lunedì 30 novembre 2009

LEGAmi cristiani

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Qualche mese fa, nel corso di un incontro pubblico, ebbi un aspro alterco con l’ esponente leghista che, più volte trombato in ogni sede istituzionale, cercava disperatamente di accaparrarsi almeno la poltrona di sindaco di un ameno paesello dell’ hinterland milanese. Di fronte alle mie critiche ed attacchi la sua miglior risposta è stata “noi siamo stati eletti”; dopodichè, il volto paonazzo, ha passato il resto della serata voltandosi a destra ed a manca chiedendo chi mi avesse mandato lì. Perchè si sa, in una nazione dove il vizio della memoria e della coerenza è desueto e scoraggiato il senso civico del cittadino non può essere spontaneo. Oggi sfoglio un giornale di cronaca locale, e mi dispiaccio che quell’ incontro sia avvenuto oltre sei mesi fa e non di questi tempi, in cui la lega si mobilita in ogni dove con gazebo e raccolte di firme contro la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’ uomo che impone la rimozione dei crocefissi da aule e luoghi pubblici. Al grido di “difendiamo le nostre radici cristiane”. Che tenerezza nel pensare che oggi, in un ipotetico confronto con il fu aspirante sindaco (regolarmente trombato anche nella mia cittadina) probabilmente il poveretto schiumerebbe più di quanto non fece quella sera di maggio. Perchè certe domande non posso proprio fare a meno di farmele. Allora gli chiesi con che faccia parlava di rispetto per il diverso e di integrazione uno i cui esponenti di partito volevano prendere le impronte digitali ai bambini rom e definiscono i musulmani “cornuti islamici di merda”. Oggi gli avrei chiesto di quali valori cristiani si fa portavoce un partito che ogni anno celebra il dio Po (alla faccia del secondo comandamento, che pure un ateo convinto e sbattezzato-scomunicato come me conosce). Un partito di cui due esponenti di primo piano quali castelli e calderoli si sono sposati con rito celtico, con tanto di druido. Un partito che comodamente dimentica che cristo, nell’ ipotesi remota che sia esistito, predicava tolleranza, comprensione e misericordia per gli emarginati, i poveri, i più sfortunati, altro che tagliar loro i contributi della CIG. Mi chiedo se il buon aspirante sindaco mi avrebbe liquidato con l’ ennesimo “noi siamo stati eletti”. E mi rendo conto che parlare di questi argomenti può essere pericoloso. Fino a quando solo io e pochi altri ricordiamo queste piccole incongruenze padane, possiamo venir tacciati di essere sovversivi prezzolati. Ma immaginate se la cosa dilagasse. Vedo già i vertici leghisti chiudersi in una baita a lorenzago di cadore e riscrivere alcuni passi della bibbia sulla scorta di un ritrovamento miracoloso, un vangelo in dialetto milanese stretto custodito per secoli dai templari (tanto per far fare a giacobbo un bel voyager speciale). Vedo già le toccanti scene della natività: maria e giuseppe brambilla- fumagalli, onesti operai meneghini licenziati a causa degli extracomunitari che han rubato loro il lavoro, danno alla luce il piccolo giovanni, gesù per gli amici, in un monolocale, alla presenza degli avi di cota e borghezio. Perchè nella stalla ci dormono solo i clandestini, ma non possiamo farci mancare qualcosa che rimandi all’ asino ed al bue (i teologi discuteranno aspramente tra loro per anni cercando di stabilire chi sia l’ asino dei due). Crescendo, gesù stupirà il popolo con miracoli quali la sparizione delle panchine dai parchi pubblici e le passeggiate sulle acque per intercettare e respingere i barconi in libia; ma dopo un’ ultima cena a base di polenta, usèi ed acqua naturale attinta dal Po, verrà catturato dai soldati mandati da Roma Ladrona e crocifisso. Straziante la descrizione degli ultimi momenti di agonia: gesù alza gli occhi al cielo e grida “Inscì al mör vùn padàn!”. Chinato il capo, spirò. E risorse tre giorni dopo, grazie ad un emendamento inserito all’ultimo momento da manina furbetta ed ignota in finanziaria poco prima dell’ approvazione con voto di fiducia. Nel finale, anzichè al cielo, gesù ascende alle aule senatoriali capitoline. “Maestro, ma non ti sei sempre scagliato contro Roma, i suoi sprechi ed i suoi intrallazzi? Non dicesti che con ponzio berlusconius ed i suoi tirapiedi non volevi avere più nulla a che fare?”, domandano esterrefatti gli apostoli. E gesù, sistemandosi il foulard verde attorno al collo, levate le mani al cielo rispose: “Sì, ma io sono stato eletto dal popolo. Quindi rumpa no i bàl, che mi fo mal vöri. E và a laurà, terùn da merda.”

-L’ iniziativa del giorno: così come calderoli porta porcellini a passeggio sui terreni dove dovrebbero sorgere delle moschee, propongo da marzo a settembre bagni collettivi di immigrati, preferibilmente clandestini, meridionali ed omosessuali alle sorgenti del Po, e gite in comitiva sui terreni dove dovrebbero sorgere nuovi circoli leghisti. Chi fosse interessato, può contattami per organizzare. Astenersi perditempo.

-La frase del giorno: “Ringrazio Napoleone che ha portato la fine del potere politico della chiesa: basta con chi vuole controllarci in camera da letto e nel cesso.” (umberto bossi, 4 settembre 1997)

4 commenti:

  1. Ehi, questo post mi è piaciuto! (da ciò si desume che tutto il resto del blog non m'è piaciuto affatto ahah :P)

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  2. Potrei essere o molto contento o tremendamente offeso... se me ne importasse qualcosa delle tue opinioni! =P =P =P

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  3. effettivamente, sei stato particolarmente brillante..

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  4. Una tantum mi capita... ma è il classico effetto lampadina: brillo intensamente un istante prima di spegnermi per sempre. Niente paura...-__-

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