Domenica, alla festa del pozzo di letame (pdl) di Benevento, silvio berlusconi si è prodotto in uno dei suoi soliti panegirici, accusando il mondo libero e la stampa tutta di avercela con lui, e che i continui attacchi contro la sua persona “sputtanano il paese”. Come se il mondo libero e la stampa tutta non avessero altro a cui pensare, no. E come se avessimo bisogno di un imprenditore arricchito con metodi mai chiariti ed affetto da una sindrome delirante di onnipotenza per essere lo zimbello del mondo libero e non. Al massimo lui può aver gettato un altro po’ di discredito su questa disgraziata nazione, che per ritrovare un po’ di orgoglio deve andare indietro ai gloriosi secoli che l’ hanno resa la capitale delle Arti. Abbiamo avuto Dante, Michelangelo, Leonardo... come se questo dovesse in qualche modo sdoganarci, anzichè farci chiedere come sia stato possibile che partendo da sì illustri patriarchi oggi ci ritroviamo con dj francesco, federico moccia e tronisti assortiti. Ma come al solito sto divagando. E contrariamente a quanto potreste pensare, questo post non ha lo scopo di parlare male del pederasta del consiglio (chè son convinto che il più grosso dispetto che puoi fare ad uno del genere è ignorarlo, ed essendo io fondamentalmente dispettoso...), le cui parole possono essere sufficientemente valutate da chiunque non sia cresciuto a pane & “porta a porta”. Questo post è frutto della mia ossessione per il dopo, per la mia endemica incapacità di vivere il presente senza guardare al futuro, vicino o lontano che sia. A causa di questo, quando leggo e sento, quando io stesso dico “in un paese normale, berlusconi avrebbe già dovuto dimettersi”, non posso non chiedermi: “sì... e dopo?”. Perchè la mia sensazione è che si doveva fermarlo molto tempo fa, anzichè rivitalizzarlo con continui inciuci e bicamerali. E che ormai si sia fuori tempo massimo per costruire un’ alternativa diversa e credibile. Guardo alle primarie del partito disperato (pd), e mi viene lo sconforto. franceschini, marino, bersani... sì, almeno loro berlusconi lo chiamano per nome, a differenza del loro predecessore. Anche ipotizzando che uno di loro abbia un programma serio e la volontà di portarlo avanti (cosa di cui dubito assai), che speranze ha il pd di essere un partito credibile fino a quando i fili saranno retti dai d’alema, i rutelli, i fassino, le binetti e chi più ne ha più ne metta? Che speranze ha il pd di gorvenare un paese, se non sa nemmeno gestire la propria struttura, continuamente squassata da mille correnti e diecimila distinguo mascherati da “responsabilità istituzionale” e “opposizione costeruttiva”? Si dirà: “c’ è Di Pietro”. E meno male che c’ è. Ricordare come si fa opposizione a chi l’ opposizione dovrebbe farla di default è sempre utile. Ma... l’ Italia Dei Valori ha la capacità di governare un paese? Con rammarico, devo dire che al momento non mi pare; finchè Tonino non si libererà di una certa zavorra interna fatta di contraddizioni e personaggi equivoci, nonchè di un eccesso di demagogia che comunque non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di silvio primo da Arcore, non sarà mai un’ alternativa solida a cui affidare le sorti del paese. La speranza è che essendo ancora relativamente giovane IDV riesca a crescere e maturare col tempo, per farsi trovare pronta alla resa dei conti. I micropartiti di destra e sinistra nemmeno li considero, e per pietà stendo su di loro un velo. Chi rimane? Grillo e le sue liste civiche? Mah... passare da una serie di buffoni ad un comico vero e proprio potrebbe essere un’ esperimento interessante, ma Grillo non sopravviverebbe cinque minuti nel sistema politico italiano. Ci sarebbe l’ udc.... quella che predica bene e razzola peggio. Bene, benissimo la linea dura nei confronti di un’ alleanza con il pdl. Bene, benissimo la difesa di alcuni valori come la legalità e la famiglia tradizionale, che così oltretevere son contenti... ma allora sarebbe il caso di non imbarcare personaggi come totò “vasa-vasa”, che ha trovato il suo seggio bello pronto appena arrivata la condanna per favoreggiamento alla mafia. E magari pierferdi sarebbe più credibile sui valori della famiglia tradizionale... se non ne avesse due. Insomma, guardo all’ oggi, e vedo la desolazione di una decadente nuova Roma, priva di tutta la gloria che l’ aveva resa “caput mundi”. Guardo avanti, e vedo il vuoto pneumatico. Ripenso all’ adagio che vuole gli italiani rassegnati al meno peggio. E quando mi rendo conto che forse berlusconi al momento è veramente il meno peggio in circolazione, mi vengono brividi che non passano nemmeno rintanandomi sotto le coperte.... e tanta, tanta voglia di mettere mano al passaporto.
-La notizia del giorno: un padre italiano pugnala la figlia italiana perchè ha il fidanzato albanese. Davvero. E' accaduto ad Osimo. Adesso vediamo se scatterà l' emergenza sicurezza perchè i cittadini di Osimo sono razzisti ed intolleranti...
-La frase del giorno: “In altri tempi c’ era il senso dello Stato, adesso abbiamo uno Stato che fa senso.” (M. Gramellini)
... non dovremmo rassegnarci al meno peggio, ma renderci conto di quanto schifoso sia il misero "meno peggio" che ci è concesso.. o forse, restare a suonare mandolini.
RispondiEliminae poi abbiamo il turismo. abbiamo una rossa come la brambilla che ci pensa. non piacevano le rosse a te?
Infatti non dico affatto che dovremmo rassegnarci al "meno peggio", quale che sia; purtroppo però è l'andazzo italico, che poi si guarda attorno e si chiede "ma come abbiamo fatto a ridurci così?",e si chiede se magari noialtri giustizialisti forcaioli non avessimo qualche ragione piccina picciò. Ma sempre troppo tardi.Del resto, se siamo partiti da Dante e siamo arrivati a moccia la colpa sarà anche un po' dell'assuefazione al "meno peggio", secondo me. Quanto alla pescivendola... ma ti pare? Non è che il crine scarlatto sdogana automaticamente la portatrice sana... ma per chi mi hai preso?!
RispondiElimina-__-