Oggi è giornata di lutto nazionale. Anche per me, per questo blog. Commemoriamo la morte di eroi immolati sull’ altare del fanatismo e della più insensata violenza. E’ accaduto tutto giovedì scorso, il 17 settembre. A Kabul. Lì è stato ucciso chi lottava per un Afghanistan ed un mondo migliore. Sei nostri compatrioti, sei ragazzi, sono morti mentre portavano un raggio di speranza ad un popolo oppresso da una guerra voluta da altri. renato schifoso, il presidente del Senato, onora i nostri caduti inchinandosi con tutto il paese al loro sacrificio. Anche io mi prostro. Per meglio defecare sulle tombe di sei assassini prezzolati uccisi da chi davvero ama la propria patria al punto da sacrificarsi per essa pur di liberarla da una forza d’ invasione. Perchè questo è la coalizione alla quale ci siamo accodati in spregio all’ Articolo 11 della nostra Costituzione, nella speranza di ottenere almeno le briciole del lauto banchetto che stanno consumando gli americani. Di più non possiamo aspirare; ai servi sciocchi e vigliacchi quali siamo toccano giusto gli avanzi che cadono dalla tavola imbandita. Ed i sei tizi che hanno trovato il loro giusto destino a Kabul erano l’ incarnazione del nostro servilismo interessato, del nostro “ci piace vincere facile”. Ciò che usciva dalle loro mani non era luce di speranza. Era il bagliore di mitra che aprono il fuoco su civili disarmati. Non mi risulta che gli eroi facciano cose del genere. Che uccidano “accidentalmente” sganciando tonnellate di bombe su villaggi già devastati. Ma in fondo sono cose che capitano, no? Per centocinquanta uomini, donne e bambini afghani massacrati da un bombardamento indiscriminato non c’ è, non ci può essere, non ci deve essere cordoglio. Tre righe in cronaca, prima del gossip. Ed è già troppo; sono solo musulmani, in fin dei conti. Che sarà mai. Potenziali immigrati in meno, per la gioia di bossi, calderoli e di tutti i coglioni loro simili che li votano. Sì, meglio così. Ma per un militare americano morto, per i nostri ragazzi assassinati in modo vigliacco e criminale nell’ adempimento del dovere... ah, per costoro, massimi onori. Giù il cappello davanti alle salme degli eroi. In nome di un becero patriottismo, si fermi la nazione. La stessa che poi deride e parla con consiscendenza degli attivisti di Emergency e dei giornalisti uccisi negli stessi luoghi, la cui morte viene dileggiata. Incauti turisti, gente in cerca di uno scoop, che si mette volontariamente nei guai per diventare protagonista. Non come i nostri ragazzi. Loro combattono per un mondo migliore. Per loro, onore e rispetto. Per loro, funerali di stato. Per loro, da me, vomito a fiumi. E sei tacche sul mio personalissimo taccuino del “meglio così”. Le traccio oggi, mentre l’ Italia intera li piange, ed io sono in altre e più piacevoli faccende affaccendato. Non essendo la FNSI, non sospendo le mie iniziative in segno di rispetto a chi rispetto non merita. Sebbene sia comunque in lutto.
Anche io oggi piango sei vittime. Di nuovo.
Insieme ai sei mercenari sono infatti venuti a mancare all’ affetto dei loro cari:
-La Decenza, uccisa dagli sproloqui di chi non sa nemmeno cosa sia.
-L’ Onestà, uccisa perchè sotto il suo peso troppi rimarrebbero schiacciati.
-La Coerenza, uccisa per sottrarsi alle critiche ed alle accuse.
-La Verità, uccisa per impedirci di capire che la guerra è “guerra” e non una “missione di pace”.
-Il Rispetto, ucciso da chi predica la sacralità della vita mettendo in mano fucili ad esaltati sottoposti e dicendo loro “Và ed uccidili tutti, quegli sporchi afghani”.
-L’ Umiltà, uccisa da chi non l’ ha mai conosciuta nè la vuol conoscere, perchè altrimenti dovrebbe ammettere i propri errori e la propria pochezza.
Oggi piango queste vittime, assassinate una volta di più da decine di piagnistei retorici dal sapore fascista, propalati da chi avendo una bocca si sente in dovere di usarla per perpetrare e giustificare le condotte criminali sue e dei suoi padroni. Per loro, i miei occhi si riempiono di l rabbia. Ma poi sorrido. Pensando ai sei parà (culi) che hanno avuto il fatto loro nell’ aria riarsa di Kabul.Pensando che dopottutto, per i delinquenti, i loro simili sono eroi, martiri epatrioti. Adesso, per fortuna, ce ne sono sei di meno.
Sì, dopotutto, adesso il mondo è un posto un po’ migliore.
Le frasi del giorno:
“Il patriottismo è l’ ultimo rifugio delle canaglie. “ (Gipi)
“Una morte è una tragedia, un milione di morti sono una statistica. “. (J. Whedon)
“Chi ha deciso che, in qualunque guerra, una parte ha ragione? “(W. Ellis)
“Ogni uomo può essere un buon tiratore, quando il bersaglio è disarmato.” (J. Winters)
“Dobbiamo fare qualcosa di estremo contro il terrorismo. Tipo smettere di finanziarlo.” (Ellekappa)
“Quando la massa e la stampa e il mondo intero ti dicono di spostarti, il tuo compito è quello di piantarti come un albero accanto al fiume della verità e dire al mondo: NO, SPOSTATI TU.” (S. Rogers)
Sono troppo "normale" per esser felice che qualcuno sia morto, anche se si tratta di sei mediocri che nella vita non sapevano che cazzo fare e si son messi nell'esercito dove il futuro è assicurato...e non so come farei se fossi una delle mogli/figlie di quei sei (anche se il problema non si porrebbe a monte: col cazzo che mi fidanzo con un militare)...ma sono completamente d'accordo su tutto il resto, e mi piace molto come l'hai scritto. Stavolta è davvero un pugno nello stomaco ;P
RispondiEliminaE, no, giuro che non commento solo perchè è la settimana del delurkaggio!
-lo sai chi sono
Ah, Ellekappa è sempre la migliore!
Grazie,nota anonima. Comunque la delurking week è settimana prossima...
RispondiEliminaOk, la guerra travestita da missione di pace è una bastardata. ok, dei civili afghani non parla mai nessuno, perchè il nostro substrato di ignoranza razzista ci sussurra sempre che in fondo non sono altro che cacca in meno. ok, scherniamo i giornalisti, sputiamo addosso a chi si reca in quei luoghi per portare un aiuto concreto.
RispondiEliminaok, i funerali di stato sono uno sporco teatrino organizzato da una classe politica decadente.
ma per favore taci sui parà. perchè sono delle persone anche loro,e hanno delle famiglie. fanno il loro lavoro, come tanti ne fanno di peggiori. e per questo porto loro un immenso rispetto.
e per una volta mi hai fatto montare dentro la rabbia.