Una colazione veloce, gli ultimi preparativi, Marga che arriva puntuale come sempre.
Il viaggio con lei, in una mattina dall’ aria frizzante dove già aleggiano le promesse dell’ afa e del caldo.
Il viaggio in treno, discorsi e confidenze; dal finestrino ci salutano aironi e prati sterminati.
Uno scatto rubato alla stazione di Novara, in attesa della coincidenza.
L’ arrivo a Torino, puntuale o quasi; il primo incontro vero e proprio con Giulia, un’ amica che mi sembra di conosce da sempre, che non tradisce le mie aspettative, anzi; il filtro di una tastiera e di un monitor non rende giustizia al suo estro, alla sua intelligenza, alla sua simpatia.
L’ immediato instaurarsi di una complice confidenza tra noi tre.
La colazione, tutti insieme; qualcuno ha lasciato il cuore a Wounded Knee, io ho lasciato qualche maglia della catena portachiavi nella sedia di un bar a Torino.
Una passeggiata in centro, l’ illusione di aver trovato una action figure di Asuka che mi mancava in fumetteria, e quando Giulia ha terminato i suoi acquisti via, verso altre mete. Senza smettere di chiacchierare piacevolmente di tutto.
Una sosta in Feltrinelli, una alla Bussola, dove trovo un libro di Carlo Cornaglia cercato da tempo; peccato che la libreria esoterica fosse ancora chiusa per ferie. Ci saranno altre occasioni. Ci dovranno essere.
Attraversare in compagnia di splendide persone una via interamente occupata da bancarelle di libri usati; se e quando raggiungerò il Valhalla, vorrei tanto che fosse così.
Un pranzo semplice ed allegro, pizza, piadina e caffè; una cameriera evidentemente stanca e deliziosamente caotica; una canzone bellissima in sottofondo di cui non ricorderò mai il titolo; il mio primo incontro con un lettore di E Book. Folgorante. Non mi spiacerebbe averne uno.
Aggiunto alla lista dei desideri per il futuro... e poi via, di nuovo in strada.
Torino e le sue, piazze, chiese e palazzi di cui Giulia ci fornisce puntuali ed interessanti particolari, sia storici che architettonici; finalmente la reggia infernale di Lucifero ha una struttura, che Marga fissa per sempre in una foto.
Il caldo opprimente del pomeriggio, un ultimo giro, le ultime chiacchiere; il momento dei saluti.
Così come quella del caldo, anche la promessa di rivederci dovrà essere mantenuta.
Il ritorno in treno, il fastidioso ciarlare di due individui a torto convinti di essere il centro dell’ universo.
No, non io e Marga; ma coloro accanto ai quali abbiamo avuto l’ infelice idea di sederci.
La dimostrazione che prendere da bere e mangiare in un bar è preferibile rispetto ai distributori automatici; i cassieri non fregano i soldi.
L’ ultima parte del viaggio, dove Marga sopporta suo malgrado i miei sproloqui su ciò che accadrà nei miei romanzi futuri. Beh, a domanda rispondo....
L’ arrivo a casa, esausto, una cena veloce a base di gelato, e poi l’ abbandonarsi sul letto per riposarsi con due puntate di Babylon Five; anche a Giulia piace. Sapevo che era una grande.
Anche Marga vuole vederlo, ne è incuriosita. Non ne sarà delusa.
Trascinarsi al PC con le ultime forze, scoprire che per colpa della mia idiozia, di una mia svista, un altro amico non ha potuto essere presente (scusa Giovanni!). Finalmente, alcuni commenti a “Racconti a Margine” sul forum; complimenti, critiche e dubbi, cui cerco di rispondere meglio che posso.
Le undici. Mi trascino di nuovo a letto, dopo una rapida toeletta. Spengo il cellulare, la luce.
E penso che resterà. Tutto quanto ho fatto nel bene e nel male in questo venerdì 21 agosto 2009 resterà.
Impresso in queste parole, se la vita dovesse appannarne il ricordo nella mia mente.
Sì.
In un modo o nell’ altro, tutto questo resterà...
-La notizia del giorno: oggi iniziano i rientri dalle vacanze. Le città, da lunedì, ripiomberanno nel solito caos. Osservate con me un minuto di silenzio, please...
-La frase del giorno: “Nessuno possiede la felicità: talvolta si ha la fortuna di averla in affitto, e di essere l’ inquilino.” (M. Levy)
Il viaggio con lei, in una mattina dall’ aria frizzante dove già aleggiano le promesse dell’ afa e del caldo.
Il viaggio in treno, discorsi e confidenze; dal finestrino ci salutano aironi e prati sterminati.
Uno scatto rubato alla stazione di Novara, in attesa della coincidenza.
L’ arrivo a Torino, puntuale o quasi; il primo incontro vero e proprio con Giulia, un’ amica che mi sembra di conosce da sempre, che non tradisce le mie aspettative, anzi; il filtro di una tastiera e di un monitor non rende giustizia al suo estro, alla sua intelligenza, alla sua simpatia.
L’ immediato instaurarsi di una complice confidenza tra noi tre.
La colazione, tutti insieme; qualcuno ha lasciato il cuore a Wounded Knee, io ho lasciato qualche maglia della catena portachiavi nella sedia di un bar a Torino.
Una passeggiata in centro, l’ illusione di aver trovato una action figure di Asuka che mi mancava in fumetteria, e quando Giulia ha terminato i suoi acquisti via, verso altre mete. Senza smettere di chiacchierare piacevolmente di tutto.
Una sosta in Feltrinelli, una alla Bussola, dove trovo un libro di Carlo Cornaglia cercato da tempo; peccato che la libreria esoterica fosse ancora chiusa per ferie. Ci saranno altre occasioni. Ci dovranno essere.
Attraversare in compagnia di splendide persone una via interamente occupata da bancarelle di libri usati; se e quando raggiungerò il Valhalla, vorrei tanto che fosse così.
Un pranzo semplice ed allegro, pizza, piadina e caffè; una cameriera evidentemente stanca e deliziosamente caotica; una canzone bellissima in sottofondo di cui non ricorderò mai il titolo; il mio primo incontro con un lettore di E Book. Folgorante. Non mi spiacerebbe averne uno.
Aggiunto alla lista dei desideri per il futuro... e poi via, di nuovo in strada.
Torino e le sue, piazze, chiese e palazzi di cui Giulia ci fornisce puntuali ed interessanti particolari, sia storici che architettonici; finalmente la reggia infernale di Lucifero ha una struttura, che Marga fissa per sempre in una foto.
Il caldo opprimente del pomeriggio, un ultimo giro, le ultime chiacchiere; il momento dei saluti.
Così come quella del caldo, anche la promessa di rivederci dovrà essere mantenuta.
Il ritorno in treno, il fastidioso ciarlare di due individui a torto convinti di essere il centro dell’ universo.
No, non io e Marga; ma coloro accanto ai quali abbiamo avuto l’ infelice idea di sederci.
La dimostrazione che prendere da bere e mangiare in un bar è preferibile rispetto ai distributori automatici; i cassieri non fregano i soldi.
L’ ultima parte del viaggio, dove Marga sopporta suo malgrado i miei sproloqui su ciò che accadrà nei miei romanzi futuri. Beh, a domanda rispondo....
L’ arrivo a casa, esausto, una cena veloce a base di gelato, e poi l’ abbandonarsi sul letto per riposarsi con due puntate di Babylon Five; anche a Giulia piace. Sapevo che era una grande.
Anche Marga vuole vederlo, ne è incuriosita. Non ne sarà delusa.
Trascinarsi al PC con le ultime forze, scoprire che per colpa della mia idiozia, di una mia svista, un altro amico non ha potuto essere presente (scusa Giovanni!). Finalmente, alcuni commenti a “Racconti a Margine” sul forum; complimenti, critiche e dubbi, cui cerco di rispondere meglio che posso.
Le undici. Mi trascino di nuovo a letto, dopo una rapida toeletta. Spengo il cellulare, la luce.
E penso che resterà. Tutto quanto ho fatto nel bene e nel male in questo venerdì 21 agosto 2009 resterà.
Impresso in queste parole, se la vita dovesse appannarne il ricordo nella mia mente.
Sì.
In un modo o nell’ altro, tutto questo resterà...
-La notizia del giorno: oggi iniziano i rientri dalle vacanze. Le città, da lunedì, ripiomberanno nel solito caos. Osservate con me un minuto di silenzio, please...
-La frase del giorno: “Nessuno possiede la felicità: talvolta si ha la fortuna di averla in affitto, e di essere l’ inquilino.” (M. Levy)
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