lunedì 23 maggio 2011

Concessioni


Questa settimana mi sono fatto un paio di regali: una nuova bicicletta e sette giorni di pausa dal lavoro. La prima è arrivata nel mio box, dopo un periglioso viaggio in auto dal più vicino centro commerciale, per colmare la necessità di avere a disposizione un mezzo di trasporto alternativo nel caso mi ritrovassi senz'auto. La quale, al momento, è in effetti dal meccanico per i soliti controlli di routine. Così, se mi capita di dover sbrigare qualche commissione, posso contare su un paio di ruote in più, che dovrebbero permettermi di ampliare il mio raggio d'azione. L'acquisto di una bicicletta è stato accolto con ilare scetticismo (pienamente giustificato) da chi ricorda come finì l'acquisto del mio ultimo velocipede; dopo anni di inattività ciclistica, ebbi la bella pensata di saltare in sella e stantuffare sui pedali come un Girardengo consumato. In effetti, dopo soli venti minuti, rincasai con qualcosa di più di una banale consunzione. Pare fosse proprio un principio d'infarto. Grazie ad Uzala me la cavai, rimangiandomi proprio in queste ultime ore la solenne promessa fatta allora di non toccare mai più nulla dotato di manubrio e pedali. Il rischio di passare a miglior vita non era infatti imputabile al mezzo, ma solo ed esclusivamente alla mia stupidità. Questa volta ho adottato un approcio molto più soft e pacato, e constato con piacere che i risultati già si vedono: innegabile ammettere che qualche pedalata al giorno mi fa sentire piacevolmente stanco, di quella stanchezza che l'attività lavorativa non potrà mai procurarti. Infatti ho avuto bisogno di staccare, ed eccomi qua, all'inizio di una settimana tutta per me in cui teoricamente dovrei e vorrei riposare, ma nel corso della quale, già so, finirò per fare di tutto e di più. La mia sinistra magione necessita di una sistemata, dopo mesi e mesi in cui acquisti, bollette e ricevute si sono ammucchiati dove capitava. Anche in questo caso, sono già entrato in azione, sorprendendo me per primo dell'energia e dell'insolita operosità che mi anima. Sarà che non ho fatto tutto tutto da solo, e che qualcuno ha saputo come spronarmi e trasmettermi una doverosa scarica energetica. Sarà che, oltre il corpo, anche lo spirito aveva bisogno di abbracciare un ambiente più sano. In effetti non avere attorno somari blateranti a ciclo continuo di amenità da terza elementare è assolutamente rinfrancante. Se mai avessi avuto dubbi sull'opportunità di concedermi questa pausa, basta il pensiero di poter pranzare e cenare senza sentire sfottò a tema calcistico che viaggiano da un tavolo all'altro della mensa su una scala di decibel troppo alta. Questa settimana dovrei anche riuscire a trovare tempo e risorse per concludere "Lamiere", un racconto breve di cui conto di svelarvi i retroscena prossimamente.. e che non ha niente a che vedere con la mia macchinina dal meccanico. Spero. A proposito di prossimamente: la aspetto con particolare ansia lunedì prossimo. Non tanto perchè rientrerò a lavoro, o per il ponte del 2 giugno (che non farò). Nemmeno tanto per la conclusione di tutta quella spazzatura televisiva che si, e ci, concederà la classica pausa estiva fatta di classiche repliche di classici telefilm polizieschi. Oh no. Aspetto settimana prossima per vedere finalmente il sipario calare su questo governo. Non per l'esito dei ballottaggi, come è facile prevedere (e come quasi tutti auspicano). All'indomani della mazzata elettorale di due settimane fa, siamo rimasti in attesa di vedere cosa avrebbe fatto bossi. E lui, dopo un allarmante silenzio e qualche moderato insulto a pisapia, ha pensato bene di uscirsene con quella che viene considerata una "sparata elettorale" da mettere accanto a quelle di donna letizia bricchetto arnaboldi, in arte moratti (abolizione dell'ecopass, dei parcheggi a pagamento, sanatoria sulle multe, orari flessibili per il carico- scarico merci, happy hour e pesce spada in offerta dalle quindici alle sedici): il senatùr vuole il trasferimento di due ministeri a Milano. silvio, dice, ha già acconsentito (e fatto peraltro retromarcia, balbettando di "dipartimenti"). Il pozzo di letame reagisce come un sol uomo opponendo al leader del carroccio un secco rifiuto, beccandosi beccandosi in risposta pernacchie non solo metaforiche. E ciò rivela, dunque, la vera strategia del partito: chiedere qualcosa che non potrà essere concesso, in modo da rompere col pdl facendo ricadere la colpa su quest'ultimo, accusandolo di tradimento. Stessa strategia, del resto, già tentata da silvio ai danni di fini. Della serie "chi di calunnia ferisce....". Una bella morale alla Esopo per la fine di questa legislatura, dove s'è dimostrato che non si può concedere, come sperava di fare il cavaliere mascariato*, tutto a tutti. Anche perchè di una settimana di ferie e di una bicicletta non si accontenta più nessuno. O quasi.

*La voce di glossario della settimana: mascariato= nel gergo malavitoso, personaggio compromesso con la criminalità organizzata (perlopiù con la mafia), quindi indifendibile presso l'opinione pubblica. A proposito di mafia, oggi ricorre il diciannovesimo anniversario della strage di Capaci, in cui morì Giovanni Falcone.


-La frase della settimana: "La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine." (G. Falcone)

1 commento:

  1. Bobby!!! attento con la bici O_O! Principio di infarto... cazzo! Beh, però se hai bisogno di consulenza ciclistica sai a chi rivolgerti :P (scherzo). Comunque tieni sempre ben a mente il motto: chi va piano va sano e va lontano (sopratutto in bici), chi va forte, corre incontro alla morte. Non tanto per il fisico, quanto per quelli che ci sono attorno mentre si gira in bicicletta (ma questo immagino già lo sai).

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