lunedì 14 maggio 2012

OI DIALOGOI (1)



Avvertenza: il seguente post è la versione stampabile -ed in italiano abbastanza corretto- di un vivace scambio di battute tra me ed un collega poco prima delle ultime amministrative. Vivacità, come vedrete, a senso unico. Troverete anche pesanti accuse a b., ma non quello comunemente inteso. Prego i sostenitori di costui, magari attirati qui da un alert di Google, di astenersi dal commentare come loro solito (chè di vedermela con fanatici indottrinati ne ho un po’ piene le tasche).

Collega (avvicinandosi al capannello in cui mi trovavo,ed intuendo subito l’argomento di cui si chiacchierava): Antipolitica, antipolitica! Altro che di pietro e vendola e bersani, tutti a votare grillo! Finalmente qualcuno che dice la verità,che da’ ai partiti quello che si meritano!
Bobby (ancora lontano dal comprendere quando lasciar perdere): Deh,veramente grillo non dice niente di nuovo,quella sui partiti ladri,lo stato sprecone e via dicendo lo strepitava già qualcuno nel ‘93-’94,spacciandosi per "il nuovo che avanza"…
C: Ma non è vero,e poi grillo dice cose giuste,è l’unico dalla parte della gente!
B: Anche bossi era dalla parte della gente. Almeno,della sua gente. Infatti fece il botto ed entrò in parlamento, agitando cappi da forca contro il governo ladro. Poi guarda com’è finita.
C: Sì,ma mica mi puoi paragonare bossi a grillo!
B: Perché no? Almeno bossi ci ha messo la faccia,grillo manco quello.
C:Ma grillo non fa politica!
B: E che fa,giardinaggio? Se ti occupi di cosa pubblica,o ti proponi di farlo,fai politica. Ha il merito di aver lanciato un movimento fatto interamente da cittadini volenterosi…
C: Appunto,basta questo per votarlo!
B: Anche no,almeno fino a quando ci sarà lui dietro le quinte a dettare le regole…
C: Perché,cos’ha grillo che non va?!
B: Certe sue battaglie e prese di posizione le condivido anche,ma restano troppe ambiguità. Per esempio sul fatto che il simbolo del movimento sia di sua proprietà,e decide lui a chi darlo e quando toglierlo.Il che succede,di solito,quando qualcuno non fa quello che dice il non-statuto del non-movimento di cui è il non-leader…
C: Come il non-leader? Certo che è lui il leader!
B: Se "ognuno vale uno", come ama sempre dire,leader non ce ne dovrebbero essere. Certo che se io organizzo un meeting per stendere, in vista delle politiche, un programma credibile per il movimento e grillo mi espelle…
C: Ma non dire cazzate!
B: E’ successo a Rimini. A febbraio o marzo,adesso non ricordo. Al che mi chiedo, se ognuno vale uno, quanto vale grillo. O come mai, sia fuggito dalle telecamere di "servizio pubblico". Voglio dire, non era una troupe del tg5…
C: Mica deve per forza rispondere ai giornalisti…
B: Se decidi di ricoprire un ruolo pubblico,hai il dovere di rispondere alla domande. Altrimenti sei come berlusconi,ma con la barba ed un po’ più divertente.
C: Sì certo,berlusconi e grillo mo’ sono uguali!
B: Beh,entrambi hanno colto un momento di crisi sociale e politica per ritagliarsi il proprio spazio, ognuno usando al meglio un media di riferimento,berlusconi le sue tv e giornali,grillo internet. Per il resto… Entrambi sono miliardari (ma grillo le tasse le paga), non amano il contraddittorio, sono abituati ai monologhi, dimostrano disprezzo per la legge e…
C: Disprezzo per la legge?
B: grillo è stato rinviato a giudizio per aver rotto i sigilli di polizia in una baita sotto sequestro in val susa. A proposito di cavalcare le onde ed i mal di pancia per guadagnare visibilità. Comunque,ha rotto i sigilli ed è stato rinviato a giudizio. Ha subito cominciato a blaterare di congiura,magistratura politicizzata eccetera.
C: Vabbhè,ma ha fatto bene,se è una cosa che lui ritiene ingiusta allora bisogna violarla la legge!
B: Quindi se io ritengo che sia ingiusto stuprare le minorenni che faccio, violento una studentessa delle medie e quando mi beccano grido al complotto?!!!
C: Senti,ho capito dove vuoi arrivare,ma io grillo l’ho sentito parlare,ho visto i suoi spettacoli,dice cose giuste,quindi lo voto!
B: Ma fai come ti pare,però non venirmi a dire che è una novità. Al limite è il "di" nuovo che avanza.E comunque,al di là delle cose giuste che uno può dire,bisogna anche capire come intende realizzarle. Io ti posso dire "se mi eleggete vi darò 3000 euro netti al mese,toglierò l’IMU ed avrete pane e figa tutti i giorni", poi però bisogna vedere come conto di farti avere tutto questo,il mio programma di governo…
C: E certo,perché se arriva il tuo amico berlusconi e ti fa vedere un buon programma di governo tu lo voti,no?
B (dopo essersi ripreso dal "tuo amico berlusconi" ed aver allontanato la mano dal calcio della pistola): No che non lo voto,sia perché berlusconi non è mio amico,sia perché dopo 15 anni di governo suo -peraltro non ancora finito,chè dietro agnellino alfano chi ti credi ci sia?- solo un cretino potrebbe ancora ricascarci. E vedrai che molti ci ricascheranno…
C: Cazzate,al prossimo governo andrà su grillo,non vedi che tutti i partiti han paura di lui?
B: Ma veramente l’unico che è preoccupato da grillo è bersani, che se fossi in lui avrei paura di chiunque abbia un’idea anche solo vagamente di sinistra. Il 5 stelle se rosicchia voti li rosicchia a lui. Al limite a di pietro o vendola,ma mica al pozzo di letame. Anzi,alfano sarebbe pure contento, se grillo facesse il botto. Solo che,credo, grillo mollerà il movimento molto prima delle politiche.
C: Perché dovrebbe?
B: Perché il giocattolo gli è sfuggito di mano. Sta ottenendo più successo di quello che avrebbe voluto, ed ora non sa più come uscirne. Fin quando ti proponi da un palco puoi sfanculare la casta, i giornali amici e via citando, poi però se vieni eletto qualche risultato devi portarlo a casa. Oppure continui a gridare al complotto come quell’altro che inizia per b pure lui.
C: Ancora.Ma secondo te gli italiani non sanno riconoscere uno buono quando lo vedono? Ma pensi che sono tutti coglioni?!
B: Han votato berlusconi e bossi per 15 anni. Rifatti la domanda e datti una risposta.
C: Vabbhè,adesso è ora di andare in mensa,poi però ne riparliamo,eh!
B: Quando vuoi.

Sto ancora aspettando.

La frase della settimana: "Chi accetta il meno peggio si prepara ad un peggio ancora peggiore." (P. Sylos Labini)

5 commenti:

  1. sto cercando ancora la falla nel mio ragionamento, perché condivido troppo del tuo discorso XD

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  2. Io non credo a Grillo ma spero di poter credere nel nuovo che rappresenta. O nel "di" nuovo come tieni a precisare tu. Perchè si, posso concordare su questa tua obiezione, con un però: ogni nuovo, per me, non può che essere un "di" nuovo, perchè gli ideali che l'uomo si ripropone sono sempre gli stessi. Si parla di democrazia, di onestà, di libertà, di cittadinanza. Si parla di ideali o utopie che ogni generazione ha il suo personale diritto di difendere e perseguire.
    Quando ho imparato a leggere Berlusconi occupava già il suo scranno e ciò che ho appreso circa Mani Pulite l'ho letto con quindici anni di ritardo. Le persone della mia età non hanno conosciuto niente di diverso da questa destra corrotta e arrogante e da questa sinistra ridotta a uno scheletro putrescente.
    Le persone della mia età nascono già rassegnate. Nascono con la tv a colori, crescono con mediaset, continuano a crescere in rete. Nella rete non buona ( quella di facebook) e nella rete un poco più buona, nella rete delle idee ( di cui il tuo blog fa parte). Nei piccoli paesi della mia piccola provincia non esistono più piazze se non quelle, calde d'inverno e fresche d'estate, dei centri commerciali. L'unica piazza che ancora ci appartiene è internet. E l'unico tempo che abbiamo a disposizione è il presente. Per esprimere le nostre idee e per credere in un nuovo che, nonostante possa essere un "di" nuovo, è l'unico NUOVO che noi conosciamo.
    Mi scuso per la lunghezza...
    La stessa fan dell'altro commento :)

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  3. Ma la falla in questo ragionamento -sinceramente sconfortante nel suo realismo- è che un "di" nuovo non è un "nuovo". E se alla fine continuiamo per sconforto, per ignoranza, per comodità a farci rappresentare sempre dagli stessi soggetti (non individui,"soggetti") vuol dire che, dopotutto, in questa rassegnazione ci sguazziamo. Non solo quelli della tua generazione,comunque,ti assicuro;io ho gente appartenente ad un paio di generazioni prima della mia che voterebbe riina se promettesse di togliere l'IMU. La qual cosa,più che rassegnazione,mi pare paraculismo.
    Non scusarti per la lunghezza,qui i commenti non sono a tassametro,quindi... dateci dentro,finchè i grillini si tengono lontani.

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  4. ma io non capisco la tua avversione verso questi poveri "grillini" ... E poi basta con il nomignolo di "grillini"... a me i nomignoli non mi sono mai piaciuti, nemmeno berlusconiani per Berlusconi o bossiani per Bossi e via dicendo.. le persone fondamentalmente credono in un'idea, ma per poterla attuare hanno bisogno di una guida, chiunque essa sia. O almeno io la vedo così.
    Tengo a precisare un punto molto importante: a mio avviso il mio ragionamento non aveva alcunché di sconfortante! Il mio "di" nuovo non erano gli stessi soggetti, bensì le stesse idee. Le stesse idee di uguaglianza e di democrazia che sono vecchie di secoli e di cui ogni generazione deve imparare a riappropriarsi. Questo è un "di" nuovo inevitabile in quanto ogni generazione ha diritto di fare la sua storia in maniera indipendente da tutte le generazioni precedenti, ogni epoca ha diritto ai suoi cambiamenti e alle sue utopie.
    E poi non credo nel qualunquismo che rende uguale un uomo all'altro al punto da accomunarli tutti sotto il termine di "soggetti": per me ogni capo carismatico ha avuto e ha le sue peculiarità, è dissimile dagli altri, sebbene troppo spesso accomunato da difetti comuni al genere umano nel suo complesso considerato.
    Per finire, io non mi sento affatto rassegnata... mi sento pronta al nuovo, al cambiamento, anzi mi sento alla ricerca del cambiamento stesso.

    p.s.: spero anche di riuscire a loggarmi prima o poi.
    Evanouie

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