martedì 27 luglio 2010

Firm Wars- episodio 4: Una Nuova Intemperanza

C'è un limite alle cretinate che posso sopportare. E l'altra volta, in azienda, trovandomi di fronte all'ennesimo comunicato degli ex colleghi di sindacato il mio cervello ha cominciato a gridare "basta- basta- basta". Così, messomi alla tastiera, ho buttato giù queste righe, che condivido con voi, ed hanno scatenato una reazione a dir poco scomposta da parte dei nostri stimati sindacalisti.

Cari (ex) colleghi di R. S. U.,
in queste settimane tengo d’occhio le bacheche aziendali con particolare attenzione, in trepidante attesa del nuovo Comunicato Sindacale che ci porti a conoscenza dei vostri sforzi, tesi ad impedire che si approfitti di noi con la scusa della crisi economica. E’ bello vedere che, dopo mesi di relativo immobilismo, finalmente si prendono posizioni nette nei confronti dell’Azienda. Fossi malizioso, mi chiederi come mai tanto zelo arriva a ridosso delle ferie, quando notoriamente siamo più stanchi e meno reattivi avendo la testa già ai luoghi di villeggiatura. Viene quasi il sospetto che tutto questo improvviso impegno altro non sia che un’accozzaglia di dichiarazioni strumentali e demagogiche, al solo scopo di rastrellare qualche voto in più in vista del rinnovo della R. S. U., che si terrà a settembre, salvo imprevisti (ma non ce ne saranno, vero?) Simili basse insinuazioni le lascio però alle malelingue, e mi congratulo con voi per aver preso una posizione intransigente contro il mese di Luglio ed il caldo che sempre lo accompagna; nel caso fosse necessario mobilitarsi ulteriormente, sappiate che risponderemo come un sol uomo, e di fronte a tale sollevazione Madre Natura sicuramente ci penserà bene, la prossima volta, a far salire la temperatura olte i 35° e più, rendendo disagevole e rischiosa l’attività lavorativa. Certo, si potrebbe magari anche discutere con l’Azienda affinchè applichi soluzioni momentanee (la distribuzione nei reparti di integratori di sali minerali a carico suo, e magari anche vostro, tanto per dirne una) e poi, tra settembre e maggio, costringerla finalmente ad effettuare migliorie in quei reparti dove manca completamente il ricircolo d’aria. Anche perché i soliti ben informati affermano con sicurezza difficilmente contestabile che l’estate arriva ogni anno più o meno nello stesso periodo, portando il medesimo problema che non è mai stato affrontato seriamente. Naturalmente questa è l’opinione di provocatori incapaci di capire che i problemi seri ed urgenti sono altri; ben fate, quindi, ad ignorarli ed insistere affinchè siano garantiti diritti imprescindibili, come scarpe più comode ed alla moda per tutti ed una mensa degna dei più lussuosi ristoranti. Sapere che in un’azienda metalmeccanica si mangia meno bene che all’Hilton è veramente seccante. Altrettanto encomiabile è stato il vostro fermo rifiuto alla proposta di modifica dell’orario di lavoro nei reparti dove il caldo è più opprimente. Come se fosse una motivazione valida per stravolgere la routine del lavoratore venendo meno a quanto disposto dal Sacro CCNL. Fossi in malafede, mi chiederei per quale motivo ci si è dimenticati di quello stesso Sacro CCNL quando si trattava di modificare, su vostra richiesta, l’orario di lavoro per permettere a chiunque di seguire la Nazionale Italiana; ma la vita è fatta di priorità, e certamente è ben motivato imporre anche a chi non interessa il calcio un determinato orario di lavoro, se è la maggioranza a volerlo. E’ la Democrazia. Spero comunque che si tornerà a discutere di orari agevolati quando si terranno i tornei di Curlyng a dicembre, perchè ci terrei a vederli. Anche questa sarebbe Democrazia. Ma non voglio mettermi a discutere di massimi sistemi, sapendo quanto siete impegnati per il rinnovo della R. S. U. che si terrà a settembre (vero?). Sappiate che, come ogni lavoratore, sono al vostro fianco nella lotta che vi oppone alla Direzione, la quale vorrebbe ridurre il numero dei delegati dai nove attuali a tre, riducendo così la nostra possibilità ed il nostro diritto di essere tutelati al meglio. Fossi stronzo, potrei tuttavia ricordarvi che il Sacro CCNL da voi così spesso invocato impone alle Aziende sotto i 300 dipendenti (se non sbaglio, attualmente siamo circa 270) di avere appunto 3 delegati; quindi mi sembra quantomeno imbarazzante cercare di elemosinarne di più in nome di una non meglio precisata “tutela dei lavoratori” (da quando “quantità” è meglio di “qualità”?). Ma ovviamente ci sono, dietro questa battaglia, motivi validissimi che pochi possono comprendere, ed evidentemente io non sono tra questi illuminati. Mi faccio quindi rispettosamente da parte e vi auguro di ottenere tutto quanto chiedete, dal mantenimento del monte ore dei permessi sindacali anche se il vostro numero sarà ridotto ai territori ad est dei Sudeti, confortato dal sapere che nel frattempo continuerete a vigilare instancabilmente su di noi per impedire che l’Azienda ci costringa a lavorare con guanti che non si intonano al colore della camicia, il che recherebbe certmente un grave danno al nostro senso estetico. Mi permetto solo, in conclusione, un appello piccolo piccolo. Ci sono alcune sciocchezze, come il futuro dell'Azienda, il piano industriale di cui ancora si sa poco ed in maniera vaga, gli esuberi, la cassaintegrazione con relativa perdita di stipendio, le linee che vengono smantellate. E queste sono le prime cose che mi vengono in mente. So che si tratta di questioni di lana caprina che interessano una ristretta minoranza di lavoratori più inclini a preoccuparsi di cose tanto marginali anziché dei grandi e reali problemi ai quali voi cercate instancabilmente soluzione. Però, se tra un torneo di calcetto e la frutta da avere in mensa riuscite ad occuparvi anche di queste quisquillie con lo stesso impegno, mi sentirei un po’ più tranquillo.

E se pensate che sia finita qui... vi sbagliate di grosso. A domani per il seguito.

-La notizia del giorno: la russa esige nomi e cognomi degli esponenti del governo che, secondo Fabio Granata, stanno ostacolando la lotta alla mafia. Granata, per risparmiare tempo, gli ha detto i due nomi di quelli che non sono coinvolti.

-La frase del giorno: "Dissentire non è tradire". (S. Storm)

8 commenti:

  1. Aaaaaaaaaaargh... Bobby mi si rizzano i capelli in testa. Ma che razza di colleghi di lavoro hai?! I guanti in tinta? La mensa con la frutta? Non riesco a crederci! Se si preoccupano di simili stupidaggini in un periodo di crisi, ovvero se hanno un q.i. così miserrimo, allora capisco perché sono arrivati a minacciarti per le elezioni r.s.u.; ormai dovresti saperlo, le persone intelligenti alla massa pecoreccia danno fastidio. Non pensavo si arrivasse a simili livelli di idiozia. Aspetto gli sviluppi di domani.

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  2. No momento, quella dei guanti in tinta con la camicia è stata una mia provocazione, che però a quanto pare risulta credibile nel contesto generale. In effetti, da gente pronta a bloccare i cancelli contro il mese di luglio c'è da aspettarsi anche questo, e soprattutto la "letterina minatoria" che mi hanno fatto trovare al posto della mia lettera aperta venerdì mattina. Comunque non sono del tutto sicuro che si tratti di Q.I. miserrimo; credo che il problema sia un altro. Cioè che questa gente è talmente abituata a comandare (alcuni sono delegati sindacali da 20 anni ininterrotti, e non perchè sono stati rieletti), a fare il bello ed il cattivo tempo senza mai ricevere una contestazione argomentata, che non appena se ne sono trovata davanti una hanno perso la testa. In altre parole, non sono nè stupidi nè idioti (anzi, posso assicurarti che sono estremamente scaltri e furbi), sono semplicemente ottusi. Che non è la stessa cosa.

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  3. Tra l'altro, ieri è saltata fuori una nuova emergenza: il giorno di paga. I miei augusti (ex) colleghi hanno deciso che il sistema aziendale che versa lo stipendio il venerdì se il giorno di paga effettivo è sabato e lunedì se è domenica non va più bene: l'azienda deve sempre anticipare al venerdì il pagamento dello stipendio, anzichè posticiparlo di 24 ore come accade da quindici anni a questa parte. Già, ci hanno messo tre lustri per "accorgersi" che così il lavoratore è in difficoltà perchè non ha i soldi per il fine settimana (!!!!!!!!!!!!!!!)
    La sola consolazione è che questa marea di cazzate terminerà non appena si insedierà la nuova R.S.U. a settembre. Sempre che ne facciano parte gli attuali, cosiddetti "senatori a vita" (quelli rieletti ed autorielettisi ad oltranza fin dagli anni '90).

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  4. Vincere e vinceremo.....
    Il motto che debbo aver già sentito dire da qualcuno e che fece da preludio al disastro si addice alla perfezione ai professionisti del sindacato (per altro anche a quelli della politica) e se l'importante non è vincere ma partecipare per loro rimanere attaccati alla "cadrega" è ragione di vita.
    Sarà per questo che da anni evito come la peste ogni consorteria di qualsiasi tipo o natura, troppe persone che vogliono poche che fanno....
    La tua letterina è davvero graziosa anche se dubito che l'abbiano capita e forse nemmeno letta tutta. Costoro oltre ad una notevole faccia di bronzo sono in genere privi di sense of humor (colpa del calcio....sicuramente).
    Scusa ma poi cosa pensi che significhi R.S.U.?
    R-iproponiamo
    S-cemenze
    U-rlando
    ...............................
    Tutto passa, loro no!

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  5. O_O interpretazione interessante... io l'ho sempre considerata acronimo di "Rifiuti Solidi Urbani". Comunque posso assicurarti che se non l'hanno compresa fino in fondo (e son sicuro che qualcuno non c'è riuscito) i colleghi di lavoro ne hanno comunque afferrato il senso, tant'è vero che da lunedì scorso continuo a ricevere complimenti per aver avuto il coraggio(?) di dire apertamente quello che tutti pensano ma nessuno vuole, o ha più il la forza, di dire. So che suonerà arrogante dirlo, ma tutto ciò ha colpito a fondo e profondamente. Come dimostra la reazione dei miei ex colleghi, o chi per loro.

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  6. Apriamo una simpatica gara sull'acronimo.....
    R-ischio
    S-tomaci
    U-ulcerati

    R-incoglioniti
    S-empre
    U-tili

    R-imasti
    S-empre
    U-ltimi

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  7. Ah, il mondo del lavoro, e del sindacato. Il sindacato è nato per rompere i maroni alla direzione, peccato che, certe volte, il sindacato rompa i maroni anche all'interno di se stesso. In una realtà aziendale dove ci dovrebbe essere il concetto utopico di una società che funziona e in cui il rapporto Padrone-lavoratore sia efficiente e persinoo rispettoso (seeeeeee quando mai...) è bello vedere che oltre a doversi sobbarcare il peso dei colleghi di lavoro (a volte rompicoglioni), anche quello degli ex-colleghi del sindacato. Io proporrei di trasformarli tutti in legmins :P

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  8. Guarda, io come delegato ho sempre avuto un motto: il lavoratore va tutelato principalmente da sè stesso. Perchè sovente trattasi di bambino viziato ed incapace di autogestirsi che ricorre ad ogni piè sospinto al sindacato, che dopo averlo fatto tesserare lo difende a spada tratta senza se e senza ma (ed ecco che capisci quant'è grave la situazione, perchè ti rendi conto che marchionne in fin dei conti tutti i torti non ce li ha, specie quando spande merda su quella cloaca massima che è la fiom- cgil). Detto, questo, lo sconcio della situazione è che questa lettera abbia generato il caos assurdo che ha generato, di cui avrete modo di rendervi conto domani, dimostrando meglio di qualunque discorso come chi si riempie la bocca di paroloni come "rispetto, democrazia ecc ecc" poi perda le staffe non appena sente una voce contraria. Soprattutto se è quella di un collega di lavoro ed ex collega di sindacato che col Padrone mantiene un rapporto di reciproco rispetto e cordialità. Sì, non è una cosa così strana, nè in contrasto con quello che è il ruolo del sindacato, checchè ne dica qualcuno.

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