Venerdì scorso, a margine della mia giornata sabbatica (e questa interpretatela come vi pare), mi sono dedicato alla correzione di “Empuse”. Sistemata un’ assurdità di cui non m’ ero reso conto alla prima rilettura, dove un personaggio andato a visitare un amico anzichè un dialogo con lui inscenava un monologo degno del miglior “fatti- una- domanda- e- risponditi” di marzulliana memoria sotto gli occhi presumo sgomenti dell’ amico di cui sopra, ho girato il manoscritto ad alcune affezionate lettrici per un parere. L’ altro giorno m’ è arrivato il primo, che definisce il racconto “molto bello”. Aspetto con ansia il responso degli altri due giudici in gonnella (in realtà ad una devo ancora recapitarlo...-__-). Posso però dire che “Empuse” soddisfa molto anche me, pur non piacendomi del tutto. Ma anche questa è prassi, e come da regolamento* non ci rimetterò ulteriormente mano, salvo eventuale futura richiesta dell’ editore**, semmai vorrà pubblicarlo. “Empuse” mi soddisfa per due motivi: l’ evolversi della vicenda che viene narrata da più punti di vista m’ è riuscita meglio rispetto al primo esperimento fatto in “Il palazzo giallo”, ed in questo avrà aiutato anche una trama leggermente meno contorta di quella che vede Emma alle prese con “un branco di spostati”, per dirla con il mitico Tetsuo1980. Inoltre, penso che sia il racconto breve che meglio esprime il mio punto di vista sulle dinamiche che oppongono gli umani a forze sconosciute. Il risultato dello scontro, per come la vedo io, non può che vedere queste ultime stravincere. Poco consolante per chi è abituato al bene/uomo trionfare sul male/mostro, ma tant’ è; forse dovremmo anche cominiciare a riconsiderare ruoli e psicologie. Lo si sta facendo con i vampiri, anche se per vedere i figli di Lilith sotto una nuova luce (???) c’ è voluto quello sfigato di robert pattison con tutta la combriccola di twilight a seguito. Può più un’ adolescente cretina in calore che garantisce incassi miliardari che un attimo di riflessione. Se qualcuno indugiasse in questa pratica ormai desueta, si renderebbe conto che la saga della meyer non ha niente di nuovo da dire a chi ha più di un neurone nella scatola cranica, e che il 99% della narrativa di genere e non solo non sta in piedi. Situazioni disperate vengono risolte con colpi di scena improbabili, e lo sfigato salva il mondo perchè quella stessa mattina portando a spasso il cane ha trovato casualmente, l’ unica arma capace di sconfiggere il quasi invincibile mostro di turno. Il concetto è estremizzato, ma ci siamo capiti. E ci capiamo anche quando dico che una volta o due il giochino può anche funzionare, ma prima o poi si scade nel ridicolo. Specie al giorno d’ oggi, quando pochissimi rifiuterebbero un patto con qualsiasi creatura gli garantisca soldi, successo, lunga vita, donne e la permanenza vita natural durante in serie A della sua squadra del cuore Basta guardare chi ha vinto alle ultime elezioni. A proposito di orrende creature. Traslate le seducenti promesse alla massa, elevatele a potenza, ed il gioco è fatto. Non è che non esistano i Van Helsing che si oppongono strenuamente alle lusinghe dei Dracula. Ma quante possibilità avrebbe avuto il medico olandese se Bram Stoker non avesse deciso che doveva vincere, in ossequio ai suoi tempi, dove la parola “etica” voleva ancora dire qualcosa? E poi, siamo così sicuri che Dracula fosse il male? Mi vien sempre da chiedermi, a questo punto: se mucche, galline, conigli o chi volete voi scrivessero romanzi, chi sarebbero i mostri che le minacciano e le divorano per sopravvivere? E che speranze hanno le mucche di sconfiggere questi mostri? Esatto. E’ la vita, bellezza. Facciamocene una ragione. Io lo faccio ogni volta che mi metto alla tastiera per mettere nero su bianco le mie storie. Ed il risultato, a quanto pare, è quasi sempre “molto bello”.
-La notizia del giorno: bersani:"Il pd non prende lezioni da nessuno". E men che meno le impara.
-La frase del giorno: “E’ facile giudicare barbare le culture aliene e non vedere i difetti delle proprie.” (Luke Skywalker)
* Regola numero tre di Bobby S. Pedersen: mai ritoccare o rimaneggiare un racconto dopo averlo stampato.
** E sempre che non mi chieda di intervenire su scelte stilistiche volute, come è già capitato. Per fortuna Laura è una persona lungimirante....
giovedì 19 novembre 2009
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Vero, il punto è che non esiste mostro più terribile di un essere umano, anche i vampiri e i lupi mannari quando ci vedono hanno paura di noi. Non mi risulta che vampiri, lupi mannari, demoni, streghe e quant'altro abbiano mai inventato armi di distruzione di massa.
RispondiEliminaUgo
Vero. Oltretutto peccano anche di ingenuità, perchè rivelano fin da subito le loro vere intenzioni. Pensa se Dracula fosse sbarcato sulle coste inglesi al grido di "vengo ad esportare la democrazia!" o "Vi prometto un milione di posti di lavoro!!!". Probabilmente non avrebbe fatto la fine che ha fatto. Ma che vuoi farci; i mostri, come disse Ripley in Aliens scontro finale,"Non li vedi farsi a pezzi a vicenda per una tangente." Gli uomini, d'altro canto...
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