lunedì 27 settembre 2010

Latitanza

Mi è stato fatto notare che ultimamente sto latitando parecchio su questa nostra piccola ma importante comunità; atteggiamento poco corretto, probabilmente, visto che dovrei essere il vostro anfitrione. Ci tenevo perciò a dirvi che, se temete una mia progressiva disaffezione dal blog, siete fuori strada; altrimenti non vi ammannirei ancora una volta il vostro post quotidiano, equivalente del biblico pane. La verità ha, come ogni medaglia, due facce. La prima è che, a differenza degli albori, ormai posso contare su presenze fisse capaci di tenere viva la discussione anche senza la diretta presenza del sottoscritto. DanielaP, Mylady, Teresa, Daniele, Giancarlo (quando può), Ugo, Ju; sì, parlo proprio di voi, a cui va il mio ringraziamento per essere il sale capace di condire a dovere dei piatti non sempre gustosi. Senza dimenticare i vari lurker come Sophie, almeno apparentemente poco attivi ma che è bello sapere ci sono. Quelli che tengono davvero vivo questo spazio siete voi, prima ancora di me… colpevole di avervi abituati troppo bene nei mesi scorsi, con una presenza forse più invasiva che attiva. Il tutto derivava soprattutto da un eccesso di tempo, dovuto a cassaintegrazione e questioni personali. Perciò, di quando in quando, mentre vagavo per casa in cerca di spunti e spinte per uscire dallo spleen, veniva automatico dare una sbirciata al blog e lasciare due righe in risposta a commenti e considerazioni. Oggi invece, essendo schiacciato tra mille impegni, in casa ci sto pochissimo, e quando finalmente riesco a chiudere il resto del mondo fuori dalla porta sono quasi sempre troppo esausto mentalmente (prima ancora che fisicamente) per chiosare i vostri commenti. Il che non significa che non li legga e non sia soddisfatto nel vedere una tale massa di materia grigia albergare stabilmente su questi pixel. Purtroppo la mia viene spesso a mancare per:
-Lavoro. Ripartito lancia in resta, per la gioia del conto in banca e dei miei pusher di fiducia. Finalmente la casella in fumetteria ricomincia ad avere un aspetto dignitoso, e tante action figure che rischiavano di rimanere orfane stanno trovando casa sulle mensole della camera. A parte il Gaiking the Great, sempre ospite delle Guerriere Sailor.
-Mansioni di Consigliere Condominiale. Ne avrei fatto ben volentieri a meno, ma tanto è stato detto e tanto è stato fatto che mi son ritrovato addosso anche questo compito. E sì, si son già pentiti di avermi dato i “super poteri” che ne derivano. Sciocco chi pensava di averci messo pure un guinzaglio capace di trattenermi.
-Delegato Sindacale. Già, m’ero scordato di aggiornarvi; sono stato rieletto, quintuplicando i voti rispetto alle elezioni di tre anni fa (da cinque a venticinque). Il che significa una più ampia base di consenso per portare avanti le battaglie dei e coi colleghi di lavoro. Perché quelli di sindacato son già in preda al panico. Sarà perché gli ho detto che farò il possibile per regalare loro tre anni indimenticabili?
-Scrittura. Che procede, sebbene a rilento, anzi a rilentissimo se mi passate il neologismo, per la stanchezza mentale di cui sopra. Ma procede. Passi di bimbo, per dirla con Bob/ Bill Murray.
-Attività con l’Assessorato alla Cultura del mio paesello. Sporadico, come impegno, ma essendoci dentro in qualità di promotore (addirittura “padre putativo”, secondo l’Assessore) cerco di non far mancare il mio contributo, in ogni senso. Per la disperazione degli altri partecipanti agli incontri, che devono sorbirsi la mia inesauribile parlantina.
-Vita sociale. Quasi nulla quella reale, molto più attiva quella via cavo. Tra forum ed altri blog. Anche lì, pochi commenti, ma presenza costante. E quando finisci di leggere tutto, ti accorgi che il tempo, inesorabile, è passato.
A parte una scarsa presenza, come faccio ad affrontare tutto questo, non essendo più un giovincello, almeno a livello percepito? Ah. Qui casca l’asino. Alla fine, come sempre per ciò che conta. E tutto ciò che conta, è accanto a me. Finalmente. Non sperate che ve ne parli, perché è qualcosa che non intendo condividere con nessuno. Nemmeno con voi. Certe cose devono rimanere private, ed esclusivamente mie. E Lei è tra queste. Quindi tenete giù quelle mani, se non volete che ve le tagli. E continuate a leggermi, ricordando che sono sempre qui, anche quando pensate di no.

-La notizia del giorno: per luca cordero di montezemolo la politica italiana è screditata. Ma finchè non me lo dicono totti e francesco facchinetti, io non ci credo.

-La frase del giorno: "Se c'è un muro sulla nostra strada, noi lo distruggeremo! Se non c'è un percorso per noi, lo creeremo con le nostre stesse mani!" (Kamina e Simon)

4 commenti:

  1. we ciau!!! beh devo dire che di cose ne hai da fare, accidenti O_o e io che pensavo ti limitassi a lavoro, scrittura, sindacalista e pure consigliere condominiale. Ma al paesello non pensavo che fossi impegnato anche con quello! Io, invece, ho avuto modo di avere un altro lavoro due volte a settimana, più quello che già faccio! :P devo pulire un'agenzia di lavoro. buffo no? XD

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  2. O_O Non immaginavo tanti impegni!! E io che credevo fossi andato a sentire Grillo... ^^ Comunque complimenti per la rielezione sindacale.

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  3. Eccomi.......
    Latitanza!
    Cos'è la latitanza e da chi latitiamo?
    Forse in questom periodo sto latitando da me stesso.
    Quest'anno è stato senz'altro uno dei più difficili della mia vita.
    Innanzitutto l'indicibile dolore della perdita di mia madre, la quasi contemporanea scelta di chiudere una storia d'amore che durava da sedici, si capito bene, sedici anni con un uomo che ho amato più di me stesso e che proprio per questo motivo non potevo permettere di trasformare nel fantasma di un amore.
    L'incontro, o meglio il ritrovare un amore del passato che tale avrebbe dovuto rimanere, ed ora una storia che sta nascendo con un uomo così diverso per idee, tradizioni, nazionalità.
    Insomma tutto in uma notte, utilizzando il titolo di un vecchio film.
    Forse ho proprio deciso di fuggire da me stesso dal giancarlo, equilibrato, stabile, prevedibile per lasciare emergere quello fragile, instabile, dubbioso ed imprevedibile.
    Faccio cose, vedo gente, non faccio quel che facevo e penso quel che non pensavo.
    Cerco una nuova dimensione? Boh....!!
    Forse tento di trovare quella che avevo seppellito sotto le macerie dei sogni giovanili, degli entusiasmi smorzati, delle scelte da fare.
    Già sarà la crisi dei 45 anni-
    Non potete capire, per vostra fortuna, che è forse uno dei primi momenti che nella vita ci si ferma a guardarsi indietro, prima è tutta una corsa, la spensieratezza degli anni giovanili, il periodo dell'università dove ti senti grande ma non lo sei, e poi il lavoro, la carriera. Gli amorazzi e gli amori, i progetti ed le cose che devi fare, che devi dire, che devi pensare, che devi dimanticare. Devi, devi, devi! Vorresti, vorresti, vorresti! Poi...vuoi!
    Probabilmente sono entrato in questa fase.....Voglio! Cosa?
    Sto cercando di capire.
    Come fare a capire? Forse il silenzio, forse prendere le distanze da me stesso da quello che sono e volgere lo sguardo a ciò che potrei essere!
    Ad augusta per angusta.
    Alle cose eccelse si arriva solo attraverso le difficoltà.
    I latini lo dicevano più di duemila anni fà e credo di averlo scelto come mio motto.
    La difficoltà di guardarsi dentro è un esrcizio doloroso ma alle volte necessario ed incredibilmente stimolante.
    Non smettere di cercarsi di comprendersi e di comprendere è ciò che fa di una vita un'Esistenza, sottile differenza ma fondamentale il risultato!
    Bene per stasera acta est fabula.....plaudite cives e come dice l'Amic0 Bobby alla prossima....quando posso.

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