venerdì 26 marzo 2010

Dichiarazione di voto



Voto utile. Voto politico. Scelta di campo.
I leader di partito, senza distinzioni nè imbarazzi, hanno blaterato a ripetizione questi luoghi comuni senza metterci dietro uno straccio di programma che fosse uno. Una campagna elettorale ignobile (un'altra), degna del paese ignobile che siamo, ipnotizzato da stuoli cangianti di nani, ballerine, corifei, figli di puttana dalla parte giusta (perchè noi questo vogliamo; perchè ognuno di noi è sotto sotto un figlio di troia che vuole solo qualcuno che tuteli i suoi interessi, non i propri, e men che meno i valori che dovrebbero fare di noi il paese civile che ci vantiamo di essere e non siamo), totem ed eroi un tanto al chilo. Questo vogliono cittadini compiacenti felici di essere declassati a sudditi, per potersi lavare la coscienza di ogni nefandezza, chè "non è stata colpa mia" è il nostro ritornello preferito, insieme alla lamentela contro la sorte avversa.
Voto utile. Voto politico. Scelta di campo.
Questo vogliono i nostri politici. Ebbene, per una volta ascoltiamoli. Ma senza farci ammaliare dai loro doppiopetti, dai sorrisini istituzionali, dalle promesse facili che immancabilmente naufragheranno, sbattendo contro la totale incompetenza di questi professionisti della politica (espressione da intendersi nella sua accezione più negativa) prima ancora che contro la disastrata situazione di questo paese.
Astenersi non è un'opzione. Sostenere chi predica bene a livello nazionale e razzola malissimo in ambito locale vuol dire avere le fette di salame sugli occhi. Si dice che una possibilità vada data a tutti. Costoro hanno dunque sprecato quella che gli era stata offerta. Il MoVimento 5 Stelle è la soluzione? Non credo, detto francamente. Certo è che non lo sapremo mai fino a quando non gli daremo la possibilità di passare dalle parole ai fatti.
Voto utile. Come se ne esistessero di vani; modo politically correct di dire "se non la pensate come noi non valete nulla. Inutile resistere, resistere, resistere, verrete assimilati".
Voto politico. Cos'è mai la politica, se non è nemmeno capace di mettere al suo posto un delinquente ineleggibile divenuto presidente del consiglio per sfuggire ai suoi processi e gli ambasciatori di uno stato straniero che non accetta la propria agonia e si aggrappa come un naufrago allo Stato nel quale è incistato come un cancro. Cosa è mai questa politica incapace di presentare una lista elettorale. Cosa è mai una politica che considera giorgio napolitano "un ottimo presidente della repubblica".
Scelta di campo. Facciamola.
Scegliamo di mandare a casa questa classe dirigente e riprenderci ciò che ci appartiente: la nostra DIGNITA' , la nostra INTELLIGENZA, il nostro DIRITTO DI ESSERE CITTADINI.
Non oggi. Non domani. Non seguendo ciecamente ciò che dice Grillo, che a istanze giustissime alterna momenti di abissale ignoranza.
Non così. Ma un passo alla volta. Con la nostra testa. Zittendo il figlio di troia dentro di noi per dare finalmente ascolto alla persona nobile che gli siede accanto e guarda al prossimo prima che a noi stessi.
Facciamolo per lei. Per la Costituzione su cui i nostri nonni versarono sangue e sulla quale oggi viene sparsa merda in forma di parole.
Per non guardarci allo specchio vergognandoci di noi stessi.
Mettiamo una croce al posto giusto, per mettere una pietra, la prima di tante, sull'ignominia che si vanta di essere "onorevole".
Diceva qualcuno che una risata vi seppellirà. C'è poco da ridere a pensare che un comico possa dare una svolta a questo paese, ma se non ci provassimo non ci resterebbe che piangere.

Per ulteriori info:


La frase da stampare ed attaccarsi accanto al letto:

Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività
resistere, resistere, resistere
come su una irrinunciabile linea del Piave.

Francesco Saverio Borrelli, 12 gennaio 2002

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