Riassunto della puntata precedente:
lunedì scorso Bobby, esasperato dalle uscite demagogiche e strumentali dei suoi ex colleghi di sindacato, scrive una lettera aperta alla R. S. U., lasciandola sul tavolo della mensa che funge da "distributore" per i volantini dei lavoratori. Nel corso della settimana le copie della lettera spariscono più volte, ma Bobby ne lascia delle altre. Finchè venerdì mattina, tra lo stupore generale, trova attaccato al tavolo di cui sopra un foglio scritto a caratteri cubitali che recita più o meno così: "è inutile che continui a stampare questi fogli, questo tavolo non è una bacheca capito?????? Ps. Non verrai mai rieletto e noi lo impediremo con tutti i nostri mezzi e poteri". Appena Bobby smette di ridere, i colleghi di lavoro gli consigliano di mostrarsi superiore e non rispondere a questa provocazione. Ma Bobby non è mai stato tipo da seguire consigli assennati. Quindi, appena tornato a casa, butta giù quanto segue.
Venerdì scorso, recandomi in mensa, ho trovato sul tavolo vicino all’ingresso uno scarno comunicato che mi intimava bruscamente di non lasciare ulteriori copie della mia lettera aperta alla R. S. U. in quanto “il tavolo non è una bacheca” (interessante che ciò mi sia stato notificato tramite foglio attaccato con lo scotch al tavolo stesso, su cui normalmente vengono abbandonati volantini d’ogni sorta, come se fosse… che so… una bacheca) facendomi inoltre presente che “non verrai mai rieletto noi te lo impediremo con tutti i nostri mezzi e i nostri poteri”. Tra questi, a quanto pare, la punteggiatura non è compresa. Il tutto assolutamente anonimo, ma posso capire che l’autore, dopo aver vergato tali profondi ed articolati pensieri, fosse troppo spossato per apporre la propria firma in calce a quanto sopra. Devo ammettere che leggendo tutto ciò ho provato un enorme timore. Mi spaventa pensare che esista ancora gente con un tale sprezzo del ridicolo, peraltro incapace di accorgersi di aver reso un pessimo servizio a sé stesso ed alla R. S. U., mettendola nella scomoda posizione di sospettata come autrice del comunicato stesso. Non intendo però mettermi a puntare il dito a destra ed a manca. Mi contento di pensare che, per provocare una reazione così scomposta, la mia precedente missiva (di cui ho ancora diverse copie disponibili, se qualcuno fosse interessato non esiti a chiedermele personalmente) qualche nervo scoperto deve averlo toccato*, e che ciascun Collega sia in grado di valutare quanto accaduto da sé, traendone le debite conclusioni. A tal proposito, ringrazio quanti mi hanno dimostrato solidarietà e vicinanza con una risata o con una pacca sulle spalle, oppure ostentando un silenzioso sguardo che vale più di mille parole. Ringrazio inoltre il Delegato R. S. U. "L. G.", per avermi messo a disposizione i mezzi opportuni per questa controreplica. Aspetto ulteriore risposta dell’Anonimo in cui mi ricorda che queste bacheche non sono tavoli su cui lasciare i miei scritti. Per concludere, e per quanto inverosimile possa sembrare, vorrei ringraziare anche l’Anonimo stesso, per le grasse risate che mi ha fatto fare e per avermi aiutato a dissipare in maniera decisiva un dubbio su cui mi arrovellavo da tempo: ricandidarmi per la prossima R. S. U. o non ricandidarmi? Ora la risposta non può che essere affermativa: mi ricandido. E non in segno di sfida a simili puerili attacchi, perché se è vero che il valore di una persona è direttamente proporzionale a quello dei propri avversari, mi toccherebbe concludere che valgo molto meno di quanto pensassi, visti i miei oppositori. Mi ricandido per curiosità. Non posso fare a meno di chiedermi, infatti, quali saranno i potenti “mezzi e poteri” con cui i fantomatici “noi” (Al Qaida? La Spectre? I Meganoidi?) mi impediranno di “essere rieletto”, cosa che per altro, detta così, getta un cono d’ombra preventivo sull’esito delle votazioni per il rinnovo della R. S. U. che si terranno a settembre (si terranno a settembre, vero?). Certo, non sarà piacevole trascorrere le vacanze col continuo timore che una squadra di ninja in tuta blu col logo aziendale in bella vista si intrufoli in casa mia per eliminarmi, o chiedendomi se lassù tra le nuvole c’è un satellite puntato su di me, pronto a spararmi addosso il Raggio della Morte (tutto ciò può apparire pacchiano e fuori moda, ma se dichiari di disporre di “mezzi e poteri” è il minimo sindacale che puoi mettere in campo). Ma d’altra parte, cos’è la vita senza un minimo di rischio?
Cordialmente, con la sicurezza di aver visto un’ombra furtiva strisciare alle proprie spalle,
Bobby S. Pedersen
*oppure devo pensare che i detrattori del Curlyng sono incredibilmente aggressivi.
COM'E' ANDATA A FINIRE:
Lunedì Bobby si presenta a lavoro come al solito e, contattato l'ex collega di R.S.U. "L.G.", ottiene il timbro necessario ad appendere la lettera nelle bacheche sindacali. Ha fatto appena qualche passo fuori dall'ufficio quando viene subito richiamato indietro: il resto dei delegati, sopraggiunti nel frattempo, non gli permettono di utilizzare le bacheche per rispondere all'intimidazione ricevuta. Di fatto, quindi, avallandola. Con un gesto di autentica nobiltà ed amicizia, "L.G." mi autorizza comunque come singolo delegato, assumendosi ogni responsabilità, ad appendere quanto sopra nelle bacheche aziendali, infischiandosene delle vive proteste degli altri. Son passati due giorni; la lettera che avete appena letto è ancora affissa, ed è valsa all'autore non poche dimostrazioni di stima e solidarietà da parte dei colleghi di ogni grado e reparto. Ed i delegati sindacali? Non mi rivolgono più la parola, a parte "L.G." ed un altro. Chissà come mai.
-La notizia del giorno: la fiat manterrà la produzione delle nuove vetture in Italia. Annettendo la Serbia.
-La frase del giorno: "Io? Farò ciò che devo." (Qui- Gon Jinn, Maestro Jedi)
Olè!!! grande bobby!!!! XD is you victoris!!! L'ennesima prova della ragione, contro la stupidità umana! Bravo!!! C'è da dire che comunque questa persona che ha scritto quel messaggio si è proprio dimostrato alla pari di un bambino!!! Tipico caso di fanciulezza frustata che continua a tormentarlo anche da adulto. Alcuni la chiamerebbero sindrome di peter pan, ma sono sicuro che il personaggio in questione fosse ben più inteligiente di coloro che si definiscono "persone adulte" come il tale che ti ha scritto il messaggio!
RispondiEliminaIo la chiamerei semmai "sindrome di augusto", inteso come minzolini, ovvero il classico servo sciocco che, per far contento il padrone di turno (in questo caso, i sindacalisti anziani, da sempre allergici ad ogni critica, per quanto blanda) agisce aggressivamente dandosi la motozappa sui piedi. Neanche a dirlo, il comunicato intimidatorio è stato subito bollato come "mafioso" da tutta l'azienda, e benchè manchino le prove gli indizi sugli autori sono piuttosto lampanti. Oltretutto, la R.S.U. ha dimostrato la propria ottusità (ed in qualche modo complicità) negandomi il permesso di utilizzare le bacheche aziendali per la mia replica; in questo modo, come detto, s'è schierata dalla parte dell'Anonimo. "L.G.", da me avvertito della presenza del comunicato, mi ha poi raccontato che quando s'è recato in mensa con gli altri delegati questi ultimi, senza fare una piega, hanno commentato: "eh, se l'è cercata.La prossima volta ci pensa due volte prima di attaccarci". Ed ecco perchè ho ritenuto indispensabile rispondere a tono: tacere sarebbe stato equivalente ad accettare l'intimidazione. E sinceramente, di chinare la testa di fronte a certi individui mi sembra inconcepibile.
RispondiEliminaBobby, i tuoi comunicati aziendali sono anche più belli dei tuoi scritti d'invenzione!:D
RispondiEliminaLa realtà è peggio di qualunque Armata delle Tenebre e infatti, quando decidi di dedicargli un po' del tuo talento letterario, i risultati non mancano... :)
Il che spiega anche per quale motivo, malgrado mi giungano richieste in tal senso da più parti, non intendo scrivere "libri- verità" sull'Azienda dove lavoro: la maggior parte della gente, se non smussassi alcune situazioni che possono essere definite soltanto kafkiane, non ci crederebbe mai. Penserebbe che mi sto inventando tutto. Quando invece, una tantum, sto descrivendo la realtà per quel che è.
RispondiEliminaFai bene a non cedere. Prima ti dicono che il tavolo non è una bacheca, poi non ti lasciano usare nemmeno quest'ultima... prova a chiedere se almeno puoi usare la carta igienica! -_- Comunque quelli della r.s.u. si sono sputtanati da soli. Sai che questa situazione ti rende molto Guy Fawkes?!^^
RispondiEliminaInfatti mi preparo a farli saltare in aria definitivamente nel corso dell'assemblea di domani ^^
RispondiElimina(sempre che mi dìano diritto di parola, ovviamente -_-)
Per favore non mi toccate la "Sindrome di Peter Pan" che non c'entra un emerito c....o col coraggioso anonimo omuncolo che non ha le palle per firmarsi.
RispondiEliminaDa se si è reso giustizia consegnandosi ai colleghi, meno sprovvisti di quel che crede, per quel che è.......un quaquaraquà come dicono i miei amici palermitani.
Lasciando da parte per una volta il consiglio del sommo Vate....curati di lor, guarda e "scassa" (lascio a ognuno interpretare e dare significato) perciò caro Bobby licenza di uccidere.......
Bobby versione agente 007 XD. beh, gli abiti ci stanno :P ora però devi farti creare qualche piccolo gadget per riuscire nell'impresa!!! Più che altro mi domando cosa verrebbe fuori se bobby scrivesse davvero un romanzo su ciò che accade in azienda X°°°°D!!!! conoscendolo :P
RispondiElimina"Guarda e scassa"? Giancarlo, questa me la segno perché è bellissima ^^ un romanzo che parli di ciò che accade in azienda sarebbe divertente... ormai conosciamo tutti il Bobby pensiero e anche la sua ironia!
RispondiEliminaNu, un romanzo che parli di ciò che accade in azienda sarebbe tragicomico esattamente come "l'uomo che fissa le capre"; una sequela di assurdità impensabili, ma vere. In ogni caso mi son preparato due righe per l'assemblea di domani, e la sola notizia ha messo in agitazione qualcuno. Certo, pensando che poi anche voi vorrete "guardarmi & scassarmi", dopo aver letto il Bobby-pensiero sui rapporti di coppia...
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