Sono molto contento per la dipartita di Raimondo Vianello, un uomo che insieme a sua moglie Sandra Mondaini mi ha regalato tanti momenti di divertimento ed allegria prima con le gag di Sbirulino, e successivamente con le vicende amene e ripetitive, ma mai stonate, della loro vita coniugale ripresa nelle varie case, cascine eccetera intestate al marito. Poi il mio sense of humor mutò, alla velata presa in giro dei costumi e le nevrosi della famiglia italiana- tipo cominciai a preferire quella nonsense dei Monty Python e dei Fratelli Marx, ed ebbi un divorzio unilaterale da una delle coppie storiche della televisione e dello spettacolo italiane, che tornò alla mia attenzione qualche anno fa, quando seppi della malattia di Sandra, e mi porta oggi a scrivere di loro in occasione della dolorosa morte del suo adorato marito. Ho appreso la notizia mentre ero a lavoro, e ci son rimasto veramente male, quel tipo di dolore quasi fisico che ti provoca il sapere che una persona a te cara in qualche modo sopravviverà da ora in poi solo in immagini sgranate da cercare pazientemente su youtube (anche se non mi riesce difficile immaginare che tra qualche mese, o magari alla dipartita di Sandra, qualche sciacallo farà uscire in edicola "Il meglio di Sandra e Raimondo", doverosa commemorazione per sfamare l'emozione popolare e fare un po' di quattrini). Immagino che a questo punto avrete le sopracciglia aggrottate. "Ma come, Bobby è contento per la morte di Raimondo Vianello ma ne parla bene, addirittura usa le maiuscole, l'ha messo pure come foto della settimana... che sta succedendo?". Non mi sono sbagliato e non sono impazzito: sono contento che Raimondo Vianello sia morto. Sono contento per lui, che così si risparmierà di leggere le vagonate di idiozie che intasano il web in questi giorni, puttanate irripetibili (mi perdonino le signore e le anime sensibili all'ascolto) i cui autori gioiscono, per davvero, per la sua morte. "Un voto in meno a berlusconi", "un berlusconiano di meno", "via un altro servo" ed altre perle di dolce stil novo redatte dalle agili ditina di biNbiminchia in pectore se non per età che considerano berlusconi il Nemico (ma ai biNbiminchia in questione, ci tengono a precisarlo, non interessa la politica ed anche in caso contrario ne capiscono poco e niente) e non perdonano a Raimondo di aver invitato, nel corso di un programma televisivo da lui condotto, a votare per il cavaliere all'epoca della discesa in campo di quest'ultimo nel 1994. Tanto basta alle anime semplici (otte) che normalmente intasano i blog di grillo e travaglio con pensieri profondi come "vai beppe sei grandeeeeee" o "marco sei tutti noiiiiiiii" per definire l'intera vita di una persona, applicando quello stesso metro di giudizio che normalmente i berluscones applicano nei loro confronti. Risultato: quelli che ieri si indignavano per essere stati bollati come "servi", "ingenui" e "venduti" oggi ripetono quelle stesse identiche parole con Raimondo Vianello come soggetto. E magicamente, gli insulti smettono di essere tali. Perchè Raimondo era "un berlusconiano". Quindi largo ai gruppi di imbecilli che su facebook, sui blog e sui forum si rallegrano per la morte di qualcuno di cui (forse) hanno solo sentito parlare, che all'epoca il delittuoso invito di Vianello dopotutto lo seguirono pure (e magari lo fanno ancora, chè nel buio della cabina elettorale nessuno ti vede) ed oggi vomitano fango su tutto ciò che è "berlusconiano", mentre esultano per il gol del milan guardando la partita su mediaset premium. E domani, coi colleghi a lavoro, tutti a ripetere i tormentoni di "zelig", "colorado" ed altre trasmissioni cult della trinità canalecinqueitaliaunoretequattro. Perchè come tutte le cose in questa desolata landa, appoggiare o favorire berlusconi è schifoso e dà licenza d'uccidere solo quando a farlo sono gli altri. Ora capite perchè sono contento per Raimondo? Perchè almeno lui non dovrà sorbirsi nè le penose scene del suo funerale che ci sono state propinate dai tg (ma quale funerale non è una penosa sfilata di biechi ipocriti desiderosi solo di mettersi in mostra?), nè i pietosi ragli di questi (in) utili idioti che agiscono secondo gli stessi criteri di ciò che tanto odiano, spesso e volentieri solo perchè fa "cool" essere contro il potente di turno o perchè gliel'ha detto michele santoro (almeno, così hanno capito loro... aspetta che sento cosa dice di pietro). Intendiamoci: non dico che bisogna strapparsi i capelli per la morte di Vianello o Mike Bongiorno, nè che si debba per forza essere tristi per loro. Però un filino in più di decenza e rispetto non guasterebbe. Giusto per non cadere in quei meccanismi beceri che tanto si condannano. Altrimenti mi aspetto che lorsignori, grillini, travaglisti, dipietrosi, rifondaroli duri & puri, aprano un'esultante pagina facebook ogni volta che muore un loro conoscente politicamente attivo per il pdl e/o la lega. O solo travaglio e sabrina ferilli hanno il diritto di fare spot elettorali in favor di telecamere perchè sono "dalla parte giusta"?
In attesa che giunga una risposta a questa (d)annosa domanda, non vedo modo migliore per concludere questo post se non con un saluto, a cui spero vi unirete.
Ciao, Raimondo. Grazie di tutto. E sì.
Ti invidio.
-La notizia del giorno: la nube di ceneri del vulcano Eyjafallajokull lambisce l'Italia. Finalmente i milanesi avranno modo di respirare un po' di aria pulita.
-La frase del giorno: "Che barba che noia che noia che barba che vita vuota che vuota vita" (Sandra Mondaini a Raimondo Vianello nel finale degli episodi di "Casa Vianello")
Ma si sono bevuti il cervello?
RispondiEliminaE' la prima cosa che mi è venut in mente in questi giorni leggendo i commenti sulla scomparsa di Raimondo Vianello apparsi su molti blog fra cui quello di MT che come sai frequento.
Delle persone che mi sembravano equilibrate si hanno lasciato trasparire pensieri di un livello di sensibilità prossimo al nulla.
Vianello insieme alla moglie Sandra Mondaini sono stati due personaggi di grande garbo ed ironia, sempre misurati mai volgari hanno rappresentato per molti i genitori, gli zii, i vicini insomma una fetta d'Italia che tutti conosciamo bene. Non saranno certo due artisti la cui opera rimarra scolpita nella storia, ma hanno sicuramente dato una lezione di stile a molti.
Personalmente la notizia della sua morte ed il dolore della moglie immaginabile anche se non lo avessero indelicatamente mostrato mi ha rattristato. La mia laicissima pietas si è fatta sentire, ma dove è finita quella degli altri?
Con grande sicurezza hanno snoccciolato giudizi, sentenze, pretendendo di poter valutare la vita altrui in base ai propri principi e dando dell'idiota a chiunque la pensi diversamente.
Come ben sai non sono un estimatore del Presidente del Consiglio, un uomo fra i più discutibili, ma ho ancora la capacià di discernere fra l'uomo politico e l'uomo.
Se ha deciso di stare vicino a persone che probabilmente gli sono care perchè per forza deve averlo fatto a favore di camere e tv? Se Vianello a scelto di appoggiarlo per gratitudine e amicizia non ne era libero?
Oh ragazzi la democrazia è a doppio senso di marcia altrimenti si tratta di dittatura rossa o nera (non in senso calcistico of course)che sia.
Ma la cosa peggiore è vedere come si prostituisca la pietas e la compassione in favore di un ideale giusto o sbagliato a nostro insindacabile giudizio.
Ti dirò di più l'atteggiamento di queste persone è stato tanto più Berlusconiano di quanto credano! Cosa ti distingue da chi pensi antidemocratico? La risposta dovrebbe essere il senso della libertà, della libertà di ognuno anche del mio "nemico"!
Ma si sa, come diceva la lepre al Piccolo Principe "L'essenziale è invisibile agli occhi." quanti non hanno visto il dolore accecati dall'odio. Peccato, davvero un peccato!
Mah guarda,io non ne faccio una questione di humana pietas perchè sarebbe ipocrita da parte mia, che per primo esulto quando tira le cuoia qualcuno a me sgradito, per non dire odiato (cfr. un vecchio post sulla morte dei nostri "eroici" militari in Afghanistan). Quel che non mi va giù è la pretesa di giudicare e condannare un uomo, ed a ruota la moglie come sta accadendo in queste ore, solo per il loro credo politico e solo sulla scorta di un singolo episodio di 16 anni fa. Perchè poi queste sono le stesse persone le quali, quando ricordi loro i pochissimi meriti di benito mussolini, iniziano a starnazzare dandoti del fascista, del delinquente e chi più ne ha più ne metta. Come se ricordare che l'introduzione della pensione sociale, dell'istruzione obbligatoria e le bonifiche dell'Agro Pontino giustificassero o pareggiassero gli orrori di cui si macchiò il regime fascista. Questo per dire, come accennavo anche nei commenti di ieri, che spesso si lapidano a parole i berlusconiani per il loro ottuso prendere posizione in maniera acritica, e poi li si attacca nello stesso modo (e senza nemmeno uno straccio di base per farlo, come in questo caso). E come diceva qualcuno, non si risolve un problema usando la stessa mentalità che l'ha creato...
RispondiEliminaMi unisco al saluto a Raimondo e allo stesso tempo mi indigno, oltre che per la spettacolarizzazione che se ne sta facendo, per l'intervento di Baudo al funerale. Ma che senso ha dire a Sandra di chiamare Raimondo?! Ognuno sfoga il dolore a modo suo, se avessero fatto a me una simile richiesta davanti a un mio caro defunto mi sarei sentita molto imbarazzata. Su Facebook farebbero meglio ad attivare un minimo di controllo (è vero che c'è la libertà di esprimersi ed è giusto che sia rispettata, ma è ora di far chiudere la gentaglia che inneggia pubblicamente alla morte di questo o quel tale personaggio o, peggio ancora, che sputa il suo odio sui disabili!). A volte mi chiedo: "Ma che razza di paese sta diventando l'italia?" Si, lo scrivo già con la minuscola perché comincio a non sentire più alcun rispetto per un paese che sta diventando sempre più una fogna abitata da soggetti incivili e stupidi (ovviamente con alcune rare eccezioni, ma sono sempre meno).
RispondiEliminaP.s.: caro Bobby, grazie per i commenti alle poesie :)
Stiamo diventando, anzi siamo diventati, nè più nè meno che il paese dove il metro di giudizio è diventato quante volte ti cliccano su facebook e youtube, dove i telegiornali si occupano di gastronomia e non di cronaca, dove il l'emozione del momento è il chiavistello per entrare nel cuore e nella testa di un popolo che storicamente "niente dimentica e niente impara". Chi lo diceva? Indro Montanelli. Che riusciva ad essere di destra senza essere fascista, che in vita fu tartassato tanto dagli uni quanto dagli altri, ed ancora oggi, a quasi dieci anni dalla sua morte, sia gli uni che gli altri ancora lottano per spartirsene il cadavere tramite il quale rivendicare una patente di legittimità. Siamo questo paese qui, dove i genitori di figli bocciati vanno a scuola e menano il professore, e l'opinione pubblica da' loro ragione. L'italia è questa, dove assassini e serial killer vengono invitati in tv per difendersi dal processo (anzichè NEL processo) ed i volontari Emercency sono considerati "terroristi" ed "ingrati" perchè rifiutano di rientrare in italia con un volo di stato. Ecco che paese siamo.
RispondiEliminaPS: erano dovuti e doverosi, cara. ;-*
Cari amici siamo nel paese dove si è scordato il significato di parole come rispetto, onestà, misura, garbo, dove tutto deve essere urlato, spettacolarizzato e purtroppo giuducato.
RispondiEliminaSarebbe bellissimo se riuscissimo a smettere di giuducare e imparassimo a comprendere a credere che le nostre idee hanno pari dignità delle altrui. Tutto deve essere per forza o bianco o nero, la o le verità a senso unico e così facendo si sta perdendo la ricchezza delle sfumature. Come se dopo secoli di dipinti ricchi di splendide e complesse immagini prospettiche ritornassimo ad amare lr momodimensionali pitture egizie.
Francamente mi sta stancando questa contrapposizione forzata a tutto e a tutti, questa battaglia di sillabe che non si compongono più in discorsi di ampio respiro.
Parliamo di integrazione ma non sappiamo nemmeno interagire col vicino perchè in fondo non lo rispettiamo. In questi giorni si è persa l'occasione di un pudico silenzio che è l'unico modo di salutare chi ci lascia.
Baudo un guitto? Forse o forse a suo modo, non il mio, ha detto addio ad un amico. Ecco direi che dovremmo imparare a dare una possibilità a credere che forse qualcosa di personale ha mosso le azioni di qualcuno che non capiamo ma che cerchiamo di rispetttare.
Chapeau.
RispondiEliminaMi unisco anche io. Le gag con Sandra hanno rappresentato una parte della mia vita, le sere passate a guardare casa vianello prima di addormentarmi. Senza dimenticare sbirulino, che era anche ospite a Sabato al circo, altra grande trasmissione dell'epoca. Mi fa male sentire queste cose... di persone che gioiscono per la morte di qualcuno, ma dove stiamo andando??????? Io non me ne capacito e ogni giorno c'è n'è sempre una peggio dell'altra -.-. Siamo un popolo di barbari che non sanno aver educazione e rispetto neppure per la vita di qualcuno! Poi ci preoccupiamo quando siamo noi a rischiare la vita. Noi che abbiamo insultato una persona e gioito della sua morte. Una vera VERGOGNA!!!
RispondiEliminaChapeau bis... una lezione che soprattutto io dovrei imparare.
RispondiEliminaBobby, ovviamente nn mi riferivo a te... parlavo di quelle di fb ecc...
RispondiEliminaIl che non significa che anche io dovrei avere un po' più di rispetto per il prossimo... tanto lo sappiamo che sto mentendo a me stesso!^^ (anche se non arriverò mai, credo, alle vette di imbecillità raggiunte dai biNbiminchia di cui al post. Casomai aveste sentore che mi ci stia avvicinando, fatemi un fischio)
RispondiEliminaOk XD conta pure su di me, amico!!!
RispondiEliminaConcordo con l'intervento di Giancarlo e riprendo il punto in cui dice che "tutto deve essere urlato". Gli italiani si distinguono ovunque per questa tremenda caratteristica. Ricordo di essere rimasta colpita in Austria dalla gente a ristorante. Bisbigli, non una voce stonata, se non quella di noi italiani, sempre troppo alta. Sono la prima a dire che è difficile, ma se ci si impegna, magari, col tempo...
RispondiEliminaP.s.: chi vuole può venire a trovarmi qui: http://blackster84.blogspot.com, grazie in anticipo ^^
Sono d'accordo con il commento di Giancarlo e riprendo la parte in cui afferma che "siamo nel paese dove tutto deve essere urlato". Purtroppo gli italiani si fanno riconoscere ovunque per questo difetto. Ricordo a tal proposito un episodio: ero in un ristorante in Austria, si sentivano soltanto bisbigli, non una voce stonata, se non appunto quella di noi italiani. In questo caso niente urla vere e proprie, eppure il tono era ancora troppo alto. Forse dovremmo imparare, ma non ce la faremo se continueremo a vedere talk-show in cui gli avversari si sbranano piuttosto che discutere civilmente (vedi Sgarbi che offende a raffica come se fosse un cd impallato... ah quanto lo odio, grrrrrr!).
RispondiEliminaP.s.: se Qualcuno volesse passare a trovarmi io sono qui: http://blackster84.blogspot.com
Grazie in anticipo! ^^
Mi unisco al ricordo di Raimondo Vianello: anche per me lui e Sandra Mondaini sono pezzo importante dell'infanzia. Appena ho saputo della sua morte sono andato a cercare su youtube il video della sigla di chiusura di un vecchio spettacolo in cui lui faceva Tarzan, ovviamente a modo suo! E mentre lo vedevo ridevo come quando ero ragazzino. Un grazie a Raimondo Vianello!
RispondiEliminaUgo
@ Mylady: Io ti ho già raggiunto!^^ (mica potevo esimermi, con Giger come presentazione). Però non riesco ad iscrivermi ai tuoi sostenitori... In ogni caso, come vedi, sei già finita d'ufficio tra i riposi del pellegrino. ;-)
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