giovedì 3 dicembre 2009

Sciacalli casuali 2: Michael J.

Negli anni ’80 ho canticchiato alcune delle sue canzoni e sono rimasto folgorato da “Thriller”; il balletto degli zombie e la rauca voce di Vincent Price completa di risatona agghiacciante sono ancora capaci di darmi brividi di vero godimento. Poi venne la passione per altri generi e cantanti, e lo persi un po’ di vista. In tempi recenti, ogni spesso appariva ai telegiornali che, fedeli all’ adagio “sbatti il mostro in prima pagina”, snocciolavano particolari morbosi e raccapriccianti sugli istinti pedofili di questo mostro deviato, questo nero che voleva essere bianco e forse aveva un cancro alla pelle, forse no... Finchè un bel giorno morì. Forse assassinato, forse no. Forse è stato il suo medico, forse no. Ed improvvisamente, il miracolo: il mostro, il pazzo, il folle diventa il più grande artista di tutti i tempi, colui che ha rivoluzionato un genere, anzi l’ ha ricreato, anzi l’ ha creato, anzi... Il mondo rende omaggi commossi, si sprecano dirette dei funerali e programmi commemorativi; negozi, edicole e librerie tracimano di best of e biografie di. Il nostro silvio, per non essere da meno e per non smentirsi, ricorda che anche lui è stato un cantante. Ed ha molestato dei minorenni. Poi bondi, ghedini e capezzone lo zittiscono prima che peggiori la situazione. E mentre il giallo se sia stato omicidio, suicidio o fatalità occupa ancora le principali pagine dei giornali, la settimana scorsa Michael Jackson ha vinto quattro premi. Postumi. Casualmente dati a lui, che fino a neanche due mesi fa veniva considerato un artista mediocre o comunque finito da un bel pezzo. Così come casualmente l’ Oscar come miglior attore fu dato ad Heat Ledger. Postumo. Casualmente. Piacerebbe chiedere alle giurie che assegnano questi premi come mai si sono accorte così in ritardo del valore di questi artisti, che magari in vita erano finiti nel dimenticatoio, o peggio ancora alla berlina, quando non del tutto ignorati. Piace pensare che certi riconoscimenti dovrebbero essere assegnati quando uno ancora può goderne, e non dopo il passaggio della Gran Consolatrice. Perchè facendo così rimane sempre un vago sospetto, un lieve dubbio: mica staranno sfruttando il momento? Vorranno mica giustificare l’ uscita di qualche best of platinum collection con canzoni inedite di Michael che canta live “BAD” mentre sodomizza un bambino? Udite udite la purezza dell’ audio rimasterizzato, la perfetta resa dei gemiti... Ma no, aspetta, che sto dicendo? Michael queste cose non le ha mai fatte. Sono stati i giornalisti cattivi a mettere in giro queste storie, a violare la sua privacy per mostrarci la stanza degli orrori dove le piccole vittime andavano incontro al loro atroce destino! Michael era vittima di una campagna diffamatoria. Parola di quegli stessi giornalisti che la allestirono a beneficio dei gonzi che ieri sputavano sul suo volto sbiancato, ed oggi intasano i negozi di dischi per comprare la limited edition di Michael Jackson che canta Mina sotto la doccia. Un altro modo di essere sciacalli. Casualmente, e con quell’ ipocrisia che solo l’ uomo sa sfoggiare.

-La notizia del giorno: Quando si dice il caso. Ricavato un profumo da un capello di Michael Jackson. Vivo disappunto dai fans di Iul Brinner e Telly Savalas. (e no,non è uno scherzo quello del profumo: http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo467534.shtml )

-La frase del giorno: “Una vita non basta: così poco tempo e così tanti coglioni da mandare affanculo.” (Daniele Luttazzi)

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