domenica 27 febbraio 2011

Velluto blu

Finisce in un tratto di terreno isolato, inutilmente setacciato per mesi. E' qui che ricompare yara gambirasio, la tredicenne scomparsa da casa tre mesi fa, per la cui sorte tutti avevano pregato. Morta. L'epilogo da molti temuto, da altri certamente sperato. Io rientro nella prima categoria. E non per i motivi che pensate. I più sgamati avranno infatti notato il minuscolo; crudele bobby (minuscolo a vostro beneficio), che spara a zero anche su una ragazzina le cui carni putrefatte sono ancora piante dai genitori, giustamente inconsolabili. Errore. Non mi intendo sparare a zero su questa poveretta, assassinata a ripetizione. Da chi l'ha privata della vita, dopo averle forse fatto chissà cosa, chissà per quanto. E' in momenti come questi in cui penso che, se proprio bisogna recuperare parte del nostro passato, sarebbe opportuno prendere in considerazione anche alcune efficaci tecniche d'intrattenimento medievali. Dopo lo sdoganamento della commedia(ccia) all'italiana degli anni '80 e la beatificazione di edwige fenech ed alvaro vitali, potrebbe essere il momento di riscoprire la pera spagnola e la vergine di Norimberga. Specialmente per chi l'ha uccisa ogni giorno un po' di più nei mesi scorsi. E continuerà a scempiarne il cadavere nelle prossime settimane. Serial killer al confronto dei quali Patrick Bateman è un'educanda. Il protagonista di Americna Psycho aveva bisogno infatti di svariati oggetti per perpetrare i propri delitti e massacrare i cadaveri delle vittime. Gli assassini seriali di casa nostra sono infinitamente più esperti. A loro basta una macchina fotografica, anche solo un cellulare munito di fotocamera a risoluzione decente. E poi via, in gita ad Avetrana a farsi fotografare davanti al "garage degli orrori". Proprio lì dove, durante le indagini sull'omicidio si sarah scazzi, bivaccavano decine e decine di troupe televisive, in attesa di rivelazioni scabrose sulla possibile violenza sessuale subìta dal cadavere. La gente ha diritto di sapere, proclamavano i paladini dell'informazione. Ragion per cui il sempre ottimo fabrizio corona dovrebbe essere perdonato per essersi infiltrato, giusto ieri, in casa scazzi entrando da una finestra e spaventando la padrona di casa. Che, secondo corona, l'ha invece fatto entrare volontariamente, offrendogli pure un caffè. Chi dei due dica la verità, francamente, non lo so, nè credo conti qualcosa, a questo punto. Ormai, temo, la verità non esiste nemmeno più. O meglio, ne esistono troppe. Ecco perchè è più facile cercare "la verità" sull'omicidio di questo o la sparizione di quell'altro. E' cosa così sfuggente, la verità. Così manipolabile, a differenza dei fatti. Ma quali sono, questi fatti? Una tredicenne è stata uccisa in maniera efferata. Come capita a tante sue coetanee nel resto del mondo, che troppo spesso si spengono nell'indifferenza generale. Così come nell'indifferenza ha giaciuto yara per diverse settimane; il destino di due gemelline scomparse meritava più attenzione, da parte delle telecamere. Oggi, che queste siano vive o morte non importa più a nessuno: c'è un cadavere fresco da fotografare, studiare, analizzare, su cui milioni di investigatori autocertificati possono discettare, sprofondati nei loro comodi divani. Già da domani, coadiuvati dai sempre ottimi sposini & bianchetti (probabilmente schiumanti di rabbia, proprio quando non vanno in onda doveva farsi ritrovare, quella puttanella? E morta, per di più! Piccola stronza...), gli Horatio Caine alla vaccinara rimetteranno mano a reagenti chimici e lenti d'ingrandimento, virtuali s'intende, per assicurare alla giustizia quello che il parroco di Brembate ha già definito "l'orco tra noi". Chissà come si sente lui, invece, a far suonare le campane a festa perchè "yara è diventata un angelo". Chissà se le fa suonare allo stesso modo per un anziano che muore solo, abbandonato in un letto d'ospedale dove i parenti l'hanno scaricato come un elettrodomestico desueto in discarica, o solo riserva questo trattamento solo ai concittadini baciati dai flash dei fotografi. Gli stessi che considerano il collega corona la vergogna della categoria, salvo poi comportarsi persino peggio di lui, almeno cosciente di essere uno sciacallo da quattro soldi intenzionato solo ad arricchirsi sulla pelle degli altri. Già, l'orco è tra noi, esattamente come gli scarafaggi che brulicano invisibili sotto il prato perfettamente curato all'inizio dei Velluto Blu. Ed è sconcertante che tutti diventino matti per scoprire dove si nasconde, questo orco; per trovarlo basta un istante. Non ci credete?
Prendete un specchio, e fissatelo attentamente.

-La notizia della settimana: ratzinger ammonisce i medici a non ingannare le donne sull'aborto. Ecco un altro che non sopporta la concorrenza.

-La frase della settimana: "Il fatto è la cosa più ostinata del mondo." (M. Bulgakov)

2 commenti:

  1. Ci sono cose che non riesco a commentare. Questa notizia fa parte di queste "cose", di un omicidio di una povera ragazza che nulla aveva fatto se non fidarsi di qualcuno che conosceva. Che aveva una vita davanti, stroncata da chissà quale mostro. La notizia di corona, poi, accusato di essere entrato nella casa di nascosto e subito dopo smentita è una cosa che mi fa innorridire ancora di più, pensando a quale persona possa interessare questa insulsa notizia quando una ragazzina è stata uccisa chissà perchè e chissà come. Ma d'altra parte i tg sono così: via una notizia, si passa a quell'altra che fa più scalpore e così via... in fondo cosa dobbiamo aspettarci dall'essere umano? Forse era meglio nascere animali... almeno loro vivono sencondo la legge della natura e non quella della propria testa.

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  2. Chissa che altro ci si aspettava, chissa se davvero c'erano persone che pensavano che quella poveretta sarebbe ritornata a casa, che, come nelle favole il principe azzurro avrebbe sconfitto il drago e riportato la principessa al castello.......chissa.
    L'orco,il tanto temuto uomo nero è arrivato e ha lasciato che la bestia prendesse il sopravvento. Storia di ordinaria follia o di straordinaria abiezione. Temo invece che il mostro avra la faccia normale di qualcuno che non ci si aspetta e sarà sconvolgente guardarlo con il suo viso mansueto e inespressivo.
    Bene hanno fatto i genitori di Yara a chiudersi nel loro riserbo, forse già persuasi dell'accaduto, legati ad una flebile speranza, ma consci di ciò che li attendeva.
    Hanno fatto bene a non dare in pasto la loro piccola ed il loro dolore agli altri mostri.
    Quegli esseri compassionevoli dai visi ceronati che volevano fere a brandelli la loro vita per esporla sulle bancarelle televisive.
    La morte è una cosa seria, diceva Totò, non è un fenomeno da salotto televisivo.
    Che rabbia per coloro che cercavano in tutti i modi un'Avetrana del nord.
    Che meravigliose creature gli scazzi e i misseri, delicate cibarie da gustare nei talk show, mentre qualche vespa svolazza sui miseri resti di un banchetto di morte.
    I Gambirasio no! Persone strane, pericolose, che amano vivere da soli il loro dolore, nascondere le lacrime, non offrirsi al circo mediatico. Strani davvero.
    C'è solo da sperare, ora, in un orco come si deve. Uno che possa irempire da solo tutti gli spazi (televisivi) che questa storia lascia.
    Qualche particolare raccapricciante, prurigginoso, magari una setta satanica o un pedofilo omossessuale......ah già dimenticavo che Yara era una femminuccia....beh allora il primo pedofilo lesbo, perchè no? uno scoop fantastico!
    Yara/Sara e se ci fosse un legame una Y e una S
    un codice segreto legato dal sangue di due vergini che so un segno dell'Armageddon!
    Follia? No......ma la ricerca del sensazionale, di ciò che alza l'audience!
    E via per settimane di dibattiti che riempiono i palinsesti in attesa, quando il clamore si plachi, di qualche altro provvidenziale evento.
    E quando niente succedesse possiamo sempre parlare del complotto che ha ucciso Lady D!
    Questa è la televisione e quelli sono i suoi sacerdoti, officianti di un rito pagano fatto di sacrifici, perchè in fondo il progresso non ha cambiato il genere umano.
    Il mio pensiero va ad un campo, verde pieno di fiori, inondato dal sole e dal profumo dell'estate dove una bambina corre felice e fa capriole, Lei che è così brava nel farle, un prato dove la bellezza non finisce mai ed è l'unico modo per dimenticare un altro campo dove giace un povero corpo, ciò che resta di tanti sogni che non si avvereranno, dove è finita una vita e con Lei quella di chi l'ha amata, quel campo a Chignolo, quel campo gelato come il cuore di tutti colore che in qualsiasi modo l'hanno o la uccideranno!

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