornare ad essere gli stronzi di sempre per i prossimi 363 giorni. Evviva. Non ce la facevo quasi più...

-La notizia del giorno: L'amore vince sempre sull'odio. L' odio vince su una riproduzione da lancio del duomo. La riproduzione del duomo vince sull'amore. Non fomento la violenza; è la morra cinese versione pozzo di letame (pdl)

-La frase del giorno:
“Vuole un sacchetto?”
“No, voglio andarmene.”
(Bobby S. Pedersen alla cassiera di un discount di dolci assediato da varia umanità che, come scimmie impazzite, correva di qua e di là per acquistare cesti, panettoni e simili da donare agli amati parenti ed amici, costringendo così il Pedersen a buttare via quasi quaranta minuti per recuperare una scatola di brioche ed una di biscotti.)

* Che fareste voi se uscendo dalla vostra capanna trovaste vespa, la marini o i coniugi briatore? Esatto. Adesso ditemi che non capite perchè i terroristi odiano la nostra cultura (cultura??????)

2 commenti:

  1. ci sono tanti mostri in giro. tanti tantissimo mostri. vuoti. completamente vuoti.

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