domenica 25 aprile 2010

Ora come allora e come sempre...

Mentre filofascisti che farebbero rivoltare il duce nella tomba cercano di sporcare una delle pagine più nobili della nostra storia, mentre una malintesa par condicio cerca di equiparare chi morì per la libertà a chi uccise in nome di una dittatura vergognosa, mentre si ringraziano gli alleati americani che liberarono l'Italia dal comunismo (e non sto scherzando, date un'occhiata a cosa è accaduto a Salerno), intoniamo un canto che a me fu insegnato a scuola ed oggi è considerato quasi una bestemmia. Perchè parla di coraggio, altruismo, sacrificio.
Tutte cose che oggi non ricordiamo più o quasi, perchè vivere prostrati è più facile che soffrire in piedi, e morire a testa alta, se è il caso.
E proprio per questo, oggi più che mai,questa canzone è necessaria.
Grazie a chi ha dato la sua vita per la mia libertà. E possa perdonarci, se non ci stiamo mostrando degni di quel sacrificio.


9 commenti:

  1. "Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo"
    Joahnn Wolfgang Goethe

    A tutti quanti un buon 25 Aprile nella speranza che La Libertà rammenti ad ognuno il suo vero significato.

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  2. Diciamo che con la polverini costretta a lasciare il palco per le contestazioni ("tornatene a casa pound fascista") questo 25/4 comincia bene...

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  3. Più che commentare il post, mi congratulo con la scelta del video "Danza slava n. 7"... certamente quel video è un ottimo insegnamento per tutti. Buon 25 aprile!

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  4. Ed è anche un piccolo capolavoro di un genio ormai dimenticato del nostro cinema d'animazione, Bruno Bozzetto. Un pioniere che ci aveva visto lungo già negli anni '70.... "Allegro non troppo" dovrebbe essere parte del programma scolastico fin dalle elementari.

    PS: aaaaah, ma allora c'è qualcuno che li guarda i "multimedia"! Mylady, non mi deludi mai! ;-*

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  5. sorry.. il commento sopra era mio ( collegata con account sbagliato)

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  6. allora..
    quello che volevo dire è che mi capita di sentire e vedere " patriottismo" ovunque.. soprattutto tra le generazioni come la mia che (purtroppo) di liberazione e partigiani sanno poco o niente e quel poco è sostenuto da stereotipi. il patriottismo per molti è solo omologazione.
    si dovrebbe studiare la storia, prima..

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  7. Assolutamente d'accordo,a patto che non la si studi sui libri revisionari ultimamente sdoganati da pansa ed il cui assunto è "tutti colpevoli nessun colpevole" (dove l'ho già sentita? Hum...)
    Peraltro sarebbe anche utile che certi politici smaccatamente di estrema destra indossassero la fascia tricolore magnificando l'unita di una nazione per lo spazio di un giorno e cercando di ridurre quella stessa nazione in macerie per i restanti 364

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  8. Oggi ho girovagato per il pavese, ed oltre alla quantità sesquipedale di gente a spasso, ho notato la quasi totale mancanza di celebrazioni per il 25 aprile. Si che Pavia e provincia hanno subito un occupazione nazi-fascista tra le più crudeli, ma è come se tutto volesse essere lasciato nell'oblio da chi non ha interesse nei ricordi.
    La storia la scrivono i vincitori, ma ora sembra che i nuovi vincitori vogliano passare una spugna sulle verità scomode.
    La memoria è un bene troppo prezioso per essere svenduto, serve a guardare al futuro attraverso il passato.

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  9. In ogni caso, è sempre valido il vecchio adagio che se si vuole parlare di storia, almeno bisogna averla prima studiata prima. Mi riferisco alla sesquipedale ignoranza del presidente della provincia di Salerno che parla del sangue dei giovani Americani. Verissimo, ci sarebbe da ricordare anche il sangue dei giovani Inglesi, Canadesi, Marocchini, Francesi, Australiani, Indiani, Neozelandesi (bianchi e Maori), Polacchi ecc. i quali non lottavano per la libertà dell'Italia (della quale, comprensibilmente, a loro non poteva fregare di meno) ma semplicemente contro i Tedeschi.
    Ugo

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