venerdì 29 gennaio 2010

W.I.P- Chiarimenti su “Empuse” (ed un saluto ad un amico)

Non c’ è niente di meglio dell’ avere amici che ti prendono alla lettera. Di quelli che quando dici loro “mi raccomando, poi voglio la critica” te la fanno senza peli sulla lingua né giri di parole. Non so come funziona per gli altri scrittori o presunti tali, ma per me persone come loro sono indispensabili perché possa rendermi conto delle cazzate che faccio (e ne faccio parecchie). In questo caso specifico ringrazio Daniela ed Ugo e li segnalo al cicap per un caso di telepatia più unico che raro riguardante “Empuse”. Fossi il principale esponente dell (‘ altr) o schieramento a me avverso direi che è un complotto per sputtanarmi. In realà è la prova provata che devo rivedere il passaggio clou del mio racconto perché qualcosa non torna. Così ne approfitto per dare una spiegazione a quanti hanno avuto la fortuna (???) di leggere “Empuse” appena finito e si sono magari ritrovati con le stesse peplessità di Ugo e Daniela leggendo il dialogo poco prima del finale. Non tanto per il dialogo in sé, quanto perché a tenerlo sono due preti (mi pare di aver capito così, i chiamati in causa mi correggano se sbaglio…per “i chiamati in causa” non intendo i preti). Mi permetto di spiegare il perché di questa scelta. Mi rendo conto che i toni usati dai personaggi in questione è piuttosto insolito per la bocca di un sacerdote così come viene normalmente interpretato nel cinema e nella letteratura. Non c’ è nessun complotto anticlericale, dietro, anche se conoscendomi forse si può pensarlo; in realtà non mi andava di utilizzare di nuovo la figura dei medici, già entrati in scena verso la metà della storia, per raccontare quel che era accaduto, e non potendomi avvalere di altri personaggi che verosimilmente potessero essere coinvolti, ho agito come avete visto, ritenendo fosse particolarmente evocativo affidare a due uomini di fede la conclusione della narrazione, per dimostrare come chiunque possa rimanere atterrito di fronte ad eventi agghiaccianti come quello presentato. Più che al reverendo “classico”, mi sono ispirato al Padre Callahan de “Le Notti di Salem” di stephen king, un uomo cui difficilmente permettereste di battezzare i vostri figli, e forse è questo che ha un po’ spiazzato e lasciato qualche perplessità. Considerato però che anche io come Uzala (aka dio) non gioco a dadi, mi riprometto di mettere mano oggi stesso al pezzo “incriminato” per dargli una sistemata. Se due persone che adoro (tranquillo Ugo, non in quel senso… o forse sì? =P) e non hanno modo di scambiarsi opinioni l’ un l’ altra rilevano lo stesso difetto nello stesso punto, è evidente che qualcosa non va e deve essere sistemato. Attendete fiduciosi e quanto prima vi sottoporrò la versione 2.0 di “Empuse”; anzi, se volete darmi qualche suggerimento in merito, lasciatelo pure qua sotto, è più che ben gradito (e non corro il rischio di dimenticarlo; sapete, l’ età avanza….). Altro punto segnalatomi; la forse sgradevole attrazione che l’ anziana signora Toller prova per la conturbante e misteriosa ospite della sua giovane vicina di casa. Anche qui, nessuna facile “pruderie”, ma un altro indizio su come stanno veramente le cose e si ricollega direttamente ad una delle principali caratteristiche di certe creature. Che, curiosamente, funzionano sempre “a senso unico” (maschio- femmina o viceversa, senza mai o quasi sconfinare nell’ omosessualità, fatti salvi i vampiri di anne rice). ho pensato di pareggiare un po’ i conti con qualcosa di non immediato, ma che descrive in maniera sottile la natura intrinseca del soggetto in questione. In altre parole: “paura, eh?”. Spero di essere stato chiaro senza spoilerare troppo…ringrazio di nuovo Ugo e Daniela per avermi dato l’ opportunità di questo chiarimento. Attendo ulteriori impressioni o commenti da parte vostra. In chiusura, mi prendo poche righe per salutare un carissimo amico e fidato compagno che ha finalmente raggiunto i lidi di un meritato, ma non per forza eterno, riposo. Mi è stato vicino ogni volta che avevo qualcosa da dire, ha raccolto pazientemente i miei sfoghi e le mie lamentele, senza mai prendersela quando mi accanivo su di lui, incolpevole. Purtroppo improrogabili necessità tecniche mi hanno costretto a rimpiazzarlo con un modello più avanzato, veloce e versatile nel gestire i programmi di scrittura. Grazie di tutto, amico mio, mio fedele Pentium 1. Riposa con i tuoi amici, la tastiera, il mouse (ancora con la pallina di gomma!) ed il vecchio monitor a 15 pollici. Lo hai meritato. Ma non adagiarti sugli allori, perché se questo nuovo pc dovesse tradirmi avrò ancora bisogno di te, dei segreti che ancora custodisci nella tua memoria assopita. Riposa.
Chissà se sogni pecore elettriche….

-La notizia del giorno: emma marcegaglia: "fuori da confindustria chi paga il pizzo alla mafia". Dopodichè si autoespelle (seh, magari....-_-)

-La frase del giorno: “Senza la libertà di criticare non c’ è elogio lusinghiero.”(Beaumarchais)

4 commenti:

  1. Grazie per l'adorazione, ancora un pochino e mi monto la testa, faccio adesso una critica a me stesso perchè anche oggi mi sono dimenticato di portare "Empuse" a Flavio, ormai l'Alzheimer sta diventando il mio migliore amico. Quindi, addito me stesso al pubblico ludibrio!
    Ugo

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  2. Basta che nel montarla tu segua scrupolosamente le istruzioni,si può anche fare.Comunque se mi riporti qui ciò che avevi espresso in merito alla parte di cui parlo depenalizzerò il ludibrio a cui sei esposto con apposito ddl "ad Ugom"....Sai,l'Alzheimer avanza anche per me(lo metto in frigo per domani.)

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  3. Uau non sapevo di poter essere tanto utile a uno scrittore come Bobby! ;-) grazie per le precisazioni caro. sono curiosissima di leggere la versione 2.0, anche se, in realtà, devo dirla tutta? un seguito non mi dispiacerebbe affatto..la storia è stata intrigante.

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  4. Ma figurati,tesoro!^^ Era,per dirla nel tuo gergo,un "atto dovuto".Mentre è fuor di dubbio che critiche costruttive come le vostre possano solo aiutarmi;spesso e volentieri scrivo dando per scontato che il lettore sappia quello che so io,quando invece un paio di righe di chiarimento in più giovano all'insieme(e bada bene:ho detto "chiarimento",non "spiegazione").In ogni caso posso già dirti che non ci sarà un seguito di "Empuse",non in senso stretto.Non escludo che Lindsay e la sua protetta rifacciano capolino altrove (anzi,essendo parte di un universo narrativo coerente o quasi è praticamente certo),ma sicuramente non in un seguito vero e proprio.Preferisco che ogni eventuale prequel/sequel "ufficiale" se lo immagini il lettore;scriverlo di mio pugno mi farebbe sentire troppo simile a quei registi/sceneggiatori che hanno un successo inaspettato e cominciano a scrivere seguiti fotocopia dicendo che "l'avevo sempre pensata come una saga". Su questa gente si sa come la penso,quindi...(NB: era una precisazione rivolta soprattutto a chi non mi conosce bene quanto te.Che mi sei cara e preziosa per ben altro,oltre le critiche letterarie.=*)

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