mercoledì 22 settembre 2010

Auguri

Sarà che invecchiando, a livello percepito ancor prima che anagrafico, divento sempre più cinico. Sarà che da piccolo, alle feste, mi veniva meglio il ruolo di tappezzeria piuttosto che quello di invitato, il che mi ha lasciato delle tare nel subconscio. Sarà che ormai son talmente contro certe convenzioni da avere un rigetto automatico di fronte a riti come le vacanze estive ad agosto, le iniziative da oratorio della sinistra contro il governo e le feste comandate (da chi?), compleanni compresi. Già da qualche tempo, in realtà, affrontavo stancamente il trito rituale del mandare gli auguri e cercare il regalo. Una volta doveva essere "quello giusto", per dimostrare la propria stima ed affetto nei confronti del festeggiato, e si puntava sulla sorpresa di quest'ultimo per gongolare della propria capacità di intuire gli altrui desiderata.
Questo sistema, che mi dicono tutt'oggi esistente, ha permesso agli interessati di sviluppare doti attoriali con relativa mimica fisico- facciale che nemmeno Jack Nicholson.
"Oh-che-meraviglia-ma-graaaaaaaaazieeeee!!!!" (intanto pensa a quale mercatino dell'usato rivendere quella roba.)
"Ma-di-niente-figuuuuuuuuuuratiiiiiiiii!!!!!!!"(intanto pensa ecco,così dovrà farmi un regalo di pari valore quando sarà il momento.)
Se poi il presente costa anche un po', meglio; ulteriore dimostrazione di quanto ci tieni al festeggiando, e piccola affermazione anche per te che ostenti la tua opulenza economica (vera o presunta non importa), diventando in qualche modo l'altro cardine della festa. Per fortuna in questa spirale di decadimento morale mi son ritrovato coinvolto raramente e solo in età adolescenziale, pre e tarda; le cose recentemente erano nettamente migliori, non spingendosi mai più in là del canonico "pensierino". Però la "corsa al regalo" come dimostrazione di affetto/ stima/ considerazione/ fatevoi è rimasta grossomodo lì, intatta. La domanda è semplice, ma importante: c'è davvero bisogno di un pacchetto colorato per rimarcare la propria stima/ considerazione/ affetto/ fatevoi nei confronti di qualcuno? E di seguito: fa davvero piacere ricevere auguri da persone che non senti da una vita ed improvvisamente ti mandano il laconico SMS di auguri come a dire "visto che mi ricordo di te?" prima di sparire di nuovo nell'ombra sine die? Per un po' mi sono detto di sì, che tutto questo mi faceva piacere. Poi ho capito che me la stavo cantando e suonando da solo, in nome della tradizione che impone questi riti più per automatismo che per reale partecipazione. Perchè se una persona si ricorda di me una volta ogni 365 giorni e poi sparisce per gli altri 364, senza trovare il tempo di mandare un SMS, una mail, uno squillo sul cellulare, un piccione viaggiatore, di passare sotto casa tua suonando il clacson, forse non mi ha così a cuore quanto credo e quanto crede lei stessa. E se c'è bisogno di un omaggio per sottolineare materialmente il proprio affetto nei confronti di qualcuno, qualcosa non funziona: la prova dei sentimenti dovrebbe essere nei fatti, non nei mezzi. Vero, ho approfittato anch' io di questo meccanismo negli anni per farmi regalare cose cui tenevo, visto che i miei reiterati "non voglio regali" si fermavano regolarmente sulla soglia dei padiglioni auricolari di amici e conoscenti. Della serie, se proprio devo ricevere qualcosa, almeno che mi piaccia. Ma come diceva qualcuno, "puoi ingannare qualcuno per sempre, puoi ingannare tutti per un po', ma non puoi ingannare tutti per sempre". Ed io di prendermi e prendere in giro me stesso e coloro a cui tengo mi sono stufato. Quindi, dall'anno prossimo, basta regali fatti e ricevuti, basta auguri, basta formalità per celebrare eventi che almeno personalmente sento "per forza" e non per piacere. Il "se non lo fai non tieni a me e lo sai" lo lascio ad altri; personalmente preferisco dimostrare giorno per giorno, mese per mese, con piccoli gesti anzichè con grandi pacchetti quanto qualcuno sia importante per me. Così ogni giorno diventerebbe una piccola festa. Comandata da noi, non da altri.

-La notizia del giorno: rosi bindi assicura che i litigi nel pd finiranno presto. Insieme al pd.

-La frase del giorno: "Festa: celebrazione religiosa connotata per solito da ingordigia e ubriachezza, spesso in onore di sante persone distintesi per sobrietà. Per la chiesa cattolica romana le feste sono mobili e fisse, ovvero immobili: ma i celebranti sono tutti uniformemente immbili, cioè non se ne vanno finchè non si sono riempiti la pancia." (A. Bierce, "Il Dizionario Del Diavolo")

6 commenti:

  1. Ma per Uzala, Guy, devi proprio distruggere *tutto*, pure le tradizioni simpatiche? :)

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  2. Certo che no, infatti come vedi della Messa Nera per Valpurga non ho fatto cenno... anzi, partecipate numerosi! ^^

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  3. Eh, che dire... io ho sempre tenuto in considerazione le persone anche quando non le sentivo da un pezzo. Cioè, non è che mi dimentico di loro! E mi ricordo solo quando mi fanno regali o cose del genere. Almeno io non l'ho mai fatto. Ma ovviamente questo non vale per tutti... c'è anche chi la pensa in modo diverso purtroppo. Io comunque a dispetto di tutto quando c'è da fare un regalo a una persona non mi tiro indietro, sia anche qualcosa di piccolo ma giusto per festeggiare.

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  4. Ciao Bobby!! Scusa il ritardo, sono stata un po' presa oggi. Come va? Quello che hai detto nel post è sostanzialmente vero, però non tutte le persone sono uguali. Attento a non generalizzare. E poi, mi parli di Messa Nera di Valpurga e non sai che per una persona che festeggia quella data il compleanno è il giorno più importante dell'anno?! Ghgh ^^
    In questi giorni, in attesa di un lavoro migliore lavoro da mio padre. Pensavo di scrivere prima, ma sono stata invitata fuori.

    P.s.: non mi hai mai detto quand'è il tuo di compleanno... forse non lo sai, ma tu sei stato il primo a farmi gli auguri il 10!!

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  5. Non te l'ho detto perchè non lo ritengo una data utile da festeggiare, infatti da diversi anni ormai non lo faccio; si fa giusto una festa cumulativa con altri amici che fanno gli anni nello stesso periodo, ma personalmente non è una ricorrenza che sento.... infatti dall'anno prossimo, come detto, nisba. Ah, quella della notte di Valpurga era una battuta, tanto per non citare il solito Halloween.... a volte mi siete troppo letterali, mi siete -_-

    @ Daniele: ecco,il punto è: festeggiare cosa? E soprattutto, perchè?

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  6. Capito. Te l'avevo chiesto perché mi piacerebbe inviarti il messaggio di auguri. Ma lol, questa volta non sono d'accordo con te e i motivi te li ho già spiegati... ^^
    P.s.: non te l'ho ancora scritto, bello il dipinto di Satoshi Kon. Autore che non conoscevo, devo wikipediare -___-

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