C’ è un altro film che includo tra i miei riferimenti ed è I mostri di Dino Risi. Uno degli episodi più fulminanti per brevità e concetto è Scenda l’ oblio. Ugo Tognazzi è al cinema con la moglie e assiste a una pellicola drammatica in cui i nazisti fucilano sul campo un gruppo di civili contro il muretto di una villa. Un neonato si salva e piange disperatamente. A quel punto Tognazzi dice alla moglie, indicando il muretto crivellato dai proiettili: “Ecco, il muretto della nostra villa lo farei esattamante così...” . Crudele? Cinico? No, semplicemente umano. I mostri è del 1963. Vent’anni esatti dopo il 1943, anno di recrudescenza delle violenza naziste. Vent’ anni sono tanti e bastano a creare uno schermo di indifferenza che può spingersi anche nella stupidità. Gli orrori lontani della guerra sono opacizzati dai pensieri del contingente.Lo stesso Risi creando quel brano di un finto film sui nazisti, indugia godendo nella retorica e nel luogo comune, come farà vent’ anni dopo Battiato quando sguazzerà nel circo berlinese più deleterio verseggiando per Milva. Ma sono cose da dilettanti, peccati veniali rispetto a quanto fanno i nostri turisti che, appena sbarcati dai low cost per Berlino, corrono a infilarsi tra le 2700 impressionanti steli di cemento dello Holocaust- Mahnmal che ricorda la strage di ebrei a opera dei nazisti. Lì giunti fanno cucù all’ obiettivo delle digitali, spuntando con i loro occhialoni avvolgenti da una stele a caso, come fossero a Gardaland. Come se tutti gli ebrei nei campi di sterminio fossero morti solo per far costruire un giorno quel Denkmal a uso della loro imbecillità di provinciali allucinati che non sanno nemmeno dove si trovano. Proprio venti anni fa, i fratelli maggiori di questi poveri di spirito erano corsi a Berlino in treno per scalpellare i resti del famoso Muro, apparentemente mossi da uno spirito di libertà che imponeva la presenza in loco. In realtà obiettivo di questa crociata anticomunista era farsi scattare una foto stereotipata: faccino ebete e sorridente, scalpello e martello in mano. Come se fossero alle prese con l’ albero della cuccagna alla fiera del loro borgo natio e non in presenza di un’altra testimonianza di tragedie, separazioni, morti. Scenda l’ oblio. Ma non si perda l’ occasione di occupare un ulteriore fine settimana con un viaggetto a Berlino per celebrare quel crollo storico come se fosse una sbronza di birra all’ Oktoberfest. Approfittatene, gente. In attesa di volare tutti a New York l’ 11 settembre 2011 per l’ attesissimo decennale dell’ attentato alle Twin Towers. Peccato che il 1990 sia stato così avaro di stragi, rivoluzioni, morti. Finirà che l’ anno prossimo ci toccherà restare a casa.
(Tratto dall’articolo “Scenda l’ Oblio”, di Tommaso Labranca, pubblicato su Film TV 44 del Novembre 2209)
-La frase del giorno: “Il fatto di ricordare qualcosa non significa molto.Tutto sta nel modo in cui scegli di ricordare.” (James Howlett, meglio noto come Logan, meglio noto come Wolverine)
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