martedì 9 marzo 2010

A volte ritornano…



La storia di questo disgraziato pianeta e dei parassiti che lo stanno lentamente distruggendo in quanto “specie dominante”(sì, sto parlando di noi) è costellata di guerre e battaglie, ognuna delle quali ha visto cadere centinaia di soldati orgogliosi di aver dato la propria vita per la patria, la libertà, la pace. Per non rendere vano il loro sacrificio, bisogna andare avanti fino alla vittoria. E’ che questo che avrebbero voluto. Parola di tanti signori incravattati e dall’aria solenne che si riempiono la bocca di belle parole e ne infilano di ancor più altisonanti in quelle ormai ridotte al silenzio di coloro che hanno mandato a morire in nome di ideali niente affatto nobili. Spesso sulla base di vere e proprie menzogne. Ma che farebbero i dick cheney e gli ignazio la russa se improvvisamente i morti cominciassero ad uscire dalle tombe? Non una resurrezione di massa come nella celebre saga degli zombie romeriani. Solo i caduti della più vergognosa delle guerre, quella mossa unilateralmente dagli stati uniti della prima amministrazione bush jr. all’Iraq di saddam hussein. Probabilmente, dopo il panico iniziale, resisi che questi zombie in tenuta mimetica sono tutt’altro che aggressivi (ma forse a la russa bisognerebbe spiegarlo), cercherebbero di sfruttare la cosa a loro vantaggio per fini propagandistici. I nostri ragazzi sono tornati per incoraggiarci, per dirci di non arrenderci! Senonchè… Ah, che tentazione. Vorrei raccontarvi tutto, ma così vi rovinerei il piacere di gustarvi “Candidato Maledetto”, il sesto episodio della prima stagione di “Master of Horror”. Dietro la macchina da presa di questo autentico gioiellino, troviamo quel Joe Dante che già ai suoi esordi si divertiva a dissacrare i valori della famiglia media americana coi suoi Gremlins, e durante la sua lunga carriera cinematografica non ha mai risparmiato stoccate e critiche alla società ed alle ipocrisie dietro la quale spesso si nasconde. Grazie al progetto “Master of Horror”, nel quale i maggiori cineasti del genere hanno ricevuto la piena libertà creativa, Dante può scatenarsi in quella che è forse la sua opera più feroce e matura, nella quale tutti i ruoli vengono ribaltati e la peggior amministrazione americana della storia viene fatta a pezzi tramite la più letale delle armi: un’ironia caustica e senza tregua. Il rischio di cadere nella retorica facile, alla Michael Moore per capirci, era proprio dietro l’angolo, ma Dante riesce a schivarlo ogni volta, dimostrando inoltre di aver rinnegato il buonismo del suo padre- padrino spielberg in favore della lezione già tenuta in tempi non sospetti da George Romero: non sempre il mostro è quello che risorge dalla tomba a causa di misteriose radiazioni che lo invogliano a sbafarsi noialtri poveri mortali (con tutte le varie metafore sociali del caso). Questa volta i morti viventi non hanno nemmeno fame; vogliono una cosa sola, ma non indovinereste mai quale. Mentre potete ben immaginare la reazione dei poteri forti una volta accortisi che le cose non stanno andando esattamente come avrebbero voluto. E proprio quando sembra che ancora una volta intrallazzi e raggiri prevalgano e i falchi del governo l’abbiano spuntata di nuovo, ecco arrivare un finale da brivido, nella miglior accezione del termine. Assolutamente magistrale per impatto emotivo e visivo, degno coronamento ai 56 minuti in cui non si registra mai una caduta di ritmo e non mancano i motivi per farsi delle sane e grasse risate (sequenza memorabile: il predicatore televisivo, guardatelo e ditemi se non vi ricorda qualcuno…uno qualunque di quelli che sdottoreggiano nei vespasiani televisivi de noantri). Proprio nella durata relativamente breve dell’opera risiede l’ultimo punto di forza dell’episodio, e per esteso dell’intera serie; secco, essenziale, senza una sbavatura, “Candidato Maledetto” rimane una delle più felici visioni che mi siano capitate quest’anno, e ne consiglio sicuramente la visione. Anche e soprattutto a chi non è appassionato di horror perché non sopporta spargimenti di sangue o atmosfere cupe ed opprimenti. E non sa, o forse ha dimenticato dopo troppi remake di halloween e repliche di nightmare (ooooooooh, johnny depp divorato dal lettooooooooo, nd una biNbaminchia di passaggio) che i veri mostri non sono quasi mai quelli che lo scienziato pazzo custodisce nel suo laboratorio, ma coloro che preferiscono distruggerli piuttosto che cercare di capirli. “Per il bene del mondo”, si capisce.

-La notizia del giorno: E' il compleanno di DanielaP!
AUGURI!!!!




-La frase del giorno: “Cessate d’uccidere i morti.” (Ugo Foscolo)

4 commenti:

  1. A questo punto non rimane che procurarsi una copia di Master of horror e seguire il tuo consiglio.
    Il mostro quasi mai è tale, spesso qualcuno lo ha spinto a diventarci, è la parte libera ed incontrollata di noi, che senza la mediazione delle convenzioni sociali, esce allo scoperto ogniqualvolta il mondo esterno non ci piace.
    Auguri a Daniela P.
    "sol chi non lascia eredità d'affetti, poca gioia ha nell'urna..."
    Il buon Foscolo che di Sepolcri qualcosa sapeva ci invita a pensare che l'unico al di là della retorica l'unica cosa che di noi sopravvive e l'amore (in tutti le accezioni) che abbiamo dato.
    Boyofthetime

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  2. ma grazie caro^^
    questa torta è FANTASTICA
    peccato non sia vera :-(

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  3. Ricordati che ormai hai una certa età e certi peccati di gola non puoi più permetterteli.=P

    PS: pensare che anticamente la parola "mostro" aveva accezione esclusivamente positiva,e designava persone di spiccata abilità o capacità prodigiose....

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  4. Auguri in ritardo...

    Supergatta

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