martedì 6 luglio 2010

Il meno peggio

Dunque. La scorsa settimana è accaduto un fatto di cui non volevo occuparmi, ma come sapete il caldo opprimente mi rende meno prudente del solito e quindi, seppur fuori tempo massimo, dico la mia. Scusandomi per lo spazio che sottraggo a temi di sicuro più interessanti, per il risalto che contribuisco a dare ad una persona che di spazio ne ha avuto già troppo nella sua peraltro breve vita. I più lungimiranti di voi avranno già capito che mi sto riferendo a pietro taricone ed alla di lui morte. Chi mi ha già visto gioire in passato per altrui dipartite, e sicuramente mi vedrà farlo in futuro, alzerà gli occhi al cielo sospirando “eccallà, ti pareva che Bobby non tirava la sua palata di fango senza mostrate il minimo rispetto per il defunto”. Errore. Stavolta niente palate di fango. Francamente, come detto, non volevo nemmeno sfiorare l’argomento; ho quest’idea che il rispetto, a differenza della cortesia che va sempre concessa, debba essere guadagnato. Anche nella morte. E quella di taricone non mi ha fatto né caldo né freddo. Humana pietas? Nemmeno. E’ morto. Capita anche ai migliori, figuriamoci a lui. Ne ho preso atto, non potendo fare altrimenti; per circa i tre giorni successivi le prime pagine dei giornali non parlavano d’altro, nei discorsi di chi mi stava attorno non si parlava d’altro, ho assistito a furiose litigate tra persone perché una o più di loro volevano vedere lo speciale dedicato da c-anale 5 all’eroe “tradito dal cielo” che lascia una moglie inconsolabile ed una bambina divenuta feticcio della bieca morbosità degli italici imbrattacarte, per la gioia dei loro ancor più inqualificabili lettori. Abbassate le orecchie: non mi sto per produrre in un attacco a coloro che lucrano sul dolore utilizzando immagini e strategie pietose per rosicchiare una fetta di lettori ai concorrenti. Costoro non meritano altro che di essere lasciati nel loro brodo. Insieme a quelli che hanno esultato per la morte di taricone perché “c’è un fascista di meno”, probabilmente la stessa masnada di imbecilli che qualche mese fa stappava lo champagne per la morte di Vianello. La fede politica può essere al massimo una comprensibile aggravante, non di più. Nel pantano degli idioti mettiamoci pure quei galantuomini di casa pound, che qualche anno fa organizzavano blitz in favor di telecamera contro la casa del grande fratello e poi ne invitavano uno dei simboli alle loro feste ed inaugurazioni. Ecco, ci stiamo avvicinando al punto. Per tre giorni, in ogni dove, ho letto e sentito parole struggenti sulla morte di un individuo che, oltre ad aver dato una spallata micidiale e forse definitiva al concetto di "merito”, dimostrando che qualunque burino tatuato può diventare qualcuno semplicemende scorrengiando e scopando da mane a sera in una casa invasa di telecamere… oltre ad aver animato qualche serata in discoteca… ed aver recitato in qualche imabarazzante operetta cinematografico-televisiva… ecco, a parte questi trascurabili risultati non ha fatto nulla per divenire l’oggetto della venerazione quasi sacrale che gli è stata tributata. Qualcuno dice che è stato il solito provvidenziale colpo di culo per far passare in secondo piano la condanna in appello a dell’utri per concorso esterno in associazione mafiosa. Il che sarebbe il meno. Quel che mi fa accapponare la pelle, nonostante il clima, è che taricone merita di essere celebrato e ricordato in questo modo, perché comunque, in quella cloaca che è il mondo dello spettacolo, lui era “il meno peggio”. Probabilmente chi la pensa così non si rende conto della bestialità che sta dicendo. Altrimenti è talmente assuefatto alla teoria del “meno peggio” da aver perso di vista una realtà fatta di gente che muore quotidianamente sul posto di lavoro oppure in incidenti simili a quello che si è portato via questo presunto monumento nazionale al nulla. Una realtà dove chi perde la vita sul posto di lavoro lascia spesso orfani figli a volte non ancora nati e mogli che non possono contare sulla relativa sicurezza economica della signora taricone, che di certo in questi giorni avrà visto lievitare ulteriormente il conto in banca. Sono irrispettoso? Manco di sensibilità? Forse. Ma permettetemi: veder tributare tali solenni commemorazioni a qualcuno che in definitiva non ha fatto nulla per meritarle mi pare altrettanto insensibile nei confronti delle migliaia di vittime che vanno incontro al loro destino in contesti molto più tragici e non trovano nemmeno una riga sul giornale della parrocchia semplicemente perché non hanno mai tirato un rutto davanti a milioni di telespettatori ammaestrati. Vogliamo abbracciare comunque la filosofia del meno peggio? Ok. Mi preparo allora ad una settimana di lutto quando morirà qualcuno che ha realmente fatto qualcosa per il bene di questo paese, oppure ad un imprecisato periodo di tormento da orticaria quando dovremo sorbirci l’elogio funebre della prossima N. I. P. televisiva. Che sicuramente lo merita. Dopotutto, confronto ad Hilsa la Belva delle SS, era decisamente “meno peggio”.

-La notizia del giorno: aldo brancher è stato dimesso da ministro.

-La frase del giorno: “Il male minore non esiste: è sempre il preannuncio di un male peggiore”. (P. S. Labini)

6 commenti:

  1. Eh Bobby capisco. Anche io mi sono sentita dire in casa che in fondo il primo grande fratello non era il puttanaio che è ora! Allora facciamo un monumento ad un programma (non mi viene altro termine al momento, ma ne sto usando uno esagerato) che porta molti ragazzini a credere che il successo non si raggiunge studiando e faticando, ma semplicemente andando in tv a mostrare la propria ignoranza e megalomania! Assolutamente indignata >_<

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  2. Orpo.. nessuno ha ancora commentato O_o?!? Santa Paletta, tocca sempre a me esordire!!! :P vabbè, avanti, esordiamo.

    Per il fatto della morte e dei giornalisti che ci maciano sù, mi è sempre sembrato che fosse così. Muore uno famoso, tac... speciali, notizie, spargimenti di vita privata e anche scheletri nell'armadio. Muore il classico poveretto nullatenente, senza ne casa ne fama, e con, anzi, tanta fame e nessuno dice nulla. Ma perchè questo è il mondo dell'informazione. I giornalisti tengono di più a far parlare di persone famose che degli altri perchè, e tu lo sai bobby, fa notizia. Snocciolano di tutto e le vendite nonché le tirature delle riviste aumentano. -.- e dietro tutto c'è sempre la politica, quella dell'informazione e la politica della vita.

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  3. Non è che mi stai dicendo qualcosa di nuovo...il punto è che non capisco (limite mio?) perchè in molti si siano strappati vesti e capelli perchè taricone era "il meno peggio". Non è la sempre esistente ed esistita malafede dei giornali a lasciarmi basito, è il modo in cui è stato giustificato il cordoglio da parte dell'uomo della strada... ormai assuefatto, anche di fronte alla morte, ad esibire cordoglio solo verso chi è "meno peggio".
    Peraltro, mi permetto un minuto di silenzio per la morte della figlia di nicolò fabi, stroncata a due anni da una meningite fulminate. QUESTA sì che è una tragedia.

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  4. Perchè??! perchè la gente usa queste persone cm modelli, purtroppo. Come la storia delle veline!!! -.- è questo il fatto, in punto di tutto...

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  5. Consiglio la lettura di una poesia di Antonio De Curtis in arte Totò......a' livella.
    Purtroppo non riesco a commentare difrontr alla morte di una bimba di due anni, dell'ottuagenario di Voghera e di un uomo di 35 anni che si chiamava Pietro, Giulio o peppino, la vita si spegne miei cari e con Lei speranze, amori e dolori, ciò che dicono gli altri è bailame, inutile esercizio di retorica.
    Mediocrità, splendori e miserie vengono inghiottite dal Grande Sonno, questa è la dimensione che và evidenziata...panta rei.
    le parole rimangono tracce sbiadite sulla sabbia e l'onda della fine, soprattutto se improvvisa, le cancella per sempre.
    Non esistono tragedie di serie A o B, la tragedia e di per se stessa inspiegabile, inaccettabile, insopportabile.
    Il silenzio quello che finalmente ci riempie è l'unica cosa che vogliamo udire.
    Buonanotte e per alcuni, purtroppo addio.

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  6. Infatti. La cosa veramente "urenda" è che hanno parlato per giorni di taricone, mentre della figlia di fabi non parlano già più! Eccheccivuoifare, non era una velina lei! -.-

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